Il progetto generale prevede un prima tratto di galleria, per il collegamento tra le direttrici stradali extraurbane di Viale De Gasperi/Piazza Kennedy e le aree urbane dell’ex Portello di Via Gattamelata e successivamente il prolungamento dello stesso con un secondo tratto che giungerebbe fino a Largo Domodossola, in adiacenza all’attuale intervento di riqualificazione del quartiere Fiera Milano denominato “CityLife”.
L’inquadramento dell’opera
Le premesse progettuali, ormai superate, prevedevano un doppio collegamento alla vecchia Fiera di Milano. Attualmente, l’opera si configura in un quadro urbanistico più articolato e complesso e in continua evoluzione; in alleggerimento sulle vecchie direttrici di Viale Scarampo e Certosa/Sempione è a servizio dei nuovi insediamenti presenti e previsti, con la possibilità di creare punti di interscambio con la nuova Linea 5 della metropolitana milanese.
Parallelamente all’attuale tratto di galleria, è in fase di ultimazione lo svincolo di Viale De Gasperi, a margine del Monte Stella.
L’intervento attuale è, in sintesi, costituito dai seguenti elementi:
- lo svincolo in Viale De Gasperi, comprensivo di ponte metallico ad arco a via di corsa inferiore di luce netta pari a 80 m circa (si veda “S&A” n° 76);
- il collegamento interrato da Viale De Gasperi a Via Gattamelata, realizzato con galleria artificiale a cielo aperto a due/quattro canne indipendenti;
- lo svincolo di Via Gattamelata, costituito da due sistemi a rotatoria, disposti altimetricamente su piani differenti;
- la viabilità minore di superficie.
L’intervento è completato dalla realizzazione degli impianti tecnologici di galleria, da opere di spostamento dei servizi del sottosuolo e da sistemazioni superficiali a verde e arredi.
Per quanto riguarda le caratteristiche viabilistiche, il nuovo collegamento tra il Viale de Gasperi e la Via Gattamelata è costituito da una strada “tipo D – Urbana di scorrimento”.
La piattaforma di progetto è caratterizzata da due carreggiate distinte, ciascuna di queste dotata di due corsie di marcia di larghezza pari a 3,50 m. La sezione è completata da una banchina in sinistra da 0,50 m e da una in destra da 1 m. La banchina in destra è accompagnata da un tratto carrabile non transitabile di larghezza pari a 1,50 in sostituzione del marciapiede previsto dalla sezione tipo per le strade urbane di scorrimento.
Il traffico di carattere pedonale, non compatibile con le caratteristiche del tracciato in progetto, trova adeguati percorsi ad esso dedicati in superficie.
Il tracciato si svolge quasi interamente in galleria artificiale a doppia canna a partire dallo svincolo con la viabilità di superficie, fino alla Via Gattamelata, per uno sviluppo totale in sotterraneo pari a circa 950 m.
Il collegamento della galleria a Nord-Ovest con la viabilità a raso lato De Gasperi avviene con una rampa di lunghezza complessiva di circa 100 m.
Lo svincolo Gattamelata a Sud-Est si configura come formato da due classiche intersezioni rotatorie disposte altimetricamente su piani differenti e dedicate, rispettivamente, a svincolare i traffici veicolari della viabilità sotterranea (diretta ad un eventuale prolungamento della galleria e parcheggio interrato) e quelli di superficie (diretti verso Via Gattamelata).
La galleria De Gasperi-Gattamelata
La galleria artificiale è stata realizzata in gran parte con il metodo costruttivo dello scavo a cielo aperto tra paratie in c.a., a esclusione di alcuni zone ove si è proceduto allo scavo con il “metodo Milano”.
Nel secondo caso, vista la presenza di importanti flussi di traffico o interferenze con attività commerciali e logistiche vi era la necessità di ripristinare rapidamente le condizioni preesistenti di viabilità superficiale.
In generale, la difficoltà maggiore nella costruzione della galleria è stata più che quella meramente tecnica, quella rappresentata dalla necessità di procedere per fasi parziali di avanzamento, a causa delle interferenze con viabilità ad elevato flusso di traffico.
Inoltre, si è dovuto operare in concomitanza ai numerosi cantieri presenti nel medesimo Piano di Intervento Integrato e agli insediamenti presenti in adiacenza all’intervento, ai quali si sono dovute garantire sempre le prerogative logistiche funzionali.
Le fasi costruttive
Per la costruzione della galleria si sono susseguite le seguenti fasi:
- realizzazione di paratie perimetrali a diaframmi in c.a. di altezza di 19,5 m gettati in opera entro scavi realizzati con l’impiego di fanghi bentonitici, come sole opere provvisionali di contrasto utili per eseguire lo scavo successivo della galleria;
- scavo a cielo aperto a tutta altezza, procedendo a fasi alterne con scavi di ribassamento parziali e inserimento di due/tre ordini di tiranti nei pannelli dei diaframmi;
- scavo di ribassamento finale fino alla quota di imposta del solettone di fondo;
- realizzazione del piano di fondo scavo in calcestruzzo;
- stesura degli strati di protezione e impermeabilizzazione, costituiti da un primo manto di tessuto non tessuto fissato alle paratie e steso sul piano di fondo, un secondo manto impermeabilizzante in PVC e un terzo manto protettivo in PVC termosaldati in aderenza sia al piano di fondo, sia alle pareti verticali dei diaframmi mediante un apposito sistema di saldature puntuali;
- realizzazione delle strutture in c.a. dello scatolare della galleria;
- l’esecuzione dei massetti di pendenza superficiali, l’impermeabilizzazione superiore in copertura ed i massetti di protezione.