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Al via i lavori della nuova Diga Foranea di Genova

Con 6.200 m di lunghezza e 50 di profondità, un’opera ingegneristica che consentirà l’ingresso in porto delle più grandi navi commerciali e da crociera, permettendo a Genova di fare concorrenza ai più importanti scali europei

Con la posa della prima pietra il 4 Maggio scorso, è iniziata la realizzazione della nuova Diga Foranea di Genova, chiamata a rafforzare il Capoluogo ligure nel suo ruolo di hub strategico del Mediterraneo.

Unica nel suo genere dal punto di vista ingegneristico, con 6.200 m di lunghezza complessiva e un basamento poggiato su fondali fino a 50 m di profondità, la diga costituisce il più grande intervento mai eseguito per il potenziamento della portualità italiana.

La sua realizzazione è stata affidata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale al Consorzio PerGenova Breakwater, guidato da Webuild in collaborazione con Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit e Sidra.

I lavori proseguono regolarmente, nonostante il ricorso al TAR dell’altro raggruppamento che ha partecipato alla gara, con il contratto stipulato con Pergenova BW, essendo il progetto co-finanziato da fondi PNRR.

“La nuova Diga Foranea di Genova è il sogno di un Paese che pensa al futuro, ai nostri figli, a come essere competitivo nel mondo e a come realizzare velocemente infrastrutture che ci sono necessarie. È evidente che abbiamo davanti una sfida importante, per condizioni e difficoltà tecniche, ma vorremmo che ci fosse nel Paese quell’afflato che ha accompagnato la ricostruzione degli anni Cinquanta-Sessanta.

Quest’opera non è la sfida di Webuild o del Governo ma di tutto il Paese che deve riuscire ad avere opere innovative e strategiche” – ha dichiarato Pietro Salini, Amministratore Delegato di Webuild, in occasione della cerimonia di avvio dei lavori. 

Taglio del nastro Genova
1. Il taglio del nastro durante la cerimonia di avvio dei lavori il 4 Maggio scorso

In grado di accogliere i giganti del mare

Due le fasi di realizzazione dell’opera. Nella prima, che terminerà nel 2026, sarà creato il nuovo ingresso da levante, largo oltre 300 m, e sarà esteso lo spazio di manovra per le navi.

Nella seconda, che verrà conclusa nel 2030, sarà completato l’ampliamento del canale di Sampierdarena, aumentando così l’operatività e la competitività di tutti i terminal dello storico bacino commerciale.

A lavori ultimati, come detto, la nuova Diga Foranea avrà uno sviluppo complessivo di 6.200 m, con la costruzione di 4.125 m previsti nella prima fase, e poggerà su fondali profondi fino a 50 m. Per questo verrà realizzato un basamento con l’utilizzo di circa 7 milioni di t di materiale roccioso, su cui verrà posizionata una struttura composta da quasi 100 cassoni cellulari prefabbricati di calcestruzzo armato larghi fino a 30, lunghi 67 e alti fino a 33,7 m.

L’opera sarà costruita fino a circa 750 m al largo della diga esistente e, grazie all’ampliamento del canale di Sampierdarena, consentirà l’ingresso in porto delle più grandi navi portacontainer, lunghe circa 400 m e larghe 60 m, e delle navi da crociera “World Class”. Lo spazio che verrà a crearsi consentirà inoltre di separare i flussi di transito con approdo differenziato, dividendo ad esempio il traffico mercantile da quello crocieristico, aumentando la sicurezza delle operazioni marittime. 

Infografica Diga Foranea di Genova
2. L’infografica della nuova Diga Foranea di Genova

La nuova Diga Foranea: un’opera innovativa e sostenibile

La nuova Diga Foranea si distingue per le tecnologie innovative impiegate per la sua realizzazione e per la sostenibilità, garantita da sistemi volti a massimizzare l’economia circolare. La soluzione che prevede la prefabbricazione di cassoni cellulari, di dimensioni mai costruite finora in Italia, avverrà mediante l’adozione di piattaforme semisommergibili e impianti di prefabbricazione galleggianti specificatamente progettati per l’uopo.

Saranno garantiti il recupero, il riutilizzo e la trasformazione degli inerti: i cassoni prefabbricati, inizialmente vuoti, saranno resi impermeabili mediante una miscela di calcestruzzo studiata ad hoc, trasportati via mare in galleggiamento nella posizione di progetto e affondati. