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Smart city e guida autonoma per un futuro sostenibile

Addio traffico, zero incidenti, maggiore efficienza energetica e più spazio per vivere la città: la svolta è dietro l’angolo.

Semafori intelligenti, trasporti interconnessi, car-sharing, servizi on-demand, veicoli a guida autonoma, monumenti interattivi, realtà aumentata e intelligenza artificiale. Le Smart City saranno basate sulla tecnologia che ci supporterà in ogni aspetto del quotidiano. A partire dalla guida autonoma.

Gli esperti stimano infatti che entro il 2030 i veicoli senza conducente saranno normalità. E se molti rivendicano il piacere di guidare, altri ne comprendono già i risvolti positivi. Innanzitutto addio incidenti, guida spericolata ed episodi di violenza al volante. I computer non litigano, rispettano la segnaletica e non compiono manovre azzardate.

Addio anche all’auto di proprietà e al traffico. Il volume di veicoli su strada sarà più che dimezzato attraverso un sistema di car-sharing on-demand che ne renderà superfluo l’acquisto e permetterà di risparmiare anche sui costi di gestione.

Grazie a questo nuovo modo di concepire gli spostamenti quotidiani, le città cambieranno volto: milioni di auto parcheggiate ad ogni angolo e in doppia fila saranno un lontano ricordo. Pensiamoci un attimo: oggi le nostre automobili passano più tempo parcheggiate che in movimento.

Con una flotta di veicoli on-demand, e un trasporto pubblico intelligente integrato, le strade saranno finalmente libere dalle auto in sosta e potremo riappropriarci di nuovi spazi.

Il tutto all’insegna dell’efficienza: i computer installati sui veicoli, dotati di intelligenza artificiale, collegati con gli altri veicoli e con le infrastrutture, sapranno se c’è un cantiere, calcoleranno il percorso ottimale, stimeranno al secondo i tempi di arrivo e imposteranno la velocità di marcia in modo da garantire un flusso continuo, senza incolonnamenti chilometrici e incroci bloccati. Un aiuto concreto anche per l’ambiente.

Sembra incredibile un mondo così connesso ed efficiente, eppure è dietro l’angolo. Al 2030 mancano appena dieci anni. E se è possibile renderlo reale è grazie alla tecnologia di trasmissione dati in 5G, capace di inviare e ricevere in modalità wi-fi enormi volumi di dati a una velocità fino a 20 Gbps.

Sì, parliamo proprio di Gigabit al secondo. Una svolta per la diffusione delle Smart City. Città intelligente però non significa solo veicoli a guida autonoma. Nella definizione sono compresi anche sistemi di monitoraggio in tempo reale per la sicurezza dei cittadini, efficienza energetica e servizi di varia natura integrati uno nell’altro.

Per gestire una simile complessità di dati, una Smart City ha bisogno di una testa, di un cuore, dei muscoli, degli arti e di tutta una serie di apparati che lavorino in parallelo e sincronizzati, proprio come nel corpo umano. Ci ha pensato Huawei, leader di mercato nel 5G e nella produzione di smartphone, che ha messo a punto delle soluzioni ad hoc per Smart City che utilizzano le più recenti tecnologie ICT, combinando cloud computing, IoT (Internet of Things), Big Data e AI (Artificial Intelligence). In pratica ha realizzato una sorta di “sistema nervoso” per città intelligenti. E la piattaforma è aperta, concepita come un ecosistema di integrazione estensibile per partner e fornitori. Obiettivo? Portare il meglio del digitale a tutte le persone, ovunque si trovino. E rendere le città più vivibili e sicure.