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Una patente europea più moderna

La Commissione Europea ha proposto una revisione della Direttiva sulla patente di guida europea

Patente

Nella sua strategia per una mobilità sostenibile e intelligente del 2020, che segue il quadro strategico per la sicurezza stradale del 2019, la Commissione ha ribadito l’obiettivo di azzerare il numero di vittime in tutti i modi di trasporto entro il 2050 e ha annunciato la revisione della Direttiva concernente la patente di guida, tra l’altro per tenere conto dell’innovazione tecnologica.

Nell’UE è applicato uno dei migliori quadri al mondo in materia di patenti di guida; punto centrale è la Direttiva sulla patente di guida, che stabilisce misure giuridiche comuni per il riconoscimento e il rilascio delle patenti di guida, al fine di migliorare la sicurezza stradale e la libera circolazione dei cittadini all’interno dell’UE.

Ciononostante, i cittadini devono ancora far fronte a incoerenze tra gli approcci nazionali che, a loro volta, incidono sui loro diritti di guida, come riconosciuto dalla relazione sulla valutazione d’impatto che ha confermato la necessità di un aggiornamento delle Norme dell’UE che disciplinano le patenti.

La nuova proposta di Direttiva che coinvolge le patenti di guida ha gli stessi obiettivi della precedente, ma risponde anche alla necessità di una maggiore sostenibilità e trasformazione digitale dei trasporti su strada e allo sviluppo sostenibile. Presta inoltre particolare attenzione alle esigenze di sicurezza stradale di tutti gli utenti.

Controllo della patente
1. (photo credit: Kindel Media da Pexels)

L’obiettivo dell’iniziativa è pertanto di migliorare la sicurezza stradale e agevolare la libera circolazione delle persone nell’Unione Europea, contribuendo nel contempo a trasporti su strada sostenibili e alla loro trasformazione digitale attraverso:

  • il miglioramento delle capacità, delle conoscenze e dell’esperienza di guida e la riduzione e punizione dei comportamenti pericolosi. Le Norme relative alla formazione, agli esami e ai periodi di prova dei conducenti garantiranno che soprattutto i conducenti giovani e inesperti acquisiscano le capacità, le conoscenze, l’esperienza e la consapevolezza dei rischi necessarie per guidare in sicurezza. Inoltre tutti i conducenti dovrebbero beneficiare di migliori capacità e conoscenze sulle tecnologie avanzate. I conducenti dovrebbero essere chiamati a rispondere del loro comportamento pericoloso alla guida in tutti gli Stati membri, al fine di creare un ambiente favorevole al miglioramento della sicurezza stradale;
  • la garanzia di un’adeguata idoneità fisica e mentale dei conducenti in tutta l’UE. Le Norme relative all’idoneità fisica e mentale alla guida dei conducenti non professionisti saranno migliorate e aggiornate in funzione dei più recenti sviluppi tecnologici e in linea con il modello di disabilità basato sui diritti umani. Inoltre il processo di screening medico in tutta l’UE sarà potenziato per contribuire meglio al conseguimento degli obiettivi in materia di sicurezza stradale;
  • l’eliminazione degli ostacoli che hanno ripercussioni sui richiedenti e sui titolari di patenti di guida. Si prevede che l’eliminazione di tali ostacoli contribuirà ad affrontare l’attuale carenza di conducenti di autocarri, senza compromettere la sicurezza stradale. È altresì opportuno perseguire un’ulteriore armonizzazione per quanto riguarda la validità delle patenti di guida e delle patenti mobili (digitali).

Cosa cambia però in pratica con la nuova proposta? Di seguito elenchiamo i principali cambiamenti, che saranno validi in tutti i Paesi dell’UE.

