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Il regalo di Christo al lago d’Iseo: una passerella da 500 mila turisti

«Passeggiando sull’acqua con Christo» (The Guardian). «I moli galleggianti aperti gratuitamente» (The Independent). «L’arte che ti fa camminare sull’acqua» (The New York Times). «Christo c’invita a camminare sull’acqua in Italia» (Le Soir). «L’energia dei vent’anni nel progetto dell’ottantenne Christo» (Le Parisien) . «L’artista impacchettatore mette i turisti sull’acqua» (Der Spiegel). «Quell’artista divino sul lago italiano» (Shanghai Daily). Bastano questi fra le decine e decine di titoli usciti sulla stampa estera nel corso delle ultime settimane a dare un’idea di che cosa significhi, per il Lago d’Iseo e per l’Italia, l’inaugurazione dell’ultima, gigantesca opera di Christo: «The floating piers», una passerella galleggiante lunga 3 chilometri che unisce i paesi di Sulzano e Montisola, nonché la piccola Isola di San Paolo. E che porterà sul Sebino un numero di turisti mai visto prima. Un’opera che oggi il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini visiterà in anteprima, prima delle ultime verifiche in vista dell’inaugurazione ufficiale sabato 18 giugno.

Montisola non è più un’isola: l’installazione dell’artista bulgaro Christo è stata ultimata venerdì 3 giugno alle 18.33. Sarà aperta al pubblico dal 18 giugno al 3 luglio ma, come era prevedibile, l’opera è già una star di Instagram. I cittadini dei paesi che si affacciano sul lago d’Iseo si sono scatenati: è boom di foto con gli hashtag #Christo e #Thefloatingpiers

«Tra 500 mila e un milione sono gli arrivi previsti. E’ difficile anche per noi fare previsioni esatte. Ma ci siamo attrezzati nel migliore dei modi per tutte le evenienze», assicura il sindaco di Iseo, Riccardo Venchiarutti, che ha sovrinteso all’organizzazione logistica dedicata all’accoglienza: 5 mila posti auto in paese, altri parcheggi satellite vicino all’autostrada A4 — a Rovato, Capriolo e Cortefranca — e a Nord del lago, a Pisogne, porta d’ingresso della Val Camonica. L’impatto sarà incredibilmente pesante — «Basti ricordare che quando Christo impacchettò il Reichstag , a Berlino arrivarono 5 milioni di turisti» — , ma a Iseo sono preparati: la strada litoranea è vietata al transito perfino dei residenti (costretti a deviazioni sulla via di mezza montagna su questa sponda del lago); sarà completamente bloccata dal 18 giugno al 3 luglio e vi transiteranno soltanto i bus navetta. Percorsi pedonali speciali sono stati approntati per residenti e turisti. Potenziati i collegamenti ferroviari di Trenord da Brescia a Iseo e Sulzano. Modificati i tragitti e gli orari dei battelli. All’inaugurazione di sabato, poi, grande apparato di sicurezza: oltre al premier Matteo Renzi, previsto l’arrivo di numerosi vip, tra i quali potrebbero esserci Leonardo Di Caprio, Brad Pitt e (domenica) Carolina di Monaco.

L’artista statunitense di origine bulgara Christo Vladimirov Yavachev , che proprio lunedì ha festeggiato i suoi 81 anni, sta verificando gli ultimi passi per il completamento dell’opera: dopo le forti piogge dei giorni scorsi potrebbe anche decidere di far slittare l’apertura, dato che il telo di feltro steso sui 200 mila blocchi galleggianti che compongono la passerella è ancora bagnato. Occorre aspettare che si asciughi bene prima di stendere lo speciale tessuto colorato — è giallo — prodotto da una ditta tedesca che darà l’aspetto finale ai Floating piers.

«Ma siamo fiduciosi — riprende il sindaco Venchiarutti, incrociando le dita—: al momento, le previsioni sono buone per sabato».

A parte le previsioni il punto critico — e allo stesso tempo il grande risultato per gli operatori del lago d’Iseo — sarà comunque l’andamento degli arrivi: la saturazione dell’offerta ricettiva dovrebbe garantire una certa regolarità nell’afflusso di visitatori, ma nei fine settimana potrebbero verificarsi picchi imprevisti, dato l’interesse suscitato dalle opere di Christo e i voli in arrivo dall’estero sul vicino aeroporto di Orio al Serio. Per questo il prefetto di Brescia Valerio Valenti si è riservato — «in caso di afflusso eccessivo rispetto alla capienza dei centri urbani» — di chiudere formalmente l’acceso ai paesi e rimandare indietro la gente.

