Lo sviluppo dei lavori in galleria, sia per la fase di scavo sia della realizzazione completa delle opere civili, con riferimento principalmente alle problematiche specifiche del monitoraggio in corso d’opera e alla gestione della parte idraulica, e la dotazione impiantistica della galleria stessa.
La galleria Col Cavalier
La galleria è composta da un tratto centrale, della lunghezza di 1.616 m, in naturale e da due tratti in artificiale, rispettivamente 19,72 m lato Belluno e 211,20 m lato Visomelle.
La piattaforma stradale in galleria, tipica della categoria C1, è delimitata da due profili redirettivi a tergo dei quali è previsto il passaggio dei cavidotti per gli impianti; la sezione stradale si allarga ambo i lati ogni 600 m per fare posto alle piazzole di emergenza, sfalsate planimetricamente e lunghe 45 m come previsto dalla Normativa vigente.
Lungo tutta la galleria naturale è presente in calotta un cunicolo di emergenza, realizzato in calcestruzzo armato prefabbricato, con dimensioni sufficienti per costituire una via di fuga interna per facilitare l’esodo delle persone in caso di criticità (incidenti, incendio, ecc.) e la sicurezza di alcune operazioni manutentive in galleria; la Via d’Esodo Sospesa (VES) è stata ideata e brevettata dalla Prometeoengineering.it Srl di Roma.
Il cunicolo è collegato a tutte le piazzole interne alla galleria attraverso dei gruppi scale; l’uscita all’esterno avviene sul lato Nord direttamente sul portale mentre sull’altro lato, all’interfaccia tra galleria naturale ed artificiale, la via d’esodo è collegata ad un cunicolo interrato laterale con sbocco in prossimità del portale Sud. I lavori effettivi di scavo della galleria hanno avuto inizio il giorno 6 Aprile 2011 e sono terminati il 31 Luglio 2012; la galleria naturale è stata pertanto scavata in 483 giorni. Il 29 Aprile 2014 sono stati completati i rivestimenti interni in calcestruzzo della galleria (ed era stata interamente realizzata anche la parte in artificiale).
Il tracciato in galleria è stato realizzato con scavo a foro cieco a piena sezione in naturale mediante utilizzo di escavatore dotato di martellone idraulico e/o fresa di tipo puntuale, mentre i tratti di estremità in artificiale sono state eseguiti con scavo a cielo aperto.
Il sistema di monitoraggio per la realizzazione della galleria
Il sistema di monitoraggio e il relativo piano hanno consentito di affrontare in modo approfondito il controllo, la prevenzione, la limitazione e la compensazione di possibili danni legati alla realizzazione della nuova opera. Il piano di monitoraggio è stato completato con degli indicatori di allarme per le grandezze monitorate (spostamenti, circolazione idrica, vibrazioni, rumore), cioè delle soglie di allarme oltre le quali possono avere luogo effetti caratterizzati da rischio elevato sia per le lavorazioni in atto che per il contesto ambientale circostante. Il monitoraggio degli spostamenti sia superficiali che profondi non ha mostrato l’insorgenza di valori tali da destare preoccupazione e superare significativamente le soglie di allarme. I profili di subsidenza in sezioni critiche, in corrispondenza delle quali erano presenti fabbricati che avrebbero potuto subire cedimenti assoluti e differenziali tali da indurre leggere lesioni di tipo strutturale, si sono dimostrati generalmente modesti, con spostamenti verticali massimi attorno al centimetro in asse alla galleria e pressoché nulli in corrispondenza ai fabbricati limitrofi.
Per quanto riguarda i valori delle convergenze misurate sia all’imbocco Nord che in quello Sud sono risultati relativamente congruenti con i litotipi scavati e sono in rapida stabilizzazione sui valori finali.
In generale, il monitoraggio ha mostrato un comportamento deformativo dell’ammasso scavato relativamente in linea con le previsioni di progetto. In altri casi i valori piezometrici hanno mostrato escursioni inferiori. Non si sono peraltro registrate portate d’acqua significative in galleria.
L’interferenza tra galleria e circolazione idrica
Nell’intento di minimizzare le possibili interferenze, sia in fase di scavo sia a regime, dell’inserimento della galleria nell’ammasso roccioso del Col Cavalier, in fase progettuale si è ritenuto opportuno approfondire le specifiche tematiche attraverso lo studio elaborato dal Dott. Ing. Gaspare Andreella di Feltre (BL).
Con il coordinamento dell’Ing. Andreella, attraverso un gruppo di lavoro formato da Idrogeologi e Ingegneri, è stato realizzato un modello numerico di flusso, per la valutazione dell’impatto della galleria sul regime idrogeologico dell’area e per la progettazione delle opere di drenaggio del cavo. Il modello numerico di flusso tridimensionale implementato, basato sull’approccio modellistico del mezzo poroso equivalente, ha interessato il versante oggetto dell’intervento in un intorno idrogeologicamente significativo che è stato definito in base al modello idrogeologico concettuale.
Le opere di drenaggio della galleria sono state verificate prendendo come riferimento gli idrogrammi riprodotti da modello in occasione dell’evento meteorico con tempo di ritorno 500 anni con distribuzione della precipitazione e durata tale da massimizzare il picco della portata in uscita. In analogia con quanto previsto dalla vigente Normativa di settore (DGRV 2948/2009), il progetto è stato quindi sviluppato tenendo conto del principio dell’invarianza idraulica.
Gli impianti in galleria
Al fine di realizzare le opere conformemente ai requisiti di sicurezza richiesti per le gallerie stradali, è stata prevista una serie di dotazioni impiantistiche con funzioni preventive e protettive, atte ad assicurare una normale fruibilità da parte dell’utente stradale e a garantire in caso di emergenza la necessaria sicurezza nell’esodo degli utenti e nella protezione degli addetti al soccorso.