Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Appalti e trasparenza, Beccalossi: avanti con ‘Modello Maroni’

“Il sistema regionale si sta sempre più dotando di un’organizzazione articolata che si avvale di specifiche ed elevate professionalità come ad esempio l’Osservatorio dei contratti pubblici, Arca, l’azienda regionale centrale acquisti, Infrastrutture lombarde e Arac, l’agenzia regionale anti corruzione. Quest’ultima, fortemente voluta dal presidente Maroni”. Lo ha detto l’assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia Viviana Beccalossi, intervenuta all’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia, al convegno ‘La riforma dei contratti pubblici, il nuovo codice e la disciplina attuativa’.

SISTEMA LOMBARDO – “In un contesto articolato e strutturato come quello lombardo – ha aggiunto Viviana Beccalossi – in cui sono oggi presenti più di 4.000 stazioni appaltanti tra cui molti piccoli Comuni con strutture tecniche ridotte all’essenziale, diventa indispensabile riuscire a fare sistema evitando appesantimenti e duplicazioni delle procedure e convergere sulle finalità e sugli obiettivi del nuovo Codice, in una logica collaborativa. Inoltre – ha sottolineato l’assessore regionale – bisogna accelerare il processo, già iniziato in questo ultimo anno e che ha portato alla diminuzione del 20 per cento delle stazioni appaltanti a fronte di un calo dei contratti del 4 per cento, iniziando il lavoro di aggregazione delle stazioni appaltanti in centrali d’acquisto qualificate dotate di strutture e professionalità adeguate”.

OBIETTIVI – “Il nuovo sistema – ha ribadito l’assessore – conferma il ruolo di riferimento che le Regioni sono chiamate a svolgere nell’ambito degli appalti pubblici, in particolare per gli enti e le stazioni appaltanti di rilevanza locali, non tralasciando mai il doppio ruolo a cui tutti siamo chiamati e cioè quello di coniugare l’accelerazione della realizzazione delle opere pubbliche con un aspetto imprescindibile, quello della trasparenza e della legalità. La politica, insomma, non deve mai abdicare il suo ruolo naturale nella società – ha concluso Viviana Beccalossi – infatti, se ai politici spetta il compito di dare la linea, proponendo idee e scenari per lo sviluppo del territorio, ai tecnici si chiede di farsi garanti di procedure più semplici, rapide e trasparenti possibili. A entrambe le categorie vanno imposte trasparenza e rispetto della legalità”.