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Tesla crolla a Wall Street: -16% con esclusione S&P 500 e Gm

Photo credit: Corriere Web

(come riportato dalla Redazione Economia del Corriere della Sera)

Tesla affonda a Wall Street. I titoli del colosso delle auto elettriche perdono il 16% all’avvio degli scambi della Borsa di New York, lunedì rimasta chiusa per il Labor Day.

A pesare sul titolo della compagnia della auto elettriche fondata dal vulcanico imprenditore sudafricano Elon Musk è l’esclusione dallo S&P 500 e l’acquisizione da parte di General Motors di una quota dell’11% in Nikola, il produttore di camion elettrici tra i rivali di Tesla nella tecnologia delle e-car.

Il crollo del Nasdaq

Tesla non è un’eccezione sul mercato borsistico americano: l’apertura di Wall Street è stata in forte calo dopo il lungo fine settimana del Labor Day, iniziato a conclusione di una settimana negativa a causa del brusco calo dei titoli tech, che finora hanno sostenuto la ripresa.

A pesare sugli indici è ancora una volta il settore tech, a partire dai titoli di Apple e Tesla, che hanno recentemente operato uno split azionario: il primo perde circa il 5,6%, il secondo cede il 16% dopo la decisione a sorpresa della Borsa americana, come detto pocanzi, di non inserirlo nel proprio indice S&P 500, come invece largamente atteso dal mercato. Il passaggio sullo S&P 500 era atteso anche perché a società di Elon Musk ha recentemente registrato il quarto trimestre consecutivo in profitto.

Petrolio di nuovo in picchiata

Il petrolio Wti al Nymex in picchiata del 6,51% a 37,18 dollari al barile, a causa dei timori sulla domanda, alimentati dall’aumento dei casi di Covid-19 in tutto il mondo; negli Usa, il numero dei contagi è aumentato in 22 Stati.