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Il debutto dei «tutor» sulle strade provinciali: multe sopra i 70 km orari

Photo credit: Zeus News

(come riportato da Pierpaolo Lio sul Corriere della Sera)

Il sistema di rilevamento della velocità media: i primi quattro impianti hi-tech installati a Opera e Settimo Milanese. In agenda ci sono anche Rodano e Settala sulla «Rivoltana», e Mediglia e Pantigliate sulla «Paullese»

L’incubo di ogni automobilista si sta materializzando sulle strade della Grande Milano. Hanno imparato a conoscerlo, e a temerlo, sui grandi tratti autostradali. Ora dovranno guardarsene anche sui 700 chilometri di rete stradale di Città metropolitana. Il famigerato «tutor», il sistema di rilevamento della velocità media, è pronta al debutto.

Si partirà da due provinciali trafficate: saranno la S.P. 412 «della Val Tidone» e la S.P. 11 «Padana superiore» l’avanguardia che monitorerà il rispetto del limite di 70 km/h. È solo una parte del maxi piano di via Vivaio, che prevede una rete altamente tecnologica che al termine schiererà (almeno) un centinaio di telecamere: dai classici autovelox, ai controlli semaforici, alla sorveglianza delle aree di sosta, alla supervisione degli attraversamenti pedonali.

I primi quattro portali «tutor» sono stati installati, anche se ancora non sono attivi. Sono a Opera sulla S.P. 412 e Settimo Milanese sulla S.P. 11, in entrambe le direzioni. Dopo questi quattro, altri seguiranno: in agenda ci sono anche Rodano e Settala sulla «Rivoltana», e Mediglia e Pantigliate sulla «Paullese». Intanto i dieci vecchi autovelox (due a Paderno Dugnano, Carpiano, Pioltello, oltre alle telecamere a Rodano, Settala, Mediglia e Pantigliate) sono stati sostituiti con modelli all’avanguardia. E la rete è stata potenziata con un doppio rilevatore a Rosate, sulla S.P. 30.

Ma la velocità non è l’unico fronte aperto. Il piano di via Vivaio include telecamere per monitorare il traffico e il rispetto del rosso. E dieci innovativi dispositivi di controllo dei passaggi pedonali — il primo cantiere è in corso sulla S.P. 227 a Vittuone — con lampeggianti Led a segnalare la presenza di persone sulla carreggiata e obiettivi a 360 gradi per garantire il controllo della zona e il recupero delle registrazioni video in caso di incidente.

Nelle piazzole di sosta saranno invece sparpagliate foto-trappole per pizzicare i furbetti del sacchetto. Le prime due sono state posizionate a Cerro al Lambro, sulla SP 302. Poi toccherà a San Donato, lungo la SP 415.

«È un piano ambizioso che ci porrà all’avanguardia europea e che, ci tengo a sottolineare, non punta prioritariamente sull’aspetto sanzionatorio — chiarisce la vicesindaco metropolitana, Arianna Censi —. L’obiettivo è giungere a un sensibile aumento della sicurezza di pedoni e automobilisti, e a contrastare l’abbandono di rifiuti».