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Variante alla Tremezzina: la tecnica al servizio dell’infrastruttura

La progettazione è stata concepita da ANAS (Gruppo FS Italiane) nell’ottica di un efficientamento delle operazioni di scavo, sostegno, rivestimento e finalizzazione delle opere

Variante alla Tremezzina

Descrizione e caratteristiche tecniche dell’intervento

La S.S. 340 “Regina” si snoda lungo le rive del ramo occidentale del lago di Como e rappresenta un itinerario di primario interesse a livello sia nazionale, garantendo il collegamento con la Valtellina e la Val Chiavenna (SO) mediante la S.S. 340 Dir, sia internazionale verso la Svizzera (si veda “Strade & Autostrade” n° 141 Maggio/Giugno 2020 a pag. 10 con https://www.stradeeautostrade.it/strade-e-autostrade/s-s-340-regina-la-variante-alla-tremezzina/).

L’itinerario è tuttavia caratterizzato da alcune limitanti criticità, tra le quali:

  • costante aumento dei tempi di percorrenza;
  • una sede stradale di larghezza spesso limitata, specie in prossimità di zone altamente urbanizzate, con eccessivo numero di strettoie, intersezioni a raso e accessi privati.
  • il continuo incremento del traffico veicolare, sia commerciale che turistico;
  • un considerevole peggioramento delle condizioni ambientali per tutti i centri abitati attraversati.
La corografia della Tremezzina
1. La corografia dell’intervento

Per mitigare queste criticità, l’intervento stradale di nuova realizzazione, denominato variante alla Tremezzina, si pone l’obiettivo di consentire una valida alternativa all’attuale percorso lungo la Statale “Regina”, by-passando gli abitati di Colonno, Sala Comacina e Tremezzina (ex Ossuccio, Lenno, Mezzegra, Tremezzo) che, ad oggi, costituisce l’unica alternativa di collegamento fra i comuni dell’area meridionale e settentrionale della sponda Ovest del lago di Como, tra l’altro, in una delle zone turistiche più rinomate dello stesso.

L’intervento, che prevede un investimento complessivo di circa 576 milioni di Euro, si sviluppa a monte dell’itinerario attuale per poco più di 9,5 km (9.563 m) e consiste nella realizzazione di una nuova infrastruttura con sezione stradale di categoria C2 (extraurbana secondaria) così come previsto dal D.M. n° 6792 del 5 Novembre 2001, con una piattaforma pari a 9,50 m.

Il nuovo tracciato si sviluppa per circa il 90% della propria lunghezza in galleria, partendo dal sedime della Statale “Regina” in prossimità del cimitero di Colonno, ricongiungendosi alla stessa statale, mediante lo svincolo di Griante, in località Cà Bianca.

Nel dettaglio, il tracciato della variante – progettato per un intervallo di velocità di progetto di 60/100 km/ora – parte dallo svincolo Sud in località Colonno e guadagna quota altimetrica attraverso la prima delle quattro gallerie dell’intervento, la galleria Comacina (3.541,34 m), al termine della quale è presente un breve tratto a cielo aperto sul ponte Perlana (32,10 m) per il superamento dell’omonimo torrente.

Lo svincolo di Colonno
2. Lo svincolo di Colonno

Il tracciato prosegue poi con il secondo tratto in sotterraneo, la galleria Perlana (2.007,92 m), seguito dal secondo tratto a cielo aperto, dal ponte Azzano (55,00 m) – per lo scavalco dell’omonimo torrente – e da un alternarsi di tratti in trincea e in rilevato (911,96 m) oltre da un ulteriore breve tratto nella galleria Bonzanigo (137,06 m) per poi ritornare a quota lago con la galleria Tremezzina (2.653,43 m) fino allo svincolo Nord in località Griante.

Per le gallerie Comacina, Perlana e Tremezzina è prevista la realizzazione delle rispettive gallerie di servizio, di diametro pari a 5,60 m (netti), che corrono parallelamente alle omologhe gallerie principali alle quali sono interconnesse da passaggi di sicurezza, opportunamente sezionati con zone filtro, a interdistanza costante di 150 m.

Tale scelta progettuale ha permesso di conseguire:

  • la semplificazione dell’impianto di ventilazione, che è possibile realizzare con una tipologia di ventilazione longitudinale anziché semitrasversale;
  • l’eliminazione di impattanti centrali di ventilazione nonché dei camini di ventilazione lungo l’asse delle gallerie;
  • un sensibile aumento degli standard di sicurezza per gli utenti della nuova infrastruttura;
  • la diminuzione significativa dei costi di realizzazione e successiva gestione dell’opera.

