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Giovannini: “Infrastrutture resilienti fondamentali per assorbire shock esterni imprevisti”

(come riportato su Le Strade dell’Informazione)

Il titolare del MIMS intervenuto al “The G20 High-Level Conference on Local Infrastructure Investment”

Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, è intervenuto a Genova al “The G20 High-Level Conference on Local Infrastructure Investment”. Tra i temi del suo discorso, ripresi dalle più importanti agenzie stampa, reti infrastrutturali, sistemi di mobilità e trasporto pubblico locale.

“La pandemia di Covid-19 ha gettato nuova luce sulle conseguenze delle forti disuguaglianze nelle condizioni delle infrastrutture e nell’accessibilità tra regioni e città e sulla necessità per i governi subnazionali di investire in sistemi infrastrutturali di qualità e sostenibili e nella loro manutenzione- dichiara Giovannini – Questa crisi ha anche dimostrato come le reti infrastrutturali resilienti siano fondamentali per assorbire shock esterni imprevisti e garantire che i servizi essenziali vengano erogati in modo coerente con una qualità adeguata all’intera popolazione”.

Sul futuro, il titolare del MIMS non ha dubbi: “Le scelte effettuate nel prossimo decennio per quanto riguarda le reti infrastrutturali, i sistemi di mobilità e le infrastrutture sociali avranno implicazioni a lungo termine sulla sostenibilità della nostra economia e sulla coesione della nostra società.

Sono fiducioso, quindi, che questa discussione sugli investimenti nelle infrastrutture locali e gli esiti della Conferenza ad alto livello del G20 forniranno un contributo significativo per rafforzare l’impegno dell’agenda multilaterale verso infrastrutture sicure, verdi e inclusive, favorendo un circolo virtuoso di sviluppo e cooperazione internazionale”.

In merito al coordinamento della governance per l’attuazione dei programmi, Giovannini spiega che “L’effettiva attuazione delle politiche è una delle maggiori sfide che i governi devono affrontare oggi. C’è un forte bisogno di lavorare tra i livelli di governo, le scale territoriali, i settori politici e di impegnarsi in nuove forme di collaborazione con le comunità locali, gli istituti di ricerca, le imprese e la società civile. Ciò aumenta anche la pressione per la trasparenza e la responsabilità, nonchè la valutazione e il monitoraggio”.