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Notiziario TTS Italia – Settembre/Ottobre 2022

Prosegue la collaborazione con la associazione nazionale della telematica per i trasporti e la sicurezza con lo scopo di contribuire al miglioramento dell’efficienza e della sicurezza del sistema dei trasporti italiano

Mobility as a Service

TTS Italia, sentinella della realizzazione del Mobility as a Service: passiamo dalle parole ai fatti

Se “Il futuro in Italia è Mobility as a Service” – come recitava il titolo del Convegno organizzato da TTS Italia a metà Luglio a Roma – allora il futuro è già qui. È già ora.

In appena 12 mesi, grazie ai fondi stanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e al lavoro congiunto del Ministero della Transizione Digitale e del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, il progetto destinato ad essere la vera rivoluzione del futuro della mobilità in Italia, non solo nelle grandi città ma più in generale nel Paese, ha compiuto passi da gigante, ponendo le basi per le prime sperimentazioni in tre grandi aree urbane e per lo sviluppo successivo.

A fare il check puntuale sullo stato dell’arte del MaaS è stata, appunto, TTS Italia – l’Associazione nazionale per la Telematica per i Trasporti e la Sicurezza che ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo dei Sistemi Intelligenti di Trasporto (ITS) – nei due giorni di Convegno che hanno visto l’adesione del Comune di Roma e il patrocinio dell’Assessorato alla Mobilità della Capitale e la partecipazione di centinaia di persone alla sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, la più grande delle casse armoniche disegnate da Renzo Piano.

Rossella Panero
1. Rossella Panero, Presidente di TTS Italia

Già la location scelta, la numerosità e il livello della partecipazione, la qualità delle presentazioni e del dibattito favorito dalle due tavole rotonde su sperimentazione e business e sulle opportunità che il MaaS apre per il Paese, hanno reso evidente l’accelerazione, il salto in avanti compiuto in un anno da questo progetto di “rivoluzione intermodale” che promette una mobilità più semplice, efficiente e connessa per i cittadini: una mobilità “tailor made”, cucita su misura dei bisogni dei singoli.

Con le parole del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha aperto il Convegno: “Il MaaS rappresenta una rivoluzione copernicana perché mette al centro la persona e le sue necessità di spostamento e non chi fornisce il servizio come è accaduto finora. È la rivoluzione del futuro”.

Rossella Panero, la Presidente di TTS Italia, intervenuta subito dopo, ha invitato tutti i soggetti della domanda e dell’offerta di mobilità e delle tecnologie a cooperare tra di loro per accelerare questa rivoluzione: ”Ora abbiamo tutti i pezzi del puzzle e si può passare dalle parole ai fatti, non sprecando un’occasione forse irripetibile.

Lo scorso anno abbiamo con soddisfazione presentato le Linee Guida per l’implementazione dei servizi MaaS in Italia per sensibilizzare le istituzioni competenti, il Ministero della Transizione Digitale e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, che hanno accolto con grande interesse le nostre proposte, sfruttando anche la grande opportunità del PNRR.

A un anno esatto, ci troviamo a lanciare MaaS4Italy, frutto di un lavoro congiunto tra Istituzioni centrali e locali, ma anche del tavolo partenariale lanciato da MIMS e MITD e di cui TTS Italia è parte”.

I passi in avanti compiuti quest’anno

A mettere in fila i progressi del MaaS4Italy è stato Dario Malerba, Innovation Project Manager del Dipartimento Trasformazione Digitale (DTD), prima di tutto in termini di risorse. “Ai 40 milioni iniziali stanziati dal PNRR abbiamo aggiunto 17 milioni con il Fondo complementare per un totale di 57 milioni – ha ricordato Malerba.

Poi, con un bando pubblico, abbiamo scelto le prime tre città in cui partire con la sperimentazione: sono Roma, Napoli e Milano, tutte già al lavoro per selezionare i partecipanti e coinvolgere almeno mille cittadini per ogni territorio, in modo da rispettare tempi davvero stretti”.

Tavola Rotonda del 14 Luglio
2. Un momento della Tavola Rotonda del 14 Luglio coordinata da Rossella Panero

Le tre città stipuleranno convenzioni con gli operatori interessati e avvieranno la sperimentazione non oltre il primo trimestre del 2023 per garantire una durata non inferiore ai sei mesi con un termine ultimo al terzo trimestre del 2023, così da poter presentare le conclusioni a Bruxelles entro la fine del prossimo anno. Al Convegno Malerba ha annunciato le altre tre città che hanno vinto il secondo bando pubblico: sono Torino, Firenze e Bari, che avranno come deadline il primo trimestre del 2024. A inizio del 2025 verranno, infine, scelti altri sette territori per la terza tranche pilota.