Altro aspetto peculiare della galleria di servizio è legato alla sua tempistica di realizzazione: essendo prevista in anticipo rispetto a quella dello scavo del corrispondente tunnel principale, può essere utilizzata come prospezione geologica in avanzamento, garantendo la possibilità di evidenziare fin da subito eventuali variazioni geologiche non previste che dovessero palesarsi lungo il tracciato.

Inoltre, la realizzazione propedeutica della galleria di servizio, collegata alla galleria principale ogni 150 m tramite by-pass, rappresenta un importante presidio di sicurezza in fase di realizzazione, potendo essere utilizzata come via d’esodo per le maestranze.

  • L’allargamento lato lago
    3A L’allargamento lato lago
    3A. L’allargamento lato lago durante la chiusura della S.S. 340 presso lo svincolo di Colonno
  • L’allargamento lato lago
    3B L’allargamento lato lago
    3B. L’allargamento lato lago durante la chiusura della S.S. 340 presso lo svincolo di Colonno
  • L’allargamento lato lago
    3C L’allargamento lato lago
    3C. L’allargamento lato lago durante la chiusura della S.S. 340 presso lo svincolo di Colonno

Nell’ottica di un efficientamento delle operazioni di scavo, sostegno, rivestimento e finalizzazione delle opere costituenti il cunicolo di servizio posto a fianco delle gallerie naturali Comacina e Perlana, sarà impiegata la metodologia di uno scavo meccanizzato, mediante TBM doppio scudata, con diametro di scavo pari a 7,60 m.

Per utilizzare metodologie di scavo più adeguate alle zone di sovrappasso/sottopasso tra gallerie (nelle due zone di imbocco), in affiancamento all’utilizzo del Drill & Blast, al fine di contenere gli impatti vibrazionali, è stato proposto lo splitting meccanico. Tale metodologia si applica generalmente a tratti di roccia a elevata resistenza in contesti in cui ci sono limitazioni circa le vibrazioni indotte alle interferenze (aree urbane e/o basse coperture, altre infrastrutture viarie).

Essa consiste in un procedimento che prevede:

  • una fase di perforazione, (orizzontale al fronte o verticale per il ribasso) in cui viene praticata una maglia di fori, in funzione della resistenza dell’ammasso e delle caratteristiche delle attrezzature utilizzate;
  • una fase di demolizione, in cui si inseriscono cunei idraulici all’interno dei fori praticati per generare la frantumazione del fronte; una fase di smarino, che prevede il disgaggio dei blocchi frantumati e l’allontanamento del materiale.

Nell’ambito della galleria naturale Tremezzina, per gli attraversamenti in contesti geomeccanici difficoltosi, in luogo dei consolidamenti mediante jet-grouting, è stato previsto l’uso di tubi d’acciaio auto-perforanti, iniettati a media pressione (200 bar), in corso di perforazione, con boiacca di cemento lievemente espandente.

In tal modo, è possibile concentrare in una unica attività le varie fasi generalmente distinte (perforazione, estrazione delle aste, inserimento del tubo d’armatura e iniezione per la connessione del tubo al terreno), con il vantaggio di ridurre notevolmente i tempi di esecuzione.

  • Il progetto esecutivo
    4A Il progetto esecutivo
    4A. Il progetto esecutivo sviluppato con metodologia BIM
  • Il progetto esecutivo
    4B Il progetto esecutivo
    4B. Il progetto esecutivo sviluppato con metodologia BIM

Per l’imbocco lato Nord della galleria Tremezzina, al fine di limitarne i cedimenti, sarà impiegato un sistema di sottofondazioni, costituito dalla realizzazione di una fila di micropali sotto le murette e un sistema di micropali disposti a quinconce in corrispondenza dell’arco rovescio, in sostituzione del consolidamento del terreno attraverso colonne di jet-grouting.

Con tale soluzione progettuale si garantisce un minor impatto ambientale e un miglioramento della risposta delle sottofondazioni. Gli imbocchi delle gallerie, così come il tratto all’aperto di Mezzegra, sono posizionati in corrispondenza di versanti rocciosi molto acclivi, dove il rischio della caduta massi è significativo anche in considerazione della particolare natura degli ammassi rocciosi esistenti.

È stato proposto in fase di gara e confermato nel PE, mediante lo sviluppo di uno studio integrativo delle traiettorie con il codice di calcolo “Jumped-mass”, l’incremento dei sistemi di protezione da caduta massi, migliorando anche la scelta in termini di resistenza passiva e il relativo posizionamento, grazie all’esecuzione di rilievi geomorfologici e geologici con tecniche LIDAR e fotogrammetriche e di specifiche calate in parete con relativo rilievo dei blocchi al piede delle pendici rocciose.