Patente
2. L’UE vuole lanciare la patente di guida digitale (photo credit: Mondisso da Pixabay)

L’ammodernamento delle Norme sulle patenti di guida per rendere le strade più sicure e semplificare la vita quotidiana

Un obiettivo fondamentale delle nuove Norme è migliorare la sicurezza stradale, grazie a misure quali:

  • un periodo di prova di almeno due anni per i neopatentati dopo il superamento dell’esame e la tolleranza zero per la guida in stato di ebbrezza. Si tratta di Norme fondamentali poiché, sebbene i giovani rappresentino soltanto l’8% degli automobilisti, due incidenti mortali su cinque coinvolgono un conducente di età inferiore ai 30 anni;
  • la possibilità per i giovani di sostenere l’esame e iniziare la guida accompagnata di automobili e camion a partire dai 17 anni, al fine di acquisire esperienza di guida;
  • l’adeguamento della formazione e degli esami dei conducenti per prepararli meglio alla presenza di utenti vulnerabili della strada. Ciò contribuirà ad accrescere la sicurezza dei pedoni, dei ciclisti e degli utenti di monopattini elettrici nel contesto della transizione dell’UE verso una mobilità urbana più sostenibile;
  • una valutazione più mirata dell’idoneità medica, che tenga conto dei progressi nelle cure mediche. I conducenti saranno inoltre incoraggiati ad aggiornare le proprie competenze e conoscenze di guida per tenere il passo con gli sviluppi tecnologici.

Per semplificare il riconoscimento delle patenti di guida tra Stati membri la Commissione propone, per la prima volta al mondo, l’introduzione di una patente di guida digitale. La sostituzione, il rinnovo o la conversione di una patente di guida saranno molto più semplici perché tutte le procedure si svolgeranno online. Analogamente sarà più semplice per i cittadini di Paesi terzi in cui vigono Norme di sicurezza stradale comparabili convertire la propria patente di guida in una dell’UE.

L’aggiornamento delle Norme sugli esami di guida terrà conto della transizione verso veicoli a zero emissioni; saranno valutate, ad esempio, la conoscenza e le competenze legate ai sistemi avanzati di assistenza alla guida e ad altre tecnologie automatizzate.

Ai neopatentati sarà inoltre insegnato in che modo il loro stile di guida influisce sulle emissioni. Infine, la massa ammessa dei veicoli della categoria B sarà adeguata per i veicoli a combustibile alternativo, perché i veicoli con batteria a zero emissioni possono essere più pesanti.

La Commissione dovrebbe inoltre presentare una proposta per stabilire dei criteri minimi comuni, applicabili in tutti gli Stati membri, per quanto riguarda le modalità degli esami per ottenere la patente di guida.

Polizia stradale
3. La nuova Direttiva permetterà una miglior collaborazione fra le Polizie nazionali (photo credit: 652234 da Pixabay)

L’applicazione transfrontaliera efficace delle Norme in materia di sicurezza stradale

Le attuali Norme dell’UE in materia di applicazione transfrontaliera hanno contribuito a garantire che i trasgressori del Codice della Strada non residenti non mantenessero l’anonimato. Tuttavia nel 2019 circa il 40% delle infrazioni transfrontaliere è stato commesso impunemente.

La proposta mira ad affrontare questo problema consentendo alle Autorità di polizia di accedere ai registri nazionali delle patenti di guida. La Commissione propone inoltre di rafforzare il ruolo dei punti di contatto nazionali affinché possano cooperare meglio con le Autorità coinvolte nelle indagini sulle infrazioni.

In questo modo si affronteranno le attuali carenze nella cooperazione tra Stati membri nel corso delle indagini. Inoltre, l’attuale legislazione contempla solo alcune delle infrazioni più frequenti e gravi, quali l’eccesso di velocità e la guida in stato di ebbrezza e/o sotto l’influsso di stupefacenti.

