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Ferrovie: Ue, ok a concorrenza Tav e servizio pubblico

Via libera alla rivoluzione del mercato ferroviario europeo: dal 2020 arriverà la liberalizzazione sulle tratte nazionali dell’alta velocità, e dal 2023 si apriranno alla concorrenza anche le tratte di servizio pubblico, con eccezioni ma sotto condizione per quelle non remunerative.

I manager delle reti dovranno garantire una gestione indipendente dell’accesso alle infrastrutture, i cui conti dovranno restare separati da quelli delle società di servizi ferroviari, mentre per i viaggiatori arriverà il biglietto unico integrato per poter viaggiare ovunque in Europa utilizzando diverse compagnie. E’ quanto prevede l’accordo trovato la scorsa notte dopo ore di negoziato tra le istituzioni Ue sul Quarto pacchetto ferroviario, un cantiere legislativo aperto sin dal 2013 quando la Commissione Ue presentò le sue proposte.

Piuttosto modificate da Europarlamento e stati membri, sono state suddivise in un ‘pilastro tecnico’, già adottato, per l’armonizzazione degli standard, e in quello di ‘mercato’ il cui accordo di ieri deve ricevere ora il via libera formale dai 28. La ‘rivoluzione sui binari’ punta ad aprire, dopo il terzo Pacchetto ferroviario che aveva aperto alla concorrenza le tratte internazionali, i mercati nazionali.

Frecciarossa potrebbe per esempio fornire servizi in Francia tra Parigi e Marsiglia facendo concorrenza al Tgv, o la Deutsche Bahn potrebbe cominciare a fornire servizi sulla Milano-Roma. Non solo: le Regioni italiane avranno l’obbligo di appalti di gara per le tratte di servizio pubblico, ad eccezione di quelle non remunerative per cui però sussistono criteri di qualità e trasparenza.