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Il passante del Col Cavalier a Belluno – Prima parte

L'intervento "S.P. 1 Lavori di adeguamento nel tratto compreso tra Pezzoneghe (Case Fagherazzi) e Visomelle - Passante Del Col Cavalier" è inserito nel Piano triennale per la viabilità della Regione Veneto 2009-2011 per un importo complessivo di 63 milioni di Euro

Il passante del Col Cavalier a Belluno - Prima parte

In data 29 Aprile 2014 sono stati completati i rivestimenti interni della galleria (ed era stata interamente realizzata anche la parte in artificiale).

Attualmente, per la parte in galleria è in fase di completamento la parte impiantistica ed alcune opere di finitura con previsione di termine dei lavori ed inizio delle prove funzionali nella prima settimana di Aprile 2015. Per le parti esterne sono invece ancora da realizzare una parte dei tappeti d’usura e della segnaletica orizzontale definitiva, opere di sistemazione finale delle scarpate e un intervento puntuale di consolidamento del piede del rilevato stradale interessato da un fenomeno di instabilità, causato presumibilmente da una circolazione idrica sotterranea non evidenziata in corso d’opera.

Il tratto Case Fagherazzi: la rotatoria Ponte Dolomiti

Il tratto, della lunghezza complessiva di circa 1.800 m, era caratterizzato da una piattaforma stradale della larghezza media di 6 m, assenza di banchine laterali e da andamento planimetrico che in alcuni punti presentava raggi di visibilità insufficienti. 

È stata pertanto risezionata la piattaforma stradale, portandola a una tipologia C1, ed è stato realizzato l’adeguamento planimetrico del tracciato con modeste rettifiche. Particolare attenzione è stata riservata allo studio ed alla definizione di una sottostruttura stradale in grado di assorbire le sollecitazioni, evitando differenze di comportamento deformativo tra la parte esistente e quella di nuova formazione e per garantire, su alcune aree nelle quali si erano manifestate problematiche, in passato, portanza adeguata a quella prevista progettualmente.

Gli spostamenti di tracciato e/o allargamenti sono stati previsti in parte a valle ed in parte a monte. Per la realizzazione del corpo stradale verso valle sono stati in generale eseguiti riporti e scarpate a verde, ad eccezione di due tratti per i quali sono state previste opere di sostegno in terra rinforzata.

A monte si sono invece previsti sbancamenti e ripristini in parte a verde e in parte con muri di controripa in calcestruzzo armato con finitura a matrice con trattamento superficiale e colore dell’impasto utilizzati normalmente da Veneto Strade negli interventi stradali in zona, al fine di meglio adattarsi all’ambiente circostante.

In corrispondenza di alcuni muri, a causa dell’attivazione di fenomeni di instabilità connessi principalmente ad eventi meteorologici particolarmente avversi nel corso dei lavori, si è resa necessaria la realizzazione di opere speciali (micropali o tiranti). Al fine di un complessivo miglioramento della sicurezza della circolazione sono inoltre state effettuati lavori di riorganizzazione degli accessi veicolari esistenti lungo il tratto.

In questo tratto era anche previsto l’ampliamento asimmetrico, lato valle, del Ponte delle Streghe per fare posto alla maggior larghezza della sede stradale e alla pista ciclopedonale. Il ponte originario è costituito da un arco a tutto sesto in muratura su una luce di 2,90 m in corrispondenza dell’attraversamento di un modesto corso d’acqua; la piattaforma risultava avere una larghezza utile prossima ai 7 m. L’intervento attuato ha garantito il mantenimento della vecchia struttura e l’allargamento, esclusivamente verso valle, della sede stradale comprensiva della pista ciclopedonale con una struttura indipendente che lascia leggibile, guardando l’infrastruttura da valle, l’arco del vecchio manufatto. Sono state previste due tipologie di intervento: adeguamento statico e miglioramento sismico per il ponte esistente e la realizzazione di una struttura a cavalletto in acciaio Corten per l’ampliamento.

Poco più a monte del ponte è stato inoltre realizzato un manufatto per gli attraversamenti faunistici in quanto, in sede progettuale, era stato statisticamente rilevato in zona, in un periodo corrispondente all’incirca agli ultimi dieci anni, un significativo numero di investimenti di specie di taglia medio-piccola (in particolare volpi, tassi, caprioli).

Il tratto rotatoria Ponte Dolomiti: la rotatoria Visomelle

Il tracciato si sviluppa quasi interamente in galleria; infatti la tratta in questione, che va dalla rotatoria Ponte Dolomiti a quella sulla S.P. 1 in località Visomelle, ha una lunghezza complessiva di 2.360 m di cui circa 1.847 m in galleria.

La galleria è composta da un tratto centrale, della lunghezza di 1.616 m, in naturale e da due tratti in artificiale, rispettivamente 19,72 m lato Belluno e 211,20 m lato Visomelle.

La piattaforma stradale in galleria, tipica della categoria C1, è delimitata da due profili redirettivi a tergo dei quali è previsto il passaggio dei cavidotti per gli impianti; la sezione stradale si allarga ambo i lati ogni 600 m per fare posto alle piazzole di sosta, sfalsate planimetricamente e lunghe 45 m come previsto dalla Normativa vigente. Lungo tutta la galleria naturale è presente in calotta un cunicolo di emergenza, realizzato in calcestruzzo armato prefabbricato, con dimensioni sufficienti a costituire una via di fuga interna per facilitare l’esodo delle persone in caso di criticità (incidenti, incendio, ecc.) e la sicurezza di alcune operazioni manutentive in galleria; la Via d’Esodo Sospesa (VES) è stata ideata e brevettata dalla Prometeoengineering.it Srl di Roma.

Il cunicolo è collegato a tutte le piazzole interne alla galleria attraverso dei gruppi scale; l’uscita all’esterno avviene sul lato Nord direttamente sul portale mentre sull’altro lato, all’interfaccia tra galleria naturale e artificiale, la via d’esodo è collegata a un cunicolo interrato laterale con sbocco in prossimità del portale Sud. Dal portale della galleria lato Visomelle è stato realizzato, quasi interamente in trincea, il tratto di collegamento alla rotatoria di Visomelle. La rotatoria in questione è costituita da tre rami.

Nell’isola centrale della rotatoria è stato realizzato un bacino di laminazione per le acque di dilavamento della piattaforma stradale, nel rispetto del “Principio dell’invarianza idraulica” definito nell’allegato “A” della D.G.R. 2948/2009.