La rimozione è un’operazione tecnico-ingegneristica unica nel suo genere ed estremamente complessa, il più grande progetto di recupero navale della storia per il quale sono state impiegate le migliori competenze a livello internazionale, tecnologie d’avanguardia e risorse finanziarie senza precedenti.
Il progetto è stato studiato seguendo chiare priorità: il rispetto dell’ambiente, la sicurezza del luogo di lavoro e la salvaguardia della vita socio-economica dell’Isola del Giglio. Sono circa 500 le persone che lavorano 24 ore su 24, sette giorni su sette, seguendo turnazioni prestabilite. Il relitto della Concordia è stato riportato in posizione verticale, cosiddetto parbuckling, il 17 Settembre scorso.
Le fasi del raddrizzamento
Alle ore 9.00 del 16 Settembre, il Consorzio Titan Micoperi ha annunciato l’avvio delle operazioni di parbuckling, la fase di raddrizzamento della nave. Il Senior Salvage Master, Nick Sloane, ha dato l’ordine di attivare i comandi dalla control room posizionata sulla chiatta Polluce nelle immediate vicinanze della prua della Concordia.
Alle ore 12.15, il Consorzio Titan Micoperi ha comunicato l’evidenza di un movimento di rotazione uniforme dello scafo. È stata applicata una forza di tiro pari a circa 6.000 t e si è registrata una rotazione di circa 3°. Da questo momento in poi ci si è aspettato che la rotazione potesse proseguire con l’applicazione di forze gradualmente decrescenti.
Alle ore 16.20, la fiancata del relitto si è staccata completamente dalle rocce, applicando un carico massimo di 6.000 t (in linea con le previsioni), grazie alla forza indotta dal tiro dei cavi messi in tensione dai martinetti idraulici. Il relitto è ruotato di 10° e di altrettanti per raggiungere il punto, individuato a circa 20° rispetto alla posizione iniziale, in cui le valvole degli 11 cassoni sul lato sinistro raggiungeranno il livello del mare.
A mezzanotte il relitto ha ruotato di circa 25° rispetto alla posizione iniziale. È stato quindi superato il punto oltre il quale la nave ha beneficiato del suo peso e del peso dell’acqua introdotta nei cassoni per completare la rotazione.
Le operazioni di parbuckling sono terminate con successo.
La mattina del 17 Settembre alle ore 4.00 il relitto ha raggiunto la posizione verticale, appoggiandosi in sicurezza sul falso fondale appositamente creato, a circa 30 m di profondità.
Garantire la stabilità nei prossimi mesi
Terminata la fase di rotazione, i Tecnici hanno effettuato le valutazioni tecniche sulla fiancata di dritta ora emersa, poiché si dovrà procedere agli interventi di ripristino sulla fiancata. Si procederà poi alla sistemazione dei quattro cassoni mancanti sulla fiancata sinistra per arrivare al totale di 15 e di 15 cassoni sul lato di dritta per arrivare al totale di 30 necessari per la fase di rigalleggiamento.
Contemporaneamente, si sta procedendo alla messa in sicurezza del relitto per l’inverno.
Tre le tipologie d’intervento previste: un sistema di ritenuta aggiuntivo per evitare movimenti della prua del relitto, l’installazione di sacchi di cemento removibili collocati tra il relitto e le rocce dal lato terra, l’installazione di strutture tubolari che connetteranno le piattaforme subacquee al relitto stesso dal lato mare.
Infine, anche le attività di monitoraggio ambientale proseguono costantemente con risultati che confermano la qualità delle acque del Giglio.
Il progetto
Il 21 Aprile 2012, la Costa Crociere e la struttura del Commissario Delegato per l’emergenza per il naufragio della Concordia hanno annunciato che la gara d’appalto per la rimozione è stata vinta dalla Titan Salvage in collaborazione con la italiana Micoperi. La Titan Salvage è una Società statunitense, appartenente al Gruppo Crowley Group, leader mondiale nel settore del recupero di relitti, mentre Micoperi è una Società italiana specializzata che vanta una lunga esperienza nella costruzione e ingegneria subacquea.