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Il Notiziario Assosegnaletica – Novembre/Dicembre 2023

Assosegnaletica - Associazione italiana segnaletica stradale, federata Anima/Confindustria, ha sempre molte idee da sviluppare per vivere da protagonista l’evoluzione del settore e sostenere le esigenze del comparto nei tavoli decisionali

Viabilità

Sicurezza stradale: intervenire urgentemente sulla segnaletica non conforme al Codice della Strada

La sicurezza stradale è un tema importante e quanto mai attuale, recentemente riportato al centro dell’attenzione dalla riforma del Codice della Strada e, purtroppo, dai fatti di cronaca che hanno visto coinvolti gravi incidenti stradali. In questo contesto l’associazione Assosegnaletica impegnata nel proporre soluzioni.

Per quanto l’incremento della sicurezza sulle strade sia con ogni evidenza una necessità impellente e presente nelle dichiarazioni d’intenti del discorso politico, spesso in Italia la tendenza è stata quella di intervenire principalmente sull’inasprimento delle pene a carico dei conducenti che violano le norme di comportamento.

L’aspetto più trascurato tra le dotazioni di sicurezza della strada è la segnaletica stradale, che in Italia ormai ha raggiunto percentuali di difformità dal Codice della Strada superiori al 60% nella segnaletica verticale e di oltre l’80% nella segnaletica orizzontale.

Lavori in autostrada
1.

Queste allarmanti percentuali vengono evidenziate da Assosegnaletica, impegnata in prima linea sul tema della sicurezza stradale, che sottolinea quanto una buona segnaletica stradale sia fondamentale per la messa in sicurezza delle strade.

Uno studio condotto da Regione Lombardia e ACI Milano nel 2020 ha confermato che il miglioramento della segnaletica può ridurre gli incidenti stradali di circa il 40%. Un dato che fa riflettere sul ruolo cruciale che la manutenzione e l’ammodernamento della segnaletica stradale, verticale e orizzontale, potrebbero giocare per prevenire gli incidenti sul territorio italiano, riducendo drasticamente la perdita di vite umane sulle strade.

Ma a tale scopo è fondamentale che gli Enti locali contribuiscano attivamente alla causa, attuando le misure che, sebbene siano previste dalla legge, non vengono rispettate.

L’art. 208 del Codice della Strada prevede infatti che il 50% dei proventi delle multe ogni anno sia destinato alla manutenzione e all’ammodernamento delle strade, e circa il 12% alla manutenzione della segnaletica stradale. Una regola che spesso viene disattesa: a quanto risulta, un comune su tre in Italia non rendiconta gli incassi delle multe, destinando alla manutenzione stradale una cifra aleatoria.

Sala controllo traffico
2.

In una memoria depositata alla Camera dei Deputati, Assosegnaletica ha delineato tre obiettivi da raggiungere nel breve termine e cinque proposte per il medio-lungo termine.

Tra gli obiettivi più urgenti è stata individuata la necessità di introdurre una segnaletica stradale più visibile dedicata all’utenza vulnerabile, sul modello già in uso in tutta Europa, e l’impiego di materiali più performanti per la segnaletica orizzontale.

Dal punto di vista legislativo-normativo, l’Associazione ritiene fondamentale che sia sbloccata la Direttiva “Contromano” per evitare il frequente ripetersi di veicoli che distrattamente entrano in contromano nelle strade principali e che venga mantenuto nel Codice della Strada il principio secondo cui il 50% dei proventi contravvenzionali sia destinato alla sicurezza stradale e in particolare la quota di ¼ di questo 50% sia destinata alla manutenzione della segnaletica stradale.

Oltre a questo, è prioritario fare rispettare la rendicontazione annuale obbligatoria da inviare al Ministero dell’Interno per le dovute verifiche al fine di evitare che queste risorse economiche destinate alla manutenzione della segnaletica stradale siano utilizzate per altre voci di bilancio.

Cartelli stradali
3.

L’Associazione propone poi le seguenti misure da realizzare nei prossimi due/tre anni:

  • creare a livello centrale un catasto digitale aggiornato del patrimonio per la segnaletica orizzontale e verticale delle nostre strade e autostrade al fine di attuare indirizzo e controllo sugli Enti proprietari delle strade;
  • obbligare gli Enti proprietari delle strade a istituire il proprio Catasto Digitale sempre aggiornato e puntuale (come già previsto dal Codice della Strada art. 13) su tutto il parco segnaletico di loro competenza compatibile e aggregabile con quello nazionale;
  • richiedere e far aggiornare Piani di Segnalamento congrui e coerenti con quanto prevede il Codice della Strada (art. 77 c.2 Reg.);
  • rottamare in tre anni tutti i segnali verticali “non a norma” partendo il primo anno dalla segnaletica più importante per la sicurezza stradale (Segnaletica di Prescrizione e Pericolo). A valle della rottamazione si potrebbero inoltre attivare circuiti di riciclo dei materiali ferrosi e di alluminio;
  • rifacimento della segnaletica orizzontale con materiali più performanti, innovativi e soprattutto visibili anche sul bagnato e resistenti all’usura per evitare continui cantieri mobili sulle strade urbane e extraurbane, per rendere più sicure e visibili le piste ciclabili e gli attraversamenti pedonali.
Strada ad alto scorrimento
4.

Nel mese di Settembre, Assosegnaletica ha inoltre presentato una serie di proposte per garantire la messa in sicurezza di veicoli e mezzi su strada, sviluppate lungo vari punti (classi di veicoli M2 e M3, mezzi d’opera e veicoli in classe T, bandiere retroriflettenti per sponde idrauliche e angolo morto).

Un altro recente documento elaborato dall’Associazione Assosegnaletica  raccoglie una serie di proposte finalizzate a garantire che gli evidenziatori retroriflettenti per segnalazione container di cui i mezzi pesanti portacontainer devono essere dotati siano correttamente visibili, per ridurre il pericolo di gravi incidenti.

Tali proposte, più una corretta e programmata rottamazione della segnaletica stradale, porterebbero non solo a un aumento della sicurezza, ma anche a un approccio moderno di economia circolare con il riciclo delle materie prime, in particolare dei materiali metallici, la cui penuria ha un’importanza di primo piano in questo periodo storico.

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