Contemporaneamente, come ha spiegato Giorgio Pizzi della Direzione Generale Trasporto Pubblico Locale del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, si sta testando il DS&SRF, il Data Sharing & Service Repository Facility, ovvero la piattaforma nazionale pubblica interoperabile che fornirà i dati statici e dinamici rilasciati da tutti gli operatori dei trasporti – Aziende di trasporto pubblico locale di bus e treni, taxi ed Ncc, sharing mobility di auto, scooter, biciclette, monopattini e altri dispositivi, parcheggi su strada e in struttura, noleggiatori, reti di colonnine di ricarica – indispensabili per far partire l’attività dei futuri provider del MaaS, cioè degli integratori delle diverse modalità.

“Questa – ha sottolineato il Prof. Vito Mauro della Struttura Tecnica di Missione del MIMS e Coordinatore del progetto MaaS4Italy – è una novità mondiale. Siamo il primo Paese della UE che mette in piedi una struttura pubblica interoperabile che abilita qualunque operatore interessato a organizzare il servizio MaaS”. Il mercato, ripete senza stancarsi Mauro, sarà aperto e concorrenziale: i monopoli vanno accuratamente evitati. “Ma senza tariffazione integrata e bigliettazione elettronica il MaaS nazionale non esiste. E non tutte le città sono pronte”, ha avvertito Mauro.

Luca Avarello, Direttore Centrale Mobilità dell’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità, ha aggiornato la platea sul cammino compiuto nella capitale: “Il MaaS4Italy è una scelta di sistema per il Paese e Roma vuole giocarla a quel livello. Il MaaS che ci piace – ha detto – è unico, sostenibile, inclusivo e aperto al mercato.

Il nostro sarà pienamente dentro le linee guida nazionali con l’interoperabilità dei sistemi: la piattaforma unica nazionale dei dati è fondamentale per il mercato dei MaaS operator. A Roma coinvolgeremo 10.000 “city users”, persone che usano la città, anche attraverso gli alberghi, e integreremo almeno sette modalità di trasporto e 22 operatori compresa la centrale taxi 3570, insieme a Università, Aziende, Mobility Manager”.

Interessanti anche i contributi dei possibili MaaS Operator e dei provider tecnologici: da Almaviva a FreetoX, da IBM a Leonardo fino a Mindicity del Gruppo Tim, Targa Telematics, PTV Group, Pluservice, Siemens Mobility e Pwc.

Nella tavola rotonda conclusiva Sauro Mocetti, economista di Bankitalia e consigliere economico del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, si è soffermato sul contributo decisivo che il MaaS può dare alla sostenibilità, scelta strategica di Enrico Giovannini: sostenibilità economica, perché una mobilità fluida ed efficiente è elemento di competitività delle città, sociale perché deve tutelare il diritto alla mobilità e ambientale perché ha come obiettivo la riduzione delle emissioni.

Tavola Rotonda del 15 Luglio
3. Un momento della Tavola Rotonda del 15 Luglio coordinata da Morena Pivetti

Tutto bene, dunque? Anna Donati, Presidente di Roma Servizi per la Mobilità, non si è sottratta alla responsabilità di indicare le criticità: “Dietro al Mobility as a Service devono esserci servizi di trasporto reali e ben funzionanti, non scordiamolo mai.

Occorre aumentare le risorse per il trasporto pubblico locale, i 5 miliardi del Fondo nazionale in un periodo ancora di crisi non bastano, così come bisogna abbassare l’Iva allo sharing, oggi al 22%. E colmare il digital divide delle aree interne e delle periferie. Soprattutto servono MaaS operator capaci di parlare al mondo dell’auto, di convincere gli automobilisti a spostarsi su modalità di trasporto meno impattanti”.

Un “panorama ricco e variegato” lo ha definito l’Assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè, nel concludere i lavori del Convegno e richiamando ognuno alle proprie responsabilità: “La classe dirigente che si è riunita qui, Politici, Pubblici Amministratori, operatori della mobilità e fornitori di tecnologia, deve lavorare come squadra per dare concretezza agli obiettivi enunciati, che devono necessariamente partire dall’interesse pubblico.

Ovvero spostare quote di mobilità dall’auto alla mobilità collettiva, dolce e in sharing, ridurre le emissioni e combattere l’evasione tariffaria. In sintesi, migliorare la vita dei cittadini. TTS Italia è l’acceleratore, il presidio, la sentinella della realizzazione del Mobility as a Service”.

Ulteriori informazioni sulle attività dell’Associazione possono essere richieste a ttsitalia@ttsitalia.it.

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