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Interventi di miglioramento alla galleria Casal di Pari

Gli interventi di miglioramento della galleria Casal di Pari esistente (direzione Siena) sull’itinerario internazionale E78 S. G. C. Grosseto-Fano

Galleria Casal di Pari

Nell’ambito dell’esecuzione dei lavori per la realizzazione dell’adeguamento a quattro corsie nel tratto Grosseto-Siena (S.S. 223 di Paganico) dal km 30+040 al km 41+600 – Lotto 5, è stata realizzata una nuova galleria naturale che si sviluppa in affiancamento alla galleria Casal di Pari esistente.

Durante la realizzazione del nuovo fornice, la galleria esistente ha subito dei dissesti che hanno comportato la sospensione temporanea dell’esercizio e l’interruzione dei lavori sulla nuova.

Il progetto da realizzare prevede:

  • rimozione dell’intervento di messa in sicurezza provvisorio;
  • rimozione del rivestimento definitivo esistente;
  • fresatura dell’arco rovescio, ove presente, previa rimozione della pavimentazione stradale e del materiale di sottofondo;
  • realizzazione di tre piazzole di sosta.
Impianto di calcestruzzo
1. L’impianto di calcestruzzo

Al termine degli interventi sopra indicati è prevista la realizzazione di:

  • nuovo arco rovescio;
  • impermeabilizzazione con telo di PVC e protezione con geotessile;
  • opere di drenaggio della galleria e captazione delle acque di falda;
  • getto di calotta e piedritti;
  • pavimentazione in conglomerato bituminoso;
  • impianti;
  • segnaletica orizzontale e verticale.

Le autorizzazioni

Al fine di garantire un’adeguata fornitura nel rispetto dei parametri tecnici di qualità imposti dal capitolato speciale d’appalto, il Consorzio Stabile Infra.Tech. Scarl ha proceduto all’installazione di un impianto di calcestruzzo (Figura 1 sopra), per il quale sono stati richiesti e ottenuti:

  • autorizzazione AUA;
  • autorizzazione al prelievo di acqua dal canale presente nella zona;
  • certificato FPC.

Successivamente si è effettuata la qualifica delle miscele di calcestruzzo previste in appalto.

  • Sezione tipologica
    2A Sezione tipologica
    2A. Le sezioni tipologiche
  • Sezione tipologica
    2B Sezione tipologica
    2B. Le sezioni tipologiche
  • Sezione tipologica
    2C Sezione tipologica
    2C. Le sezioni tipologiche

Le lavorazioni

I nuovi rivestimenti in calcestruzzo armato ordinario sono stati suddivisi in tre tipologie di intervento (ciascuna caratterizzata da un differente spessore degli elementi e/o incidenza delle barre di armatura di rinforzo); per le tre nuove piazzole di sosta è stata adottata una specifica sezione per lo scavo in allargo e per i rivestimenti (Figure 2A, 2B e 2C sopra).

Le caratteristiche delle tipologie di intervento sono illustrate nelle immagini qui riportate: in funzione del tipo di intervento da realizzare sono previsti consolidamenti con barre super Swellex, barre Dywidag ed elementi in vetroresina. Il progetto prevede un’attività continua di monitoraggio ambientale, topografico e all’interno delle gallerie.

  • Barre Dywidag e barre Swellex
    3 Barre Dywidag e barre Swellex
    3. Particolare delle chiodature barre Dywidag e delle barre Swellex
  • Target per il monitoraggio topografico
    4 Target per il monitoraggio topografico
    4. L’ubicazione del target per il monitoraggio topografico
  • Deformometri a corda vibrante
    5 Deformometri a corda vibrante
    5. L’ubicazione dei deformometri a corda vibrante

Il monitoraggio ambientale si basa su una serie di controlli (acque di falda, rumore, vegetazione, atmosferici), i cui risultati sono inseriti e aggiornati su portale dedicato.

Il monitoraggio topografico avviene sia sulla galleria oggetto delle lavorazioni, che sulla galleria aperta al traffico in direzione Grosseto e che si snoda parallelamente a quella in appalto.

Il monitoraggio della galleria in lavorazione avviene attraverso:

  • letture di target appositamente installati effettuate con cadenza giornaliera e in caso anche più volte al giorno durante le lavorazioni (Figura 4);
  • installazione di apposite barrette estensimetriche che consentono di misurare gli stati deformativi del rivestimento durante le lavorazioni di demolizione; installazione di deformometri a corda vibrante annegati nel getto di calcestruzzo del nuovo arco rovescio e della calotta (Figura 5);
  • il monitoraggio della galleria in esercizio avviene attraverso letture effettuate in automatico di apposite mire mediante sette stazioni topografiche totali installate sulla parete della galleria (Figura 6).

  • Sezione di monitoraggio topografico
    6 Sezione di monitoraggio topografico
    6. L’ubicazione della sezione di monitoraggio topografico con la galleria in esercizio
  • Demolizione dell’arco rovescio
    7 Demolizione dell’arco rovescio
    7. La demolizione dell’arco rovescio esistente

Tutti i dati monitorati vengono caricati su apposito sistema informatico che in tempo reale avvisa di eventuali situazioni di criticità attraverso sistema di messaggistica.

Al termine dei lavori di consolidamento, nelle zone previste a progetto, si procede con la demolizione dell’arco rovescio esistente (Figura 7) e successiva realizzazione del nuovo – secondo lunghezze massime previste negli elaborati progettuali (Figura 9).

