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Ponti viadotti e gallerie: Leonardo e Rete Mille infrastrutture per il monitoraggio hi tech dei Comuni

Assieme a Leonardo e Rete Mille Infrastrutture è stato sottoscritto un accordo anche con Anci per consentire agli Enti agli Enti di gestire meglio i rischi.

L’accordo è siglato per favorire il monitoraggio, con strumenti tecnologici high tech, dello stato del territorio e delle infrastrutture (come ponti, viadotti, cavalcavia gallerie e opere d’arte), dei 7.100 Comuni italiani. Il documento appena firmato serve a favorire, spiegano gli estensori del testo, «un dialogo continuo e strutturato che permetta ai Comuni di incrementare la conoscenza delle potenzialità applicative dei sistemi di monitoraggio per le infrastrutture viarie, per l’ambiente e per i beni culturali».

Proseguono, «l’intesa promuove e sostiene il potenziamento della capacità dei Comuni per l’avvio delle attività di classificazione e gestione del rischio», nei campi cui si è fatto cenno, grazie all’applicazione «di soluzioni tecnologiche adeguate alla pluralità delle strutture da monitorare».

Nel protocollo siglato tra Leonardo Rete Mille e Anci, sono esplicitate le azioni congiunte che con i Comuni si potranno attuare in maniera sinergica.

Il protocollo prevede, un «coordinamento tra le parti coinvolte, finalizzato a identificare e sperimentare, nell’ambito della collaborazione, soluzioni tecniche innovative a supporto delle attività di classificazione, monitoraggio e gestione del rischio delle infrastrutture e delle opere infrastrutturali, favorendo una consapevole attenzione e migliore competenza di Anci e, per suo tramite, degli Enti» interessati.

Leonardo metterà a disposizione le proprie capacità nell’alta tecnologia applicata alla protezione dei cittadini, del territorio nonché al monitoraggio ambientale.

Leonardo fornirà a Rete Mille Infrastrutture la piattaforma X-2030: una soluzione high tech per l’analisi e la correlazione delle informazioni, in grado di gestire dati satellitari e multisensoriali, oltre ad applicare l’intelligenza artificiale per supportare i processi decisionali, proprio per la gestione di ponti, viadotti, cavalcavia e gallerie.

«Con le immagini satellitari della costellazione europea Copernicus e di Cosmo-SkyMed, ad esempio – sottolineano i tecnici di Leonardo – è possibile monitorare la presenza di deformazioni lente o di cambiamenti anomali, e potenzialmente pericolosi, per la stabilità e la sicurezza delle infrastrutture critiche».

Le immagini satellitari, poi, «unite alla sensoristica sul campo e alle immagini acquisite da droni – affermano i tecnici – permettono di virtualizzare le infrastrutture da monitorare e di creare dei gemelli digitali per la loro analisi strutturale e comportamentale, attraverso modelli fisico-matematici; in questo modo è possibile rendere “intelligenti” le infrastrutture e introdurre un elevato livello di predittività nella loro gestione, a partire dalle manutenzioni».

Rete Mille Infrastrutture si propone come una filiera nazionale altamente specializzata e un interlocutore tecnologico in grado di affrontare e risolvere i problemi relativi al controllo e al monitoraggio delle infrastrutture critiche.