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Anas: “Tecnologie e gestione del rischio: i protagonisti della mobilità integrata”

Si è svolto a Roma presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre il Convegno “Tecnologie e gestione del rischio: i protagonisti della mobilità integrata”, organizzato dal Consorzio NITEL, unitamente a RFI, ANAS, ASI (l’agenzia spaziale Italiana) e con il supporto di CIFI. L’amministratore delegato di Anas Gianni Vittorio Armani è intervenuto sul tema della mobilità integrata e su numerose iniziative messe in campo da Anas.

In netta controtendenza rispetto al passato, Anas ha deciso di investire ingenti risorse economiche nella valorizzazione degli asset esistenti, al fine di migliorare gli standard di servizio e i livelli di sicurezza della propria rete stradale. Abbiamo avviato un piano di rientro delle strade di 3500 km da 11 regioni che ci consente di valorizzare patrimonio stradale esistente, ha detto Armani, organizzato secondo direttrici nazionali e regionali, diventando il soggetto unico riferimento . Questo ci consentirà di ottimizzare la qualità dei servizi per i cittadini, garantire la continuità territoriale degli itinerari di valenza nazionale evitando la frammentazione delle competenze e incrementare l’efficienza della manutenzione e dell’esercizio delle infrastrutture. Anas nel 2015 ha avviato un nuovo percorso con strategie e programmi per il futuro.

Oggi, ha proseguito Armani nel suo intervento, presentiamo i risultati e le prospettive grazie al più importante Contratto di programma Anas mai approvato. A partire dal 2015, in controtendenza rispetto al passato, ha sottolineato l’amministratore delegato di Anas, ci siamo concentrati sull’aumento della spesa in attività di manutenzione ordinaria e straordinaria permettendo un graduale miglioramento delle condizioni delle infrastrutture stradali esistenti. Infatti, dei 23,4 miliardi di euro del contratto di Programma 2016-2020, il 45% è destinato a interventi di manutenzione straordinaria (10,5 miliardi), il 36% al Completamento degli itinerari (8,4 mld), il 17% alla Realizzazione di nuove opere (3,9 mld) e il 2% ad altri interventi (0,6 mld). In particolare si registra aumento della spesa totale per manutenzione ordinaria e vigilanza del +12,4% e per manutenzione straordinaria del +51,1% (vedi grafico). Sono stati attivati interventi su oltre il 60% della rete in gestione di circa 26 mila km. Per quanto riguarda gli interventi per il risanamento delle opere d’arte, è previsto il ripristino, la riparazione, il miglioramento o l’adeguamento di oltre 780 viadotti per complessivi 440 Km per un impegno economico di oltre 1.300 milioni di euro. Sono attivi interventi su oltre 50 ponti e viadotti, mentre sono in fase di attivazione interventi già finanziati su oltre 300 altre opere.

