Numeri positivi in settembre, anche se secondo l’Unrae sono stati favoriti dalle immatricolazioni dei concessionari. Brusca frenata per le auto a batteria mentre full e mild hybrid volano. Il modello più venduto resta la Fiat Panda
Soddisfacente rilevazione mensile dell’Unrae sul mercato automobilistico italiano che ha chiuso il mese di settembre registrando un +22,8%, determinato da un totale di 136.283 unità contro le 110.998 immatricolate nello stesso mese del 2022.
Migliora il divario dell’Italia con i livelli pre-pandemia del 2019: secondo le elaborazioni Unrae, il gap e si è ridotto ad appena il 4,9%, a fronte di una media del 20% circa registrata negli ultimi mesi. Se si guardano i dati del consuntivo annuo, manca ancora un quinto dei volumi: nei primi nove mesi del 2023 le immatricolazioni sono state 1.176.882, il 20,6% in più sul pari periodo del 2022, ma il 20,3% in meno sul 2019.
Una frenata delle auto elettriche dopo due mesi di crescita a doppia cifra che subiscono un calo dell’1,9%, che porta la loro quota a flettere dal 4,5% al 3,6%, davvero poco rispetto alla media europea che si aggira sul 15%. Al contrario, le ibride plug-in salgono del 24,4%, per una quota stabile al 4%, mentre le ibride segnano un +36,2% (+49,4% per le full e +31,6% per le mild) e passano dal 35,7% al 39,5%.
Le auto a benzina, con un +32,4%, salgono dal 27,2% al 29,3% del mercato. Infine, le diesel perdono l’1,3% e scendono dal 19,3% al 15,5%. Nella classifica dei modelli più popolari, svetta sempre la Panda con 9.469 immatricolazioni. Seconda la Dacia Sandero, con 4.033 e terza la Fiat 500, con 3.893. Seguono, nell’ordine, la Lancia Ypsilon (3.790), la Toyota Yaris Cross (3.581), la Citroën C3 (3.456), la Volkswagen T-Roc (2.984), la Jeep Avenger (2.980, per la prima volta nella top 10), la Ford Puma (2.969) e la Peugeot 208 (2.922).