Per la sicurezza antincendio delle gallerie dell’asse principale è stato previsto un tipo di impianto di spegnimento “a diluvio” di tipo tradizionale, con additivi schiumogeni al fine di rafforzare e migliorare la capacità di autosalvataggio degli utenti della galleria.

Per la rilevazione, è prevista l’installazione di un doppio cavo termosensibile dotato di sensori posti ogni 5 m al fine di meglio definire la posizione dell’incendio, unitamente ad un sistema di riduzione dei falsi allarmi con l’ausilio di un software ad autoapprendimento.

  • Lo svincolo di Colonno
    5A Lo svincolo di Colonno
    5A. Lo svincolo di Colonno
  • Lo svincolo di Colonno
    5B Lo svincolo di Colonno
    5B. Lo svincolo di Colonno

L’impianto di allarme TVCC prevede una significativa distribuzione di telecamere a colori con tecnologia AID lungo tutto l’asse delle gallerie e di telecamere termiche agli imbocchi, per la riduzione dei difetti di illuminamento, oltre a telecamere DOME in prossimità dei by-pass che, mediante l’implementazione di un software dedicato tipo Citylog con tecnologia Deep Learning, garantisce la conservazione e la gestione di tutte queste informazioni anche in caso di guasto degli apparati e rivelazione incendio.

Per un adeguato inserimento paesaggistico dell’intervento, tenuto conto del contesto di notevole pregio, i manufatti delle opere esterne e direttamente visibili verranno rivestiti con la pietra “calcare di Moltrasio”, recuperata dallo scavo delle gallerie e particolarmente adatta allo scopo, oltre che storicamente utilizzata come principale materiale da costruzione lungo le sponde del lago di Como.

L’affidamento dei lavori e della progettazione esecutiva

A seguito dell’espletamento del procedimento concorsuale di gara (bando pubblicato il 27 Dicembre 2019), con provvedimento dell’AD di ANAS del 18 Novembre 2020 è stata disposta l’aggiudicazione della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori sulla S.S. 340 Regina della Variante alla Tremezzina in favore del Consorzio stabile SIS Società Consortile per Azioni (Impresa singola) – SACYR Construccion S.A.U. (Consorziata esecutrice) – INC SpA (Consorziata esecutrice) – Sipal SpA (Consorziata Progettista/Mandante RTP) – Lombardi Ingegneria Srl (Mandataria RTP) – EXA Engineering Srl (Mandante RTP), aggiudicazione divenuta poi efficace in data 29 Dicembre 2020.

L’iter autorizzativo dell’infrastruttura è stato piuttosto lungo e complesso e si è concluso a Dicembre 2022 con l’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione di ANAS SpA (Determina del 16 Dicembre 2022), del progetto esecutivo per appalto integrato – in variante al progetto definitivo – per un importo complessivo netto di 412.402.719,80 Euro.

L’imbocco Nord della galleria
6. L’imbocco Nord della galleria di svincolo di Colonno

Durante la fase di progettazione esecutiva, avviata in data 14 Gennaio 2021, con il coordinamento della Prefettura di Como e il coinvolgimento del Ministero delle Infrastrutture sono stati indetti vari incontri (conclusosi nel mese di Ottobre 2021) con i rappresentanti dei vari enti territoriali interessati dall’intervento (Regione Lombardia, Amministrazione Provinciale di Como, Amministrazioni Comunali, Società della Navigazione del Lago di Como e Agenzia del Trasporto Pubblico Locale) finalizzati a valutare e mitigare gli impatti sul territorio indotti dall’avvio dei lavori e in particolare da quelli strettamente connessi alla chiusura totale al transito della S.S. 340 “Regina” in corrispondenza dello svincolo di Colonno per un periodo di 120 giorni, così come previsto dall’offerta tecnica dell’Appaltatore.

La mitigazione di detti impatti ha comportato la necessità di realizzare parte delle opere inerenti allo svincolo di Colonno (sostanzialmente l’allargamento lato lago della preesistente sede stradale) in regime di chiusura totale al traffico della S.S. 340 tra i mesi di Novembre 2021 e Aprile 2022.

