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Mobilità sostenibile: in provincia di Verona un convegno dedicato al biometano

Al via il 23 e 24 maggio la 14esima edizione del convegno “InfoBIOGAS” all’insegna della mobilità sostenibile.

I principali attori del settore dei trasporti sono sempre più convinti che il biometano, gas naturale derivato da rifiuti organici industriali e agricoli, assumerà un ruolo di primaria importanza tra i carburanti del futuro. Il biometano infatti supera il confronto con i combustibili fossili e i motori elettrici dal punto di visto ecologico, economico ed energetico. Si parlerà proprio di questo in occasione della due giorni di congresso “InfoBIOGAS” che si terrà il 23 e 24 maggio ad Affi (VR). Saranno presenti i rappresentanti di tutti i compartimenti dei trasporti: da quello automobilistico a quello pesante su gomma passando per il trasporto navale, aeronautico e sportivo. A organizzare questo appuntamento è BTS Biogas, azienda con sede a Brunico specializzata nella progettazione, produzione e costruzione di impianti di biogas e biometano.

“Un veicolo alimentato a biometano emette meno di 5 grammi di CO2 per chilometro, veicoli alimentati con altri tipi di combustibile ne emettono fino a 130 grammi per chilometro. Inoltre con il biometano si può ridurre fino al 95% delle emissioni di monossido di carbonio e ossido di azoto rispetto ai veicoli alimentati a diesel”, spiega Michael Niederbacher, Amministratore Delegato di BTS Biogas. Dopo il Dieselgate, il biometano potrebbe giocare un ruolo importante come alternativa “green”, e Niederbacher è convinto che la tecnologia a biometano possa diventare un fattore chiave per il trasporto sostenibile, in particolare per quello pesante su gomma.

La Natural & Bio Gas Vehicle Association (NGVA) e la European Biogas Association (EBA) infatti, stimano che entro il 2030 nella sola Europa circa 280.000 mezzi pesanti potrebbero essere alimentati a biometano ricavato da residui biogeni.

Rispetto ad altri combustibili “green”, il biometano presenta il vantaggio di poter essere distribuito utilizzando gli impianti di erogazione del gas già esistenti e può essere immesso nella rete direttamente, senza bisogno di grandi investimenti in nuove infrastrutture. “Grazie al nuovo cosiddetto Decreto Biometano”, continua Niederbacher, “anche il contesto normativo italiano è chiaro e l’alimentazione a biometano sarà promossa fino alla fine del 2022 attraverso il rilascio dei cosiddetti certificati CIC: questo darà ulteriore impulso al mercato. Inoltre c’è anche un altro vantaggio per l’intera economia poiché il biometano può essere prodotto in Italia riducendo di conseguenza la dipendenza da altri Paesi per l’importazione di energia”.

Nel contesto del Training Centre di BTS Biogas di Affi (VR), il 23 e il 24 maggio riconosciuti esperti del settore faranno luce sui diversi aspetti di questo carburante del futuro parlando di progettazione, produzione, distribuzione, costi e quadro giuridico, mostrando gli esempi concreti di alcune best practice. All’insegna del motto “Biometano – Il Viaggio Sostenibile”, i rappresentanti di politica e industria si incontreranno per discutere del futuro del biometano nell’industria automobilistica e nell’intero settore dei trasporti.