In pratica, dopo Expo 2015, sarà il più grande evento di massa degli ultimi anni per la Lombardia e in Nord Italia. Per la durata dei Floating piers arriveranno molti più visitatori di quanti abbiano mai premiato una mostra temporanea: «Provate a digitare su Google “mostre più visitate in Italia” e troverete la classifica delle prime 10 nel 2015: in vetta c’è una temporanea alla Biennale di Venezia, seguita da Van Gogh a Milano. Hanno fatto 350 mila visitatori. Poi c’è Marc Chagall a Palazzo Reale a Milano, 345 mila. Ma niente — rivendica il sindaco di Iseo — che arrivi ai nostri minimo 500 mila turisti attesi ». Numeri che fanno impallidire perfino le statistiche locali: quelle 680 mila presenze registrate nel 2015 da Lago d’Iseo e Val Camonica (incluse le famose iscrizioni rupestri). In poche settimane gli operatori turistici potrebbero realizzare (meteo permettendo) il fatturato di un anno, o quasi.

Ma se l’opera è stata realizzata è anche per la generosità dello stesso Christo, che ha pagato di persona (costo totale: 15 milioni di euro, progettazione compresa) e ha dato lavoro ad almeno 750 persone (dagli operai che hanno realizzato i galleggianti a quelli che li hanno montati, alla ricettività e sicurezza). Una generosità dimostrata anche dalla sua instancabile presenza in cantiere come agli eventi pubblici: quando venerdì è stata aperta all’Arsenale di Iseo la mostra di Volz «Catching the landscape» è rimasto fino oltre mezzanotte a cena con le autorità e il fotografo che da 45 anni riprende tutte le sue installazioni. «Le mie opere sono effimere — ha detto — si fanno e si smontano. Se non ci fossero le foto, non ne resterebbe traccia». Il catalogo della mostra (Taschen editore) racconta anche i Floating piers e la loro realizzazione.

Dai bozzetti alla realtà: da giovedì 26 maggio è possibile camminare dall’Isola di San Paolo, di proprietà della famiglia Beretta, a Montisola. Le prove tecniche per l’installazione dell’artista bulgaro Christo, che dal 18 giugno al 3 luglio unirà le due isole a Sulzano, proseguono e non passano inosservate. Chi abita sul lago d’Iseo segue l’evoluzione dell’opera: sarà aperta gratuitamente 24 ore su 24.

Ora non c’è che da sperare che anche i turisti non restino delusi: ci sarà da fare la coda per accedere e se il tempo si guastasse alcuni potrebbero dover saltare la visita. Sul lago, infatti, si sviluppa in determinate condizioni meteo una tromba d’aria, la «Sarneghera», che da Sarnico si dirige verso Iseo. Niente paura: i galleggianti dei «piers» sono ben ancorati e c’è un sistema con due nuove stazioni meteo e una «cabina di regia» gestiti dall’Arpa (l’Agenzia regionale per l’ambiente) in grado di far scattare l’allarme quando la Sarneghera si sta formando; poi c’è circa mezz’ora di tempo per evacuare tutti. Il problema è che, dato l’afflusso, saltato un turno potrebbe essere difficile riprenotarsi: la capienza massima teorica — 17 mila persone — potrebbe essere bloccata a 10-12 mila in contemporanea sui 3 chilometri di passerella , in caso si preveda maltempo.

Intanto tutto è pronto per la visita del ministro Franceschini che inizierà dall’ex Caproni, a Pilzone, per poi proseguire verso i Floating piers. Come ogni giorno, da settimane, arriveranno gli inviati di giornali e televisioni da ogni angolo del mondo. Ad accoglierli, una moderna sala stampa allestita a Casa Panella, antico edificio sul lungolago di Iseo. Molti di loro hanno già contribuito, come si dice tra gli anglosassoni a «to point Iseo on the map»: a far scoprire ai turisti Iseo sulle carte geografiche. «E’ l’eredità di Christo, questo farci aprire al mondo — nota Venchiarutti —, mentre a me resterà anche la bella amicizia nata con questo staordinario artista».