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Uno spazio europeo di sicurezza stradale

La Commissione Europea ha pubblicato le linee guida per la sicurezza stradale valide per il periodo 2011-2020

Uno spazio europeo di sicurezza stradale

Il documento presentato riprende l’obiettivo del piano d’azione precedente, (ridurre del 50% il numero di vittime della strada) che, pur avendo conseguito buoni risultati non era completamente riuscito.

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  • A supporto della Campagna informativa, un esempio di simulatore di incidenti utilizzato testare “l’esperienza di un incidente stradale”
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    A supporto della Campagna informativa, un esempio di simulatore di incidenti utilizzato testare “l’esperienza di un incidente stradale”
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Fornisce alcune linee guida e alcuni obiettivi che gli Stati membri dovranno raggiungere, lasciando comunque una certa libertà sui metodi utilizzabili e sulle azioni da attuare.
Le priorità individuate sono tre:

  • la messa in opera di una rete di cooperazione europea integrata a vari livelli (Governi, Polizie, ecc.) per lo scambio di informazione e buone prassi;
  • l’individuazione di una strategia efficace in materia di primi soccorsi in caso di incidente;
  • il miglioramento della sicurezza degli utenti particolarmente vulnerabili (motociclisti, ciclisti, pedoni).

La Commissione intende incoraggiare i cittadini ad avere un ruolo primario nella sicurezza stradale e si adopererà affinché gli standard di sicurezza siano gli stessi nei vari Stati membri. L’efficacia di una politica per la sicurezza stradale dipende in primo luogo dal comportamento degli utenti. È tuttavia impossibile arrivare al rischio zero; l’errore umano e i comportamenti inappropriati sono sempre possibili. Quello che si propone la Commissione è fare in modo che queste variabili pesino sempre meno.

Per il prossimo decennio sono stati individuati sette obiettivi, per i quali saranno proposte azioni sia a livello europeo, sia nazionale.

Obiettivo 1: miglioramento dell’educazione stradale e della preparazione degli utenti della strada

La Commissione propone di considerare l’educazione stradale come un processo che si sviluppa lungo tutto l’arco della vita. In cooperazione con gli Stati membri, elaborerà una strategia comune in materia di educazione e formazione stradale, che si svilupperà su tre assi: preparazione preesame (requisiti comuni per gli insegnanti di scuola guida e armonizzazione delle materie insegnate), esame di guida (uniformato in tutti i Paesi) e formazione post patente (corsi di aggiornamento).

Obiettivo 2: rafforzamento dell’applicazione della Normativa stradale

La Commissione avvierà azioni in materia di scambio di informazioni (in particolare sulle infrazioni commesse all'estero) e buone prassi fra Stati membri e armonizzazione e ampliamento delle Campagne di controllo e informative.

Per quanto riguarda le nuove tecnologie, la Commissione valuterà l’opportunità di misure che rendano obbligatoria l’installazione di dispositivi di tipo alcolock o di limitatori automatici della velocità.

Obiettivo 3: miglioramento della sicurezza delle infrastrutture stradali

La Commissione farà in modo che i sussidi comunitari per le infrastrutture stradali siano forniti solamente in presenza di validi requisiti di sicurezza e del rispetto delle Normative comunitarie in vigore.

Obiettivo 4: miglioramento della sicurezza dei veicoli

La Commissione studierà azioni e Normative volte a uniformare e rafforzare i controlli tecnici dei veicoli. Si adopererà inoltre per istituire una banca dati elettronica comune che riprenda i dati relativi ai veicoli di tutti i Paesi. Presterà particolare attenzione ai veicoli con sistemi di propulsione alternativi, per risolvere i problemi specifici al loro utilizzo.

Obiettivo 5: promozione dell’uso delle moderne tecnologie per migliorare la sicurezza stradale

La Commissione proporrà specifiche tecniche per lo scambio di dati tra veicolo e veicolo (V2V), tra veicolo e infrastruttura (V2I) e tra infrastruttura e infrastruttura (I2I). Valuterà inoltre l’impatto dei sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e incentiverà l’adozione di “eCall”.

Obiettivo 6: miglioramento dei servizi di emergenza e assistenza post-incidente

La Commissione intende introdurre delle definizioni comuni del concetto di “ferito”, aggiungendo così alle priorità l’obiettivo “ridurre il numero dei feriti”. Assistita da una Task Force, definirà una strategia di azione riguardante i feriti e il primo soccorso, valida per tutti gli Stati membri.

Obiettivo 7: protezione degli utenti vulnerabili

La Commissione ha già introdotto Norme riguardanti gli autoveicoli, volte a migliorare la sicurezza di queste categorie in caso di incidente. La Commissione proporrà azioni più specifiche per migliorare la sicurezza attiva e passiva dei veicoli a due ruote e per estendere anche a loro le Norme sui controlli tecnici attualmente in vigore per i veicoli a quattro ruote.

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