Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Sicurezza stradale: “sulla carta” è aumentata, per strada avverrà solo con più controlli

Obbligo di montare sulla propria auto l’alcool lock (il sistema che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero) per chi in passato è già stato condannato per aver guidato dopo aver bevuto alcolici, e divieto per i neopatentati di mettersi alla guida di veicoli di grossa cilindrata prima dei tre anni dal momento del conseguimento della patente.

Sono due fra le principali novità previste dal disegno di legge approvato in Consiglio dei ministri in tema di sicurezza stradale, insieme con il rafforzamento delle misure di contrasto alla guida sotto l’effetto di droghe, con la decisione di rendere punibile, a prescindere dallo stato di alterazione psico-fisica, chiunque si sia messo al volante dopo aver assunto sostanze stupefacenti, facendo scattare il ritiro immediato della patente in caso di positività al test rapido  e il successivo divieto di conseguire il titolo di guida per tre anni.

Il “semaforo verde” alla nuova serie di misure per tutelare la sicurezza su strade e autostrade è stato acceso con temporaneamente al via libera anche alla delega per la riforma del Codice della Strada che prevede, fra l’altro, nuove norme sui monopattini, con l’obbligo di casco, targa e assicurazione, con il divieto di usare quelli in sharing al di fuori delle aree consentite., ma anche severe sanzioni per la guida in contromano e per la sosta selvaggia.

Maggiori garanzie, infine, per i ciclisti, con la disciplina del sorpasso in sicurezza sia su strade urbane sia extraurbane, prevedendo, dove possibile, almeno 1,5 metri di distanza nell’effettuare la manovra.

Ora milioni d’italiani si attendono una risposta alla domanda che non l’ha mai avuta: chi effettuerà i controlli per far si che le nuove norme tutelino davvero dai delinquenti del volante e non restino l’ennesima “svolta solo virtuale”?