L’intervento “S.P. 1 Lavori di adeguamento nel tratto compreso tra Pezzoneghe (Case Fagherazzi) e Visomelle – Passante del Col Cavalier” è inserito nel Piano Triennale per la Viabilità della Regione Veneto 2009-2011 per un importo complessivo di 63 milioni di Euro.
Veneto Strade SpA, Società a prevalente capitale pubblico, Gestore tra l’altro della S.P. 1 e soggetto attuatore del Piano Triennale, ha in carico sviluppo e realizzazione dell’intervento.
Le principali caratteristiche del tracciato
Nel suo sviluppo complessivo di circa 4,20 km, l’intervento si compone di due parti ben distinte: una prima, compresa tra le pk 4+800 (località Case Fagherazzi) e 6+600 (innesto Ponte Dolomiti), di sostanziale adeguamento in sede del tracciato esistente; una seconda, a seguire e sino al reinnesto sulla S.P. 1 alla pk 9+600 (località Visomelle), costituita da un tracciato fuori sede composto dalla galleria Col Cavalier della lunghezza complessiva di circa 1.847 m e da un tratto esterno di collegamento alla viabilità esistente.
La piattaforma stradale resa è di tipo C1 (larghezza complessiva 10,50 m costituita da due corsie da 3,75 m e due banchine da 1,50 m).
Lungo il tracciato sono previste quattro piazzole per ogni senso di marcia, delle quali due in galleria.
Nel tratto in cui si è effettuato l’adeguamento in sede del tracciato esistente è stato realizzato, in parte sfruttando i relitti stradali e in parte di nuova formazione, un percorso ciclopedonale della larghezza di piattaforma di 2,50 m e sviluppo complessivo di 1,9 km che, in corrispondenza della rotatoria di testata, si interconnette con la viabilità interna della città di Belluno.
Le problematiche principali dell’intervento
Le principali criticità evidenziate in sede progettuale erano di due tipologie:
- la situazione geologica principalmente per lo scavo della galleria, ma si evidenziavano elementi di attenzione anche nel tratto in esterno interessato dall’adeguamento in sede;
- le interferenze con la circolazione con necessità di minimizzare, in corso d’opera, l’impatto che i lavori potevano determinare sui flussi di traffico della S.P. 1.
Da un punto di vista geologico, tutta l’area di intervento è caratterizzata dalla presenza della formazione Flysch di Belluno sovrastata da strati di potenza variabile, comunque non superiori complessivamente a 2-3 m, di depositi eluvio-colluviali e glaciali. I flysch sono complessi sedimentari costituiti tipicamente da alternanze cicliche di livelli di arenaria, di argilla o marna, di calcare pelagico stabili in ambiente confinato e in assenza d’acqua.
La presenza nell’area dell’intervento e in quelle contigue di fenomeni franosi anche di una certa estensione confermava le potenziali criticità attese che, pur con l’adozione di specifiche opere provvisionali e di un preciso programma temporale nell’esecuzione degli scavi in esterno, si sono in parte verificate.
Infatti in alcune criticità dei muri di sostegno si è resa necessaria l’introduzione di opere speciali specifiche (micropali e tiranti) per contrastare fenomeni di instabilità innescati da condizioni meteorologiche avverse.
Mentre tutto il tratto interessato dalla realizzazione della galleria e dal collegamento verso la rotatoria di Visomelle poteva godere di un’assoluta mancanza di interferenza diretta con la viabilità esistente, i lavori di esecuzione di questa rotatoria e di tutto il tratto tra Case Fagherazzi e la rotatoria di Ponte Dolomiti, questa compresa, sono necessariamente stati condotti con l’obiettivo di ridurre il più possibile i disagi sulla circolazione lungo la S.P. 1.
Al fine di raggiungere questo obiettivo i lavori nei tratti critici sono stati eseguiti cercando di soddisfare due criteri principali:
- favorire il più possibile temporalmente la realizzazione ex novo (o il riadattamento dei relitti esistenti) del percorso ciclopedonale rispetto a quella delle parti in adeguamento della sezione stradale principale;
- individuare, per le lavorazioni per le quali risultava necessariamente impossibile l’esecuzione in presenza di traffico, periodi temporali nei quali l’interdizione totale alla circolazione potesse risultare meno significativa in relazione alle esigenze economiche e sociali delle comunità locali.
Per rispondere a questo criterio, I lavori a strada chiusa si sono quindi concentrati nei periodi individuati con turni di lavoro continuativi sulle 24 ore e adeguata informazione all’utenza, sia attraverso i Mass Media sia attraverso adeguata segnaletica (anche mediante PMV carrellati), nei giorni precedenti.
La gestione tecnica del progetto e dei lavori
Il Responsabile Unico del Procedimento è l’Ing. Alessandro Romanini di Veneto Strade SpA.
Per l’attuazione dell’intervento si è adottata la tipologia dell’appalto integrato, con affidamento al soggetto affidatario della progettazione esecutiva e della realizzazione dei lavori. I lavori sono stati assegnati all’ATI Oberosler Cav. Piero SpA di San Lorenzo al Sebato (BZ) (Capogruppo), Sacaim SpA di Venezia e Deon SpA di Belluno. Successivamente, a seguito di problemi imprenditoriali da parte di Sacaim, l’ATI ha raggiunto la definitiva configurazione Oberosler-Deon. Progettista incaricato del livello esecutivo dall’ATI è l’R.T.I. SO.TEC. – Geodes di Torino; parte della progettazione costruttiva di dettaglio è stata invece eseguita dallo Studio Geoingegneria di Trento.
La gestione temporale dei lavori
Per tener conto delle problematiche di interferenza con la circolazione, i lavori sono stati consegnati attraverso una serie di consegne parziali culminate in data 13 Giugno 2011 con la consegna definitiva dei lavori stessi. I lavori effettivi di scavo della galleria hanno avuto inizio il 6 Aprile 2011 e sono terminati il 31 Luglio 2012; la galleria naturale è stata pertanto scavata in 483 giorni.