Successivamente si realizza la demolizione della calotta (Figura 8) esistente, secondo le indicazioni che vengono fornite dalla squadra di topografi sempre presente in cantiere.

  • Demolizione a calotta ultimata
    8 Demolizione a calotta ultimata
    8. La demolizione a calotta ultimata
  • Arco rovescio realizzato
    9 Arco rovescio realizzato
    9. L’arco rovescio realizzato

La qualità della demolizione e il rispetto delle indicazioni progettuali vengono supportate attraverso un rilievo laser scanner che fornisce una visione in 3D delle lavorazioni effettuate (Figura 10).

Al termine delle demolizioni e a seguito di verifica da parte della DL si procede con le opere di impermeabilizzazione con telo TNT e PVC (Figure 11A e 11B) e con la successiva posa in opera dell’armatura in acciaio (Figure 12A e 12B), che varia a seconda del tratto di tipologia di galleria da realizzare.

Terminata la posa e previa verifica delle lavorazioni da parte della DL si può procedere con il posizionamento del cassero di calotta e con il successivo getto di calcestruzzo (Figura 13).

  • Restituzione tridimensionale della demolizione
    10 Restituzione tridimensionale della demolizione
    10. La restituzione tridimensionale della demolizione a calotta realizzata
  • Impermeabilizzazione
    11A Impermeabilizzazione
    11A. L’impermeabilizzazione
  • Prove di tenuta
    11B Prove di tenuta
    11B. Le prove di tenuta

Le lavorazioni di finitura

Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione della nuova pavimentazione stradale (Figura 14 sotto).

Per la sovrastruttura si è adottata una pavimentazione semirigida con i seguenti strati:

  • fondazione in misto granulare stabilizzato con legante naturale – 50 cm;
  • strato di base in conglomerato bituminoso – 15 cm;
  • strato di collegamento (binder) in conglomerato bituminoso – 8 cm;
  • strato di usura in conglomerato bituminoso – 5 cm.

Per la sovrastruttura in galleria si è adottata una pavimentazione flessibile costituita dai seguenti strati:

  • frantumato di cava sp. min 20 cm;
  • fondazione in misto granulare stabilizzato con legante naturale – 30 cm;
  • strato di base in conglomerato bituminoso – 15 cm;
  • strato di collegamento (binder) in conglomerato bituminoso – 8 cm.
  • strato di usura in conglomerato bituminoso – 5 cm.

  • Impermeabilizzazione completata
    12A Impermeabilizzazione completata
    12A. L’impermeabilizzazione completata
  • Armatura
    12B Armatura
    12B. L'armatura
  • Getto della calotta
    13 Getto della calotta
    13. Il getto della calotta

Le lavorazioni complementari

A completamento dell’appalto sono previsti gli impianti tecnologici e la segnaletica stradale orizzontale e verticale.

Tutti gli impianti tecnologici dovranno essere interfacciati con il sistema RMT di ANAS secondo quanto previsto dai capitolati tecnico-informatico.

Allo scopo di consentire una buona leggibilità del tracciato, in tutte le condizioni climatiche e di visibilità e garantire informazioni utili per l’attività di guida, è stata prevista una segnaletica stradale orizzontale e verticale conforme alle prescrizioni contenute nel nuovo Codice della Strada.

Per la segnaletica orizzontale è previsto l’utilizzo di più tipologie di materiale:

  • prodotti applicabili a freddo: monocomponente (pitture) e bicomponente;
  • prodotti applicabili a caldo (termoplastici): termospruzzati; termocolati;
  • prodotti preformati.
Pacchetto stradale
14. Il pacchetto stradale 1 e 2 nella demolizione dei conglomerati esistenti e il rifacimento mediante messa in quota della fondazione (scala 1:20)

Per la segnaletica verticale si possono utilizzare tre diverse tipologie di pellicole:

  • pellicole a microsfere di classe 1;
  • pellicole a microsfere di classe 2;
  • pellicole microprismatiche.

Dati tecnici

  • Stazione Appaltante: Struttura Territoriale Toscana di ANAS SpA
  • RTI di Progettazione: Sintagma (Mandataria) e Geotechnical Design Group e Icaria Società di Ingegneria (Mandante)
  • Commissione di Collaudo: Ing. Paolo Testaguzza (Presidente) e Ing. Vincenzo Cantone (Membro)
  • RUP: Ing. Francesco Pisani
  • Direzione dei Lavori: Ing. Stefano Sestini
  • Direttore operativo: Ing. Andrea Fontani
  • Assistente RUP e Geologia: Geol. Dott. Simone Santoro
  • Ispettori di cantiere: Geom. Gaetano Lucisano e Geom. Maurizio Del Vecchio
  • Responsabile Sicurezza in fase di esecuzione: Geom. Maurizio Guiso
  • Direzione di Cantiere: Geom. Mauro Giannotti
  • Esecutori dei Lavori: Consorzio Stabile Infra.Tech. Scarl
  • Procuratore del Consorzio Stabile Infra.Tech. Scarl: Ing. Rosario Faranda
  • Consorziata Esecutrice: Effebi Soc. Coop.
  • Importo dei lavori: 25.647.533.40 Euro comprensivi di 1.887.288.86 Euro per oneri di sicurezza

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