L’Autostrada A27 è un’importante arteria di collegamento tra il mare e le montagne venete, di facile percorrenza per chi vuole raggiungere velocemente località turistiche come Cortina d’Ampezzo e la valle del Cadore dirigendosi verso la frontiera austriaca. Lunghi viadotti permettono di scavallare velocemente estese valli e vengono attraversati dai carichi eccezionali dei tir anche in presenza di sfavorevoli condizioni atmosferiche come neve, vento e pioggia.
Autostrade per l’Italia ha avviato quindi, per mantenere monitorata e controllata la situazione, un progetto di una serie di interventi di ripristino e risanamento dei viadotti “alpini” dell’A27.
In una logica di fondamentale necessità per l’integrità di un’arteria così importante e alla luce dei lavori programmati di manutenzione ai viadotti, era necessario fare un allestimento particolare che tenesse conto delle basse temperature e del diktat perentorio di garantire il transito verso le località turistiche tanto importanti per l’economia del territorio.
Si è fatto quindi ricorso al ponteggio sospeso. Un’innovativa tecnica di ponteggio, progettata ad hoc dalla Euroedile di Postioma di Paese (TV) che, grazie ai suoi 35 anni di esperienza e alla progettazione ingegneristica di ponteggi particolari, ha rivoluzionato il settore talvolta “inventando” di sana pianta e in via sperimentale nuove strutture diventate ora essenziali per operare su viadotti e ponti “difficili” e ad alta densità di traffico (www.euroedile.it).
Affinando sempre le competenze e sperimentando, Euroedile è riuscita nel tempo a operare con i ponteggi sospesi su strutture rigorosamente complesse: i piani di lavoro dei cantieri, che riguardano infrastrutture sopraelevate, vengono “appesi” ai manufatti stessi permettendo, di fatto, di non chiudere al traffico stradale.
Il viadotto Vich, protagonista alla p.k. 74+200 dell’autostrada, rappresenta perfettamente la specificità dell’intervento: sono state utilizzate travi in alluminio alte solo 25 cm ad elevata portata, disegnate e conformate per montare in quota e in totale sicurezza, che hanno consentito di “confezionare” un ponteggio sospeso più leggero e facile da montare tenendo conto del materiale e della struttura e portando un vantaggio sicuro per il Personale preposto.
Dal punto di vista economico, i numeri legati al risparmio parlano da soli: sui tempi è, almeno, del 30% e, sui trasporti arriva anche al 50%. Imbastire quindi un ponteggio utilizzando questa tecnica con travi particolarmente leggere porta a una convenienza totale anche del 40%.
Rivoluzionando il mondo delle altezze, con la sua intuizione delle travi leggere e resistenti Euroedile ha avuto ragione in diverse situazioni come, ad esempio, per il ponte sul Po a Piacenza, il ponte sull’Oglio e il viadotto Salinello sulla A14.
Al viadotto Vich, questo tipo di soluzione si è dimostrata provvidenziale anche perché la ristrutturazione del ponte avveniva in pieno inverno.
L’opera ricade nel territorio del comune di Ponte nelle Alpi (BL), precisamente nella frazione di Lizzona, ed è composta da due distinti impalcati: quello in Ovest che presenta nove campate (205 m) e quello in Est con otto campate (193 m).
Destreggiandosi tra la neve che rendeva poco agevoli i trasporti e facendo i conti con un torrente che sottopassa il viadotto e che doveva essere adeguatamente protetto contro ogni eventuale forma di contaminazione, gli uomini di Euroedile hanno avuto la meglio e l’intuizione delle travi è stata decisiva.
“Innovare è importante – commenta Nereo Parisotto, Fondatore e Amministratore Unico di Euroedile. Solo così i 35 anni di esperienza acquisita nel settore ci consentiranno di continuare a guardare verso un futuro senza confini ma solo pieno di orizzonti”.
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