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L’adeguamento del tratto Final di Rero-Tresigallo

Il progetto dell'idrovia ferrarese procede dal mare verso l'interno con il lotto 2 che prevede la costruzione di due ponti e i lavori per il transito dei natanti di classe V

L’adeguamento del tratto Final di Rero-Tresigallo

Il progetto del secondo lotto nella sua interezza ha come obiettivo principale il recupero funzionale dell’Idrovia ferrarese (si veda “S&A” n° 89) nel tratto che va dalla conca di Valpagliaro al ponte Fiscaglia per renderla agibile ai natanti della V Classe Europea. Il Progetto Esecutivo delle opere finanziate comprende i seguenti interventi:

Immagini

  • Il rendering del nuovo ponte di Final di Rero
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    Il rendering del nuovo ponte di Final di Rero
  • Il modello 3D del ponte di Ca’ Dondi
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    Il modello 3D del ponte di Ca’ Dondi
  • Il rendering della passerella ciclopedonale
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    Il rendering della passerella ciclopedonale
  • La planimetria dell’isola pedonale
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    La planimetria dell’isola pedonale
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Gli interventi sulla curva di Final di Rero

Il tracciato di progetto si sviluppa principalmente lungo l’attuale tracciato del Po di Volano, dalla conca di Valpagliaro fino alla progressiva 2.750 m. L’unica variante di tracciato significativa, rispetto alla situazione attuale, è costituita dalla rettifica della curva di Final di Rero, prevedendo una curva con un raggio non inferiore a 450 m.

La sezione corrente a doppio senso di transito presenta una parte centrale, relativa al rettangolo di navigazione, con larghezza al fondo di 42 m, profondità 3,30 m ai lati e 3,50 m in mezzeria, e scarpate con pendenza 3 su 2. La quota di fondo in mezzeria è a −2,00 m s.m.m. con il pelo libero dell’acqua regolato a +1,50 m s.m.m. (Sezione tipo A).

Sulla base dei rilievi topobatimetrici che hanno definito la situazione attuale nel tratto in esame, sono state considerate altre due tipologie in dipendenza dalla configurazione delle sezioni esistenti:

  • sezione con allargamento della base in funzione delle prescrizioni per i tratti in curva, che impongono tale allargamento in funzione (inversa) del raggio di curvatura (Sezione tipo A1);
  • sezione con semplice intervento nell’adeguamento della quota del fondo dove la larghezza della via di navigazione è già sufficiente (Sezione tipo A2).

Nello sviluppo del progetto la sistemazione della sponda potrà essere di tipo A (con protezione di sponda e banca), o di tipo A2 (senza protezione di sponda).

Il nuovo ponte di Final di Rero

L’intervento in oggetto non comporta variazioni planimetriche del tracciato esistente della Provinciale “Via del Mare”, ma solo l’adeguamento altimetrico e della sezione stradale.

Il progetto è stato redatto adottando una velocità di progetto costante e pari a 60 km/h. Il ponte esistente viene demolito e sostituito con un manufatto in acciaio ad arco a due campate, avente una luce di 55,00 m sul canale esistente ed una luce di 80,00 m sul nuovo tracciato.

Il ponte di Ca’ Dondi

Il ponte nel comune di Formignana è ubicato in corrispondenza del futuro tracciato della circonvallazione di Finale di Rero. Il nuovo ponte si è reso necessario per la gestione del traffico durante la realizzazione di quello di Final di Rero. Il nuovo impalcato è in acciaio e le travi portanti sono realizzate con travi reticolari costituite da profili tubolari. I traversi sono anch’essi realizzati con profili tubolari, controventati, che sorreggono una soletta in cls. La luce totale è di 120,00 m, suddivisa in tre campate: 35,00 m + 50,00 m + 35,00 m.

La passerella ciclopedonale in legno

Il ponte in legno è lungo 49,00 m, ha struttura simmetrica ed è suddiviso in cinque campate. La campata centrale è lunga 15,00 m, le laterali 6,00 m, mentre le intermedie misurano 10,50 m. La luce totale tra gli appoggi è quindi pari a 48,00 m.

Cantieri aperti dell’idrovia ferrarese

Lo scorso 15 Aprile, a Lido degli Estensi alla presentazione pubblica erano presenti Alfredo Peri, Assessore Regionale, Marcella Zappaterra, Presidente della Provincia di Ferrara, Pinuccia Niglio, Commissario Straordinario del Comune di Comacchio, Mauro Monti, Ingegnere Capo della Provincia, e Giampiero Boschetti, Presidente della Cooperativa Braccianti Riminese, componente del Consorzio che si è aggiudicato i lavori.

I Relatori hanno fatto il punto sull’avanzamento del cantiere che, entro il 2014, vedrà riqualificata l’intera area del Portocanale: una nuova darsena consistente nel raddoppio della darsena esistente, anch’essa riqualificata, dove troveranno collocazione circa 200 nuovi posti barca e il nuovo distributore di carburanti. In corrispondenza delle opere di allargamento del canale saranno realizzate nuove banchine che contribuiranno a rilanciare l’area urbana di Lido degli Estensi e diverse opere accessorie per la riqualificazione dell’area, per la quale sono stati impiegati fondi statali per 23 milioni.

Risulta chiaro, perciò, come l’idrovia ferrarese sia, nel contesto europeo, una concreta alternativa infrastrutturale per il trasporto di merci e di persone, in grado di ridurre il traffico su ruota e il conseguente impatto ambientale sul territorio.

In questo quadro d’insieme, sono tre le azioni fondamentali che si intende mettere in campo:

  • accreditare il sistema idroviario ferrarese;
  • accedere in maniera sistematica e strategica ai finanziamenti comunitari;
  • acquisire caratteristiche e strutturazione “europee”.

L’Assessore Regionale Peri ha inquadrato il progetto dell’idrovia ferrarese nell’ambito del Piano Regionale Integrato dei Trasporti e in un più ampio panorama europeo, sottolineando come la Regione e gli enti territoriali in accordo con il Governo, stiano lavorando affinché le nostre eccellenze e le nostre capacità ci rendano competitivi nell’ottica di inserirci in un più ampio disegno di sviluppo sostenibile.

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