La Commissione propone che il campo di applicazione delle infrazioni stradali sia ampliato per comprendere anche:

  • il mancato rispetto della distanza di sicurezza dal veicolo che precede;
  • il sorpasso pericoloso e con striscia longitudinale continua;
  • la sosta pericolosa;
  • la guida contromano;
  • il mancato rispetto delle Norme sull’utilizzo dei corridoi di emergenza;
  • l’uso di un veicolo sovraccarico.

Ciò contribuirà a ridurre l’impunità, a migliorare la capacità degli Stati membri di sanzionare i trasgressori provenienti da altri Stati membri e garantirà la parità di trattamento tra residenti e non residenti. La normativa aggiornata assicurerà che siano rispettati i diritti delle persone accusate di aver commesso infrazioni stradali.

incidente
4. Aumenterà il tipo di infrazioni che potranno essere perseguite all’estero (photo credit: Alexas_fotos da Pixabay)

Tali diritti saranno maggiormente garantiti mediante un sistema standardizzato di invio degli avvisi di sanzioni, offrendo ai destinatari di tali avvisi l’opportunità di verificarne l’autenticità e facendo sì che la condivisione delle informazioni con i presunti trasgressori diventi un requisito standard.

Un apposito portale informatico consentirà ai cittadini di accedere facilmente alle informazioni relative alle Norme in materia di sicurezza stradale vigenti in ciascuno Stato membro e, in futuro, pagare direttamente eventuali ammende.

L’interdizione alla guida in tutta l’UE: la fine dell’impunità per le infrazioni gravi

In virtù delle Norme vigenti, quando un’infrazione comporta l’interdizione alla guida, il provvedimento di interdizione non può essere applicato in tutta l’UE se il conducente ha commesso l’infrazione in uno Stato membro diverso da quello che ha rilasciato la patente di guida.

Per evitare l’impunità dei trasgressori sarà istituito un nuovo sistema che consentirà l’applicazione dell’interdizione alla guida in tutta l’UE qualora uno Stato membro decida di interdire alla guida un conducente a causa di un’infrazione commessa sul suo territorio.

La proposta riguarda le infrazioni gravi del Codice della Strada quali l’eccesso di velocità, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’influsso di sostanze stupefacenti e le infrazioni stradali che causano morti o lesioni personali gravi.

A proposito della revisione della Direttiva, il Commissario ai trasporti, Adina Ioana Vălean, ha dichiarato: “Il pacchetto di proposte presentato mira a semplificare le Norme sulle patenti di guida adattandole al progresso tecnologico e medico, a garantire che i neopatentati godano di una formazione e di un sostegno adeguato, a eliminare gli ostacoli alla mobilità transfrontaliera e a far sì che coloro che violano le Norme in materia di sicurezza stradale a livello transfrontaliero non godano di impunità, grazie a un migliore scambio transfrontaliero delle informazioni sulle infrazioni stradali e all’interdizione alla guida per le infrazioni più gravi.

La guida sicura è fondamentale per i nostri sforzi volti a dimezzare il numero di vittime e feriti gravi sulle strade entro il 2030”.

La Direttiva rivista non modifica le varie categorie di patenti di guida (A, B, C, D più le eventuali sottocategorie) né le condizioni per ottenerle, ma fissa un limite di validità delle stesse (15 anni per le patenti A e B, 5 anni per le patenti C e D).

Scuola guida
5.

Propone però agli Stati membri di inserire particolari “limitazioni” alla validità del documento (ad esempio, dopo i 70 anni di età la validità è limitata a cinque anni e il rinnovo è subordinato al superamento di una visita medica e alla partecipazione a Corsi d’aggiornamento alla guida – questo passaggio ha già suscitato molte polemiche, in quanto ritenuto discriminatorio verso una categoria di cittadini).

Obbliga inoltre uno Stato membro a rifiutare il rilascio della patente di guida a un richiedente la cui patente sia limitata, sospesa, revocata o annullata in un altro Stato membro.

Per la foto in primo piano, photo credit: Robert Fotograf da Pixabay

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