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Toninelli: “Non dobbiamo mettere a repentaglio la vita dei nostri figli”

Quella dei bambini dimenticati in auto è un’emergenza internazionale, oltre che un evento che atterrisce al solo pensiero: non c’è nulla di più terribile che pensare a qualcuno, nella fattispecie di norma un genitore, che, preso dalla frenesia della vita contemporanea, stressante e alienante, si dimentichi in macchina la persona che più ama al mondo, che si affida completamente a lui perché non sa né può difendersi.

L’abitacolo arroventato, sotto il sole dell’estate (stagione in cui queste tragiche occorrenze si verificano con maggiore frequenza, e non da poco tempo) che non aiuta affatto la concentrazione, diventa una trappola mortale: solo negli Stati Uniti (nazione che monitora il fenomeno con grande attenzione), ogni anno, stando ai dati che vengono forniti dalle organizzazioni che si occupano dell’argomento, come noheatstroke.org, un’associazione no-profit che da anni è attiva affinché queste morti assurde ed evitabili non si verifichino più, in media circa quaranta bambini – per non parlare delle centinaia di animali domestici, che comunque, per chi li ama, sono parte della propria famiglia – muoiono per essere stati lasciati chiusi nell’abitacolo ad alte temperature, asfissiati dopo un’atroce agonia.

I neonati e i bambini (per la loro ridotta superficie corporea) sono difatti più esposti degli adulti al rischio di un aumento eccessivo della temperatura corporea (ipertermia) e a disidratazione. Ecco allora la proposta del ministro per le infrastrutture e i trasporti Danilo Toninelli.

Oggi, l’articolo 172 del Codice della Strada dice: “I bambini di statura inferiore a 1,5 metri devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, adeguato al loro peso, di tipo omologato”. Sarebbe dunque sufficiente aggiungere, secondo le normative stabilite dal ministero, che prevede anche degli incentivi economici fino a 200 euro, e in conformità con i regolamenti europei, qualche parola: “e dotato di un dispositivo di allarme anti-abbandono”. La tecnologia, dunque, può venire in soccorso.

Queste le dichiarazioni del titolare del dicastero in occasione della presentazione della campagna del Governo per la sicurezza dei bimbi in auto nella sede del ministero della Salute a Roma: “Sulla sicurezza non si scherza e la sicurezza è la nostra priorità. Non possiamo e non dobbiamo mettere a repentaglio la vita dei nostri figli per la fretta che contraddistingue il quotidiano di tutti noi”.

Inoltre Danilo Toninelli ha aggiunto un imperativo: “Collocare sempre il bimbo nel seggiolino quando si è in macchina, anche se piange o protesta, e allacciare le cinture – raccomanda il ministro -. Sembrano piccole prudenze superflue, e invece possono cambiare il destino del piccolo e della sua famiglia. Devono diventare per tutti gesti automatici”.

Un impegno personale dunque quello del ministro, che sarà presto, almeno nei suoi obiettivi, un obbligo di legge: “Basta una piccola modifica al Codice della strada, un piccolo intervento normativo per scongiurare tante morti assurde: per evitare che un banale momento di distrazione possa trasformarsi in una tragedia”.