Tale circostanza, in considerazione della non compatibilità dell’iter approvativo dell’intero progetto esecutivo con l’avvio dei lavori dello svincolo di Colonno, ha indotto la Stazione Appaltante a procedere all’approvazione di un primo stralcio del Progetto esecutivo inerente alle sole opere dello svincolo di Colonno, i cui lavori sono stati di fatto avviati con la prima consegna parziale del 29 Novembre 2021. Le attività interferenti con la viabilità della S.S. 340 sono state di fatto concluse all’inizio del mese di Aprile 2022.

Parallelamente alla progettazione “tradizionale”, l’Appaltatore ha sviluppato il progetto esecutivo anche con metodologia BIM (Building Information Model), metodologia il cui utilizzo è previsto anche per la restituzione degli elaborati “As Built” dell’intero intervento.

  • L'imbocco Nord
    7A L'imbocco Nord
    7A. L'imbocco Nord della galleria di svincolo di Colonno
  • L'imbocco Nord
    7B L'imbocco Sud
    7B. L'imbocco Nord della galleria di svincolo di Colonno
  • L'imbocco Nord
    7C L’innesto Sud
    7C. L'innesto Sud della variante

Lo svincolo di Colonno

Parallelamente allo sviluppo e all’affinamento della progettazione esecutiva dell’intero intervento nell’ambito delle aree pertinenti allo svincolo di Colonno (SV01), oltre agli scavi sul versante necessari alla formazione degli imbocchi Nord e Sud della galleria di svincolo (GN05) e degli imbocchi Sud delle gallerie Comacina (GN01 asse principale e GN07 asse di servizio), da Novembre 2021 ad Aprile 2022, come in precedenza indicato, sono state realizzate tutte le opere necessarie all’allargamento della sede stradale verso il lago.

Per l’allargamento della sede stradale è stato necessario realizzare un muro di sottoscarpa (OS01) di lunghezza pari a circa 300 m, con fondazioni indirette su micropali gettate in opera con elementi di elevazione, in parte realizzati mediante l’impiego di bilastre prefabbricate e successivi getti di completamento, ed in parte realizzati in opera mediante casseri.

Il muro è sormontato da un solettone in c.a., in parte posizionato a sbalzo (fino a 3,50 m) mediante predalles, ancorato all’ammasso lato monte mediante micropali; è stato inoltre realizzato un tombino idraulico scatolare in c.a. (lunghezza di 11,45 m; sezione trasversale 3×4 m; spessore pareti 0,4 m), necessario a garantire la continuità idraulica di un canale naturale di scolo preesistente che si innesta a monte in un “pozzettone” in c.a. gettato in opera (pianta netta 3,0×3,50, altezza 6,30 m e pareti di spessore 0,5 m).

  • L’abbattimento del diaframma GN05
    8A L’abbattimento del diaframma GN05
    8A. L’abbattimento del diaframma GN05 alla galleria di svincolo di Colonno, avvenuto il 18 Aprile 2023
  • L’abbattimento del diaframma GN05
    8B L’abbattimento del diaframma GN05
    8B. L’abbattimento del diaframma GN05 alla galleria di svincolo di Colonno, avvenuto il 18 Aprile 2023

Dopo l’apertura al traffico della S.S. 340 sono state prontamente avviate le attività di scavo e rivestimento di prima fase della galleria di svincolo di Colonno (GN05) della lunghezza di circa 200 m.

Scavati i primi 120 m della galleria, a causa del riscontrato superamento (di origine naturale) dei limiti di colonna A (tab. 1, all. 5 al Tit. V, p.te IV del D.Lgs. 152/2006) e all’interno dei limiti di colonna B, per il solo parametro idrocarburi pesanti C > 12, è stato necessario sospendere (nel periodo Dicembre 2022-Marzo 2023) le attività di scavo per lo stretto tempo necessario ad aggiornare il PUT autorizzato e riorganizzare le attività di conferimento dei materiali di scavo ai nuovi siti di deposito definitivo.

Le attività di scavo sono quindi riprese lo scorso 22 Marzo, a seguito dell’avvenuta approvazione, da parte di Regione Lombardia, del PUT aggiornato. Le attività di scavo della galleria di svincolo GN05 sono state da poco completate.

Seguiranno le fasi di completamento (rivestimenti definitivi, impianti, pavimentazione e segnaletica), al seguito delle quali verrà posta in esercizio per consentire la deviazione, a doppio senso di circolazione, della viabilità locale all’interno della stessa, liberando così l’intera area di cantiere necessaria alla realizzazione delle gallerie Comacina (GN01 asse principale e GN07 asse di servizio).