Mobilità integrata

  1. L’attenzione all’esistente rete intermodale integrata del Paese sono alla base del documento programmatico del MIT- Connettere l’Italia- attraverso una articolata esplicitazione di strategie di settore, azioni, interventi secondo una logica di accountability e di visione ampia. Allo stesso tempo pensiamo al ruolo sociale delle infrastrutture, alla mobilità come un diritto da garantire a tutti con tempi moderni e europei, alla sostenibilità nei trasporti in senso ampio. In tal modo si connotano in un quadro d’insieme le politiche per le città metropolitane e/o per ambiti territoriali vasti a dimensione variabile, in cui le relazioni infrastrutturali giocano un ruolo fondamentale nella precondizione di coesione e cooperazione dei territori e dei suoi abitanti. Per gli interventi previsti nel CdP 2016-2020 oltre ai finanziamenti derivanti dal legge di Stabilità 2016 (pari a 6,43 mld) sono disponibili fondi FSC per 5,09 mld e altri fondi per 3,89 mld;
  2. Il Fondo infrastrutture 2017 prevede stanziamenti pari a 5,53 mld di euro per interventi di CdP, 0,44 mld per interventi relativi alla riclassificazione della rete stradale di interesse e per 0,575 mld per interventi di ripristino della viabilità danneggiata dal sisma 2016;
  3. Il rifinanziamento previsto nell’anno 2018 del Fondo infrastrutture 2017 in corso di assegnazione prevede la seguente ipotesi di riparto: 0,5 mld per interventi di completamento; CdP, 1,05 mld per interventi relativi a ponti e viadotti, 1,15 mld per interventi di accesso al cratere sismico del centro Italia e per 0,64 mld per interventi di riclassificazione della rete stradale di interesse.
  • La selezione degli investimenti avviene sulla base di articolati criteri di valutazione;
  • Benefici trasportistici per migliorare il livello di servizio all’utenza;
  • Completamento di Itinerari: per ultimare i collegamenti con gli assi principali;
  • Collegamento Intermodale: per agevolare l’accessibilità ai nodi strategici intermodali.

Per quanto riguarda i benefici trasportistici sulla base di una articolata analisi costi-benefici, sarà valutato il risparmio in termini di tempi di percorrenza e in termini di riduzione dell’incidentalità: Per quanto riguarda il completamento itinerari si procederà attraverso una valutazione qualitativa della rilevanza ai fini del completamento degli assi stradali Per quanto riguarda il collegamento intermodale i criteri di selezione dell’intervento si baseranno sui benefici che l’opera avrà in termini di collegamento con altri nodi trasportistici strategici come Porti, Aeroporti e Ferrovie. Il Piano interviene su tratte con volumi di traffico superiori di oltre il 50% rispetto alla media nazionale e fornisce consistenti miglioramenti sulla mobilità delle persone e delle merci Il 50% di investimenti riguarda strade dove si concentra l’80% degli incidenti Interventi su tratte con traffico > 50% vs media nazionale Un articolato piano di investimenti che copre un arco temporale quinquennale.

Una grande innovazione che, insieme al Fondo Unico, ha l’obiettivo di dare più efficacia e certezza all’attività dell’Anas in termini di tempi più rapidi per l’approvazione dei programmi di investimento e maggiore flessibilità e autonomia nell’utilizzo dei finanziamenti. Nel dettaglio la Programmazione pluriennale manutenzione, completamento itinerari, nuove opere. Dei 23,4 miliardi di euro piano 2016-2020 il 45% è destinato a interventi di manutenzione straordinaria, il 36% al Completamento degli itinerari, il 17% alla Realizzazione di nuove opere e il 2% ad altri interventi. Anas sta puntando molto sulla manutenzione per valorizzare gli asset esistenti e offrire un migliore il servizio ai clienti stradali. Al riguardo abbiamo lanciato il piano #bastabuche. In un impegno complessivo di quasi 900 milioni di euro per tutta la rete a livello nazionale di Anas.

#barriere salvamotociclisti: ovvero delle barriere stradali di sicurezza innovative, in acciaio, completamente progettate da Anas, tra le prime in Italia ad essere continue – ovvero con un profilo senza interruzioni che offre maggiore protezione al momento di un eventuale impatto – e ad essere quindi “salvamotociclisti”.

#nuovasegnaletica: prosegue il forte impegno di Anas nell’opera di valorizzazione degli asset esistenti per offrire un migliore servizio clienti stradali in termini di comfort e sicurezza per la guida. Pubblicati (3 ottobre 2016) cinque bandi di gara in accordo quadro per 71 milioni di euro complessivi destinati alla manutenzione straordinaria della #nuovasegnaletica verticale nei prossimi quattro anni sulle strade statali in gestione su tutta la penisola italiana. Di questi 71 milioni, 20 sono destinati all’Area Nord, 14 all’Area Centro, 15,5 all’Area Sud e 21,5 alle due isole maggiori, di cui 8 alla Sicilia e 13,5 alla Sardegna.

