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Trump fa paura, le case automobilistiche investono negli Usa

Non fosse bastato il programma elettorale, il presidente eletto Donald Trump ha cominciato l’anno brandendo Twitter e Facebook per minacciare dazi e sovrattasse per le case automobilistiche che delocalizzano la produzione o non producono negli Usa. Nel caso delle automobili, nessuno è escluso: dai grandi costruttori Usa, ai giapponesi di Toyota. E tutti sono corsi ai ripari: Ford ha annunciato 700 milioni di dollari di investimento negli States invece che 1,8 miliardi in Messico e il 9 gennaio, Marchionne ha presentato un piano da un miliardo di dollari di FCA negli Usa. E Trump ha prontamente ringraziato.

In affanno, dopo il tweet presidenziale del 5 gennaio, Toyota ha annunciato, una manciata di ore dopo che lo aveva fatto FCA, un piano pluriennale di investimenti per 10 miliardi di dollari.

E se Fca e GM si ‘sposassero’? Oltre ad annunciare il miliardo di investimento, l’amministratore delegato di Fca fa balenare l’ipotesi di un ‘matrimonio’ con General Motors, il grande malato dei colossi Usa. Sergio Marchionne non ha escluso un grande accordo mentre è ancora in carica (cioè entro il 2018) suggerendo che a Trump, fautore dei campioni nazionali, un matrimonio tra Fca e General Motors “potrebbe piacere”. Nel 2015 Mary Barra, ad di GM, fcce il ‘gran rifiuto’ e per questo Marchionne ha tenuto a sottolineare che fCA “non insegue nessuno” ed è tutta concentrata sui target del 2018, a partire dall’azzeramento del debito.

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I piani di investimento

·         Ford – 700 milioni di dollari in Michigan

·         Fca – 1 miliardo di dollari negli Usa

·         Toyota – 10 miliardi di dollari

Condividendo “l’entusiasmo” del presidente eletto per la costruzione di una forte base manifatturiera negli Usa”, il manager italo-canadese ha spiegato che il nuovo investimento da un miliardo in Michigan e in Ohio non ha nulla a che vedere con l’offensiva lanciata da Trump contro le case che producono in Messico per poi vendere auto negli Usa. Marchionne ha comunque “apprezzato” il tweet di ringraziamento di Trump.

“Finalmente sta succedendo”, ha twittato il prossimo inquilino della Casa Bianca mentre Marchionne ha parlato di “un atto dovuto”.