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L’uso dei droni (finalmente) regolamentato

Commissione europea e Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea hanno elaborato una nuova Normativa

L’uso dei droni (finalmente) regolamentato

Man mano che l’uso dei droni si diffonderà, aumenterà anche la necessità di trovare un equilibrio tra i vantaggi e i problemi che ne derivano. Ad esempio, un aeromobile senza equipaggio può apportare valore aggiunto quando è utilizzato per rilevare e interpretare dati in vari settori dell’economia, ma i droni possono anche comportare rischi in materia di protezione dei dati, privacy, rumore ed emissioni di CO2.

Le nuove regole stabiliscono i principi di base per garantire la sicurezza, la privacy e la protezione dei dati personali. Mirano inoltre a ridurre la burocrazia e a incoraggiare l’innovazione e garantire certezza del diritto a un settore che comprende un gran numero di piccole e medie Imprese e Start Up.

Il regolamento introduce anche un approccio alla sicurezza basato sul rischio e sulla prestazione. Ciò significa che esso riconosce i diversi rischi insiti nei vari settori dell’aviazione civile. Ad esempio, gli elicotteri o i velivoli sportivi leggeri sono soggetti a procedure di approvazione più semplici e meno costose rispetto all’aeromobile commerciale.

Il Regolamento è entrato in vigore all’inizio di Luglio 2019, ma gli Stati membri avranno un periodo transitorio di due anni nel quale allineare i singoli regolamenti nazionali verso quello unico europeo. Alcuni settori rimarranno comunque di competenza dell’Autorità nazionale: le procedure di accesso ad uno spazio aereo, ad esempio, potranno cambiare da Stato a Stato.

Anche le “no drone zone” ed in generale le aree regolamentate, proibite e pericolose verranno stabilite su base nazionale, così come le sanzioni per i trasgressori. Il punto principale del Regolamento è l’obbligo di stabilire Norme e procedure per la marcatura e l’identificazione degli aeromobili senza equipaggio e per l’immatricolazione degli operatori di aeromobili senza equipaggio o di aeromobili senza equipaggio certificati, con l’esclusione degli apparecchi di un peso inferiore a 250 grammi usati a scopo ricreativo.

Nel Regolamento vengono identificate tre categorie di operazioni: Open (A), Specific (B) e Certified (C). La categoria Open presenta il livello di rischio più basso e comprende tre sottocategorie: per operazioni di volo sopra le persone (A1), vicino alle persone (A2) e lontano dalle persone (A3).

In tutti e tre i casi si vola sempre a vista; la quota massima di volo consentita è 120 m, mentre la massa del drone non può superare i 25 kg. I droni autorizzati a volare nella categoria Open saranno divisi in 5 classi (dalla C0 alla C4) a seconda della massa, delle specifiche tecniche, delle funzionalità automatiche e delle prestazioni del velivolo.