Il programma #stradepulite, recentemente avviato da Anas sul territorio nazionale, testimonia la costruttiva cooperazione tra le amministrazioni al servizio dei cittadini per affrontare di concerto con gli Enti Locali il grave fenomeno dell`abbandono di rifiuti coordinando gli interventi di raccolta e smaltimento, anche per superare le diverse interpretazioni normative in materia. In questo ambito sono state firmate convenzioni con diversi comuni con l`obiettivo di estendere progressivamente il programma su scala nazionale. I

l fronte della lotta all’abbandono dei rifiuti è proseguito quest’anno con un’altra importante iniziativa in partnership con Legambiente. Per i 25 anni di Puliamo il Mondo, la storica campagna autunnale di Legambiente per ripulire spazi pubblici dai rifiuti abbandonati vede per la prima volta la collaborazione tra Anas e Legambiente. Insieme eseguiti interventi di rimozione dei rifiuti e pulizia di alcuni tratti o piazzole di statali o raccordi autostradali di competenza Anas. Un’occasione per porre l’attenzione anche sul grave fenomeno, particolarmente diffuso sull’intero territorio nazionale, dell’abbandono illegale dei rifiuti sulle strade e in particolare sulle piazzole di emergenza.

I miglioramenti sulla mobilità delle persone e delle merci indotti dal Piano 2016-2020 sono quantificabili in oltre 15 mld per l’intera vita utile infrastruttura.

  • L’insieme di tutti i progetti presenti nel Piano fornisce consistenti miglioramenti sulla mobilità delle persone e delle merci quantificabili secondo i seguenti indicatori: ‒ Velocità media di spostamento sulle tratte interessate dall’intervento; ‒ Durata media dello spostamento sulle tratte interessate dall’intervento;
  • Analisi condotta sulle tratte interessate dal Piano 2016 – 2020 • Per la valorizzazione economica dei risparmi di tempo di percorrenza sono stati considerati come valori di riferimento ca. 12 €/h per i veicoli leggeri e ca. 50 €/h veicoli pesanti (Fonte: Linee Guida per la realizzazione dell’Analisi Costi Benefici dei progetti di investimento pubblicata nel 2008 dall’UE) Prosegue il grande impegno di Anas per potenziare e completare alcuni dei più importanti assi strategici del Paese. Gli interventi hanno l’obiettivo di favorire la velocità degli spostamenti quotidiani dei cittadini, riducendo il tempo di viaggio e migliorando i collegamenti territoriali con le tecnologie più avanzate, fondamentali per il miglioramento della qualità, della sicurezza e del comfort di guida. L’obiettivo del Piano manutenzione è di superare la logica dell’intervento emergenziale.

Manutenzione e monitoraggio satellitare

Una nuova strategia volta a superare la logica dell’intervento episodico o emergenziale e di “leggere” i caratteri dell’infrastruttura e degli eventi che su questa o al suo intorno si verificano, per intervenire prevenendo le criticità per la sicurezza, il comfort di guida e la funzionalità della rete. Con il Dipartimento di ingegneria civile dell’università La Sapienza di Roma è stato attivato il monitoraggio superficiale, tramite Sensori Satellitari.

SKYMED

L’attività è condotta utilizzando anche i dati di archivio dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) tramite il sistema di satelliti radar di osservazione terrestre Cosmo SkyMED. L’adozione di nuove tecnologie per le strade e la viabilità è per Anas un impegno costante. Infatti Anas punta a diventare “un’eccellenza” a livello europeo e punto di riferimento nell’innovazione delle strade che diventeranno “intelligenti”. L’obiettivo è dotare il Paese di una rete stradale efficiente, in progressivo miglioramento e aperta alle nuove sfide del futuro dall’alimentazione elettrica alla guida assistita e oltre come nel caso dei veicoli senza conducente.