Il campo base di Grandola ed Uniti
9. Il campo base di Grandola ed Uniti

Ulteriori attività realizzate hanno riguardato l’esecuzione del rafforzamento corticale, mediante reti in aderenza e chiodature, delle imponenti pendici rocciose dei versanti soprastanti gli imbocchi e il completamento della posa delle barriere paramassi per una lunghezza complessiva di oltre 2 km, attività, queste ultime, eseguite con l’ausilio di personale altamente specializzato.

Sempre nell’ambito della consegna parziale dei lavori è stato avviato l’allestimento del campo base, ubicato nel comune di Grandola ed Uniti, in cui oggi trovano collocazione gli uffici dell’Impresa appaltatrice, gli alloggi del personale, i servizi di mensa e ricreativi, oltre ad alcuni magazzini/aree di deposito per attrezzature e materiali.

Lo svincolo di Griante

A seguito dell’avvenuta approvazione del progetto esecutivo per appalto integrato (16 Dicembre 2022), è stato possibile dichiarare la pubblica utilità integrativa delle restanti aree previste dal piano particellare di esproprio del medesimo e con il completamento delle relative immissioni in possesso è stato possibile effettuare la terza e ultima consegna parziale dei lavori, avvenuta in data 22 Marzo 2023.

Prontamente sono state avviate le prime attività nell’ambito dello svincolo di Griante, la cui cantierizzazione era stata in parte avviata già in seguito alla seconda consegna parziale dei lavori del 30 Novembre 2022.

  • Lo svincolo di Griante
    10A Lo svincolo di Griante
    10A. Lo svincolo di Griante
  • Lo svincolo di Griante
    10B Lo svincolo di Griante
    10B. Lo svincolo di Griante

Nell’ambito delle aree dello svincolo di Griante (limite Nord dell’intervento), ad oggi, è stata ultimata la realizzazione della paratia provvisoria in micropali necessaria a consentire l’allargamento della sede stradale verso il lago e la costruzione del relativo muro di sostegno, oltre alla collocazione della rotatoria, posta in corrispondenza della galleria di svincolo (320,29 m) e della pista ciclabile.

Quale ulteriore incremento di sicurezza per le maestranze e le preesistenze ivi presenti sono previsti, sul versante sovrastante l’imbocco della galleria di svincolo, interventi di prevenzione dei distacchi mediante la ricopertura con rete ad alta resistenza, chiodate perimetralmente per masse di volumetrie fino a circa 9 m3; è prevista anche una serie di chiodature integrative all’interno per quelle di volume complessivo superiore a 9 m3.

Sono in corso di esecuzione i sondaggi ambientali, effettuati in accordo a quanto previsto dal Piano di Accertamento dei Valori di Fondo, predisposto dall’Appaltatore e validato da ARPA Lombardia, per la caratterizzazione dei terreni in corrispondenza dell’imbocco Nord della variante.

La riapertura della S.S. 340
11. La riapertura della S.S. 340

Dati tecnici

  • Stazione Appaltante e progetto definitivo: ANAS SpA
  • Progetto preliminare: Provincia di Como
  • Progetto esecutivo: Consorzio Stabile SIS SCpA
  • Collaudo: Ing. Lamberto Nibbi, Ing. Barbara Di Franco e Ing. Fabio Arcoleo di ANAS SpA
  • RUP: Ing. Giancarlo Luongo di ANAS SpA
  • Direzione dei Lavori: Ing. Agostino G. Polimeni, Ing. Ernesto Russo, Ing. Lorenzo Moriconi, Ing. Francesco Cavallaro, Dott. Geol. Nicola Canino, Geom. Egidio Vecchione e Geom. Daniele Girardi di ANAS SpA
  • Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione: Arch. Daniele Didone, Arch. Monica Botto e Geom. Giovanni Aloisio di RPA-Coprogetti
  • Esecutore dei Lavori: Consorzio Stabile SIS SCpA, SACYR Construccion S.A.U, INC SpA, Sipal SpA, Lombardi Ingegneria Srl ed EXA Engineering Srl
  • Direzione Tecnica: Geom. Giovanni S. D’Agostino e Ing. Pasquale Dolgetta
  • Direzione di Cantiere: Geom. Lucio Cerato e Geom. Luigi Cordaro
  • Subappaltatori: Quadrio SpA, Geomont Srl, Multiservice Srl, Almar Srl e Polvica Trivellazioni Srl
  • Importo dei lavori: 412 milioni di Euro
  • Durata dei lavori: 1.846 giorni naturali e consecutivi
  • Data di consegna definitiva: 22 Marzo 2023
  • Data di ultimazione: 10 Aprile 2028

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