La Arletti Pavimentazioni Stradali di Modena ha concluso il rifacimento dell’autodromo di Pergusa affidandosi a due finitrici gommate Sumitomo HA60W, macchine dai contenuti tecnici di alto profilo
L’autodromo di Pergusa (EN), circuito lungo 4.950 m che si snoda attorno all’omonimo lago e che conta tre chicane dai diversi gradi di difficoltà, è stato oggetto di un profondo “make-up” che lo ha portato verso una completa rifunzionalizzazione attraverso il totale rifacimento del tappeto di usura della pista e di una serie di opere accessorie.
Fra le Aziende italiane che hanno maturato una forte specializzazione nella costruzione e nella pavimentazione di autodromi vi è la Arletti Pavimentazioni Stradali di Modena che, dopo averne realizzati sia in Italia che all’estero, si è aggiudicata la riqualificazione di quello di Pergusa.
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Le prescrizioni di progetto dell’autodromo di Pergusa hanno previsto ritmi produttivi elevati, con gli uomini della Arletti Pavimentazioni Stradali di Modena impegnati in modo continuo per quattro giorni
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Mauro Arletti segue sempre in prima persona i lavori più impegnativi con una presenza costante e rassicurante per tutti i suoi uomini
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La pavimentazione dell’autodromo di Pergusa ha richiesto l’impiego congiunto delle due finitrici Sumitomo e di quattro rulli compattatori che hanno lavorato in continua sinergia
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Il rispetto delle pendenze e degli spessori di progetto è stato semplice grazie alla facilità di funzionamento delle due Sumitomo HA60W
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Il rasatore delle Sumitomo HA60W è allargabile idraulicamente da 2,30 a 6,00 m con regolazione idraulica della planarità che permette una stesa di altissimo livello. Il ritmo produttivo elevato è stato mantenuto senza problemi grazie al flusso regolare del materiale in ogni zona del rasatore
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La presenza delle Mold-board e dello Strike-off permette una perfetta stesa, compattazione e miscelazione del materiale, che evita elementi disomogenei causa di prossime anomalie del manto
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La stesa con planarità perfetta è il primo e fondamentale step per ottenere l’approvazione della Direzione Lavori. La planarità fra estensioni ed elemento centrale del rasatore è una delle principali doti delle finitrici Sumitomo, che presentano controlli idraulici per tutte le funzioni fondamentali
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Lo scanner Moba Pave-IR controlla in tempo reale, registrandola, la temperatura del conglomerato appena steso, in modo da individuare eventuali anomalie
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Lo scanner Moba Pave-IR controlla in tempo reale, registrandola, la temperatura del conglomerato appena steso, in modo da individuare eventuali anomalie
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Una delle doti principali del rasatore della Sumitomo HA60W è di riuscire a distribuire in modo efficiente il materiale anche alla massima estensione
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La finitrice che guidava la stesa ha mantenuto il ritmo senza problemi grazie ai numerosi accorgimenti tecnici che distinguono le Sumitomo
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Le due Sumitomo hanno condotto la stesa in modo sinergico e con piena uniformità di miscelazione e stesa del materiale, garantendo un ottimo risultato finale
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Il circuito di Pergusa è stato completamente ripavimentato in quattro giorni di lavoro rispettando la prescrizione di non avere giunti di ripresa se non nei rettilinei e l’esigenza di completare le chicane con una sola passata delle due macchine
Mauro Arletti, Titolare dell’Azienda insieme al fratello Roberto, segue in prima persona i cantieri più delicati e complessi in modo da gestire ogni eccezionalità in tempo reale.
Infatti, durante la nostra visita in cantiere, ci ha raccontato che “Ci sono cantieri, come nel caso di Pergusa, molto lontani dalla sede aziendale ed è importante, per le persone che lavorano con noi, sentire che siamo con loro. Inoltre qui le problematiche tecniche sono molto alte ed è fondamentale, nonostante l’organizzazione meticolosa, che alcune decisioni siano prese in tempo reale”.
Mentre ci parla passa da una finitrice all’altra chiedendo, incoraggiando e organizzando il lavoro della sua squadra. “Ci sono persone che lavorano con noi da quasi 20 anni e che, prima di fare questa professione, erano occupate in settori completamente diversi. È un grande orgoglio averli formati e vedere come, dal loro ingresso in Azienda, siano ancora tutti con noi”.
Il presente articolo è tratto dal fascicolo n° 131 Settembre/Ottobre 2018
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