CARTESIO

Cartesio è un’apparecchiatura mobile e multifunzionale, progettata e realizzata dal Centro di Ricerca di Cesano, utile per il rilievo delle caratteristiche e delle pertinenze stradali (catasto) e per l’indagine delle pavimentazioni, che opera ad alta velocità (fino a 90 km/h). L’attenzione all’esistente e rete intermodale integrata del Paese sono alla base del documento programmatico del MIT- Connettere l’Italia- attraverso una articolata esplicitazione di strategie di settore, azioni, interventi secondo una logica di accountability e di visione ampia. Allo stesso tempo pensiamo al ruolo sociale delle infrastrutture, alla mobilità come un diritto da garantire a tutti con tempi moderni e europei, alla sostenibilità nei trasporti in senso ampio. In tal modo si connotano in un quadro d’insieme le politiche per le città metropolitane e/o per ambiti territoriali vasti a dimensione variabile, in cui le relazioni infrastrutturali giocano un ruolo fondamentale nella precondizione di coesione e cooperazione dei territori e dei suoi abitanti. In controtendenza rispetto al passato Anas sta puntando molto sulla valorizzazione e potenziamento delle strade esistenti anche in relazione ai piani logistici nazionali con l’obiettivo di potenziare la connessione tra ferrovie, porti, aeroporti, aree urbane ed industriali.

L’interconnessione di reti integrate e coerenti, progettate e realizzate attraverso una attenta pianificazione del territorio, in un’ottica di convergenza tra le politiche nazionali e comunitarie, sfruttando le leve dell’innovazione tecnologica e garantendo la piena sostenibilità economica, sociale e ambientale. Il progetto deve necessariamente definire i reali fabbisogni della dotazione di infrastrutture e per incrementare la competitività delle imprese insieme alla qualità della vita dei cittadini, sarà notevolmente facilitato con una gestione unitaria delle infrastrutture di trasporto terrestri.

Buffer 50 metri

1.500 km di strade ANAS corrono a una distanza massima di 50 metri dai binari RFI Buffer 100 metri 2.200 km di strade ANAS corrono a una distanza massima di 100 metri dai binari RFI

Buffer 500 metri

6.000 km di strade ANAS corrono a una distanza massima di 500 metri dai binari RFI

Buffer 1.000 metri

10.000 km di strade ANAS corrono a una distanza massima di 1.000 metri dai binari RFI

Per la prima volta nella sua storia, Anas ha redatto un piano pluriennale, anziché annuale, che consente di programmare al meglio gli investimenti. Nel piano pluriennale 2016-2020, Anas ha stanziato per la rete siciliana 2,76 miliardi di euro, pari al 22% di quanto destinato all’area Sud e Isole, per la quale l’investimento previsto è 12,7 miliardi, e pari al 12% del totale nazionale di 23 miliardi. Su 2,76 miliardi destinati quindi alla Sicilia, 1,64 miliardi sono attribuiti per nuove opere e 1,13 miliardi per la manutenzione. Verranno implementati sistemi di connettività sia Wired che Wireless di diversa tipologia per permettere la connettività a persone, veicoli ed oggetti. Le persone si connetteranno attraverso dispositivi mobile in Wi-Fi, a loro volta, i veicoli, in prossimo futuro, si connetteranno con le On Board Unit agli Access Point dedicati alla comunicazione Vehicle To Infrastructure, ed attraverso la tecnologia IoT saranno connessi oggetti atti al gestione e controllo delle infrastrutture stradali.

Questo progetto riguarderà 300km di strade di Lombardia Mobilità S.p.A.

Il progetto riguarda i seguenti itinerari: A2 – GRA – Roma Fiumicino – A19 – E45/E55. Investimento complessivo 160 milioni di euro

La tangenziale di Catania sarà dotata di sistemi smart road diventando una vera e propria dorsale tecnologica e di comunicazione che, attraversando la città, raccoglie e gestisce i big data della Smart City. Infatti verranno implementati sistemi di connettività sia Wired che Wireless di diversa tipologia per permettere la connettività a persone, veicoli ed oggetti.

Le persone si connetteranno attraverso dispositivi mobile con Wi-Fi sia in motion che statico, i veicoli in prossimo futuro si connetteranno con le On Board Unit agli Access Point dedicati alla comunicazione Vehicle To Infrastructure, ed attraverso la tecnologia IoT saranno connessi oggetti atti al monitoraggio e controllo in tutta la città. Si avranno dunque le tecnologie per sviluppare i servizi smart city in piena sostenibilità economica ed ambientale.

Greenlight

Il progetto, per un investimento complessivo pari a circa 155 milioni di euro, prevede la sostituzione dei corpi illuminanti obsoleti con LED di ultima generazione con regolazione puntuale e monitoraggio consumi. L’obiettivo del piano #greenlight riguarda non solo la riduzione dei consumi e la migliore gestione impianti di illuminazione, ma anche l’innalzamento dei livelli di sicurezza all’interno delle stesse gallerie, potenziando la visibilità e la qualità di diffusione delle luci artificiali.

Benefici attesi Migliore visibilità e fruibilità delle strade in galleria.

Riduzione consumi e risparmi sulla bolletta energetica (-30/-70% a seconda della tecnologia).

Migliore gestione impianti: efficienza (garanzia LED 100.000 h/oltre 11 anni) ed efficacia (sistema LED con regolazione puntuale, monitoraggio consumi e riscontri anomalie).

La Smart Road è anche Intelligent Truck Parking. Sarà possibile prenotare tramite smartphone piazzole di sosta dedicate al riposo degli autotrasportatori e che potranno essere corredate di ulteriori funzionalità : Arrivo nei piazzali dedicati, apro con lo smart phone la barriera del mio spazio, parcheggio in sicurezza il mezzo. Potrà essere disponibile uno spazio collettivo o privato adiacente al mezzo per il riposo o altri comfort. Le connettività e i sistemi che abbiamo visto permetteranno anche l’implementazione del platooning.

Avremo sulle nostre strade treni di veicoli a guida automatizzata.  In occasione della conferenza internazionale AIPCR, Anas e Scania hanno annunciato l’avvio di una collaborazione nello sviluppo delle tecnologie per le “Smart Roads”. In particolare, il progetto consiste nell’integrazione di informazioni generate dai veicoli Scania (modalità di utilizzo dei mezzi, eventuale presenza di anomalie, livelli calcolati di emissioni e molto altro) con informazioni provenienti dalle infrastrutture smart road ANAS, a partire dall’A2 “Autostrada del Mediterraneo”, la prima tratta, nell’ambito del Piano Anas, che vedrà l’impiego di queste tecnologie. La finalità del dialogo tra la piattaforma Scania One che l’azienda lancerà sul mercato l’anno prossimo e le smart road Anas è quella di supportare chi si trova alla guida dei veicoli e chi li gestisce attraverso l’integrazione e l’elaborazione di dati forniti da diversi stakeholder, per una maggiore sicurezza ed una migliore fruizione dell’infrastruttura, incrementando la produttività del trasporto e di conseguenza riducendone l’impatto ambientale. Il progetto di collaborazione prevede inoltre, in una fase successiva, l’utilizzo della futura rete ANAS di hot spot wi-fi, sia per il flusso di dati da e verso la piattaforma Scania, sia per lo scambio diretto di informazioni con il veicolo attraverso la funzionalità wifi dell’unità comunicatrice di bordo, che oggi si appoggia normalmente alle reti 3G. Tale opportunità consente di testare forme di comunicazione ibrida attraverso lo switch automatico tra le diverse modalità e di comprendere le potenzialità di una simile forma di connettività Vehicle to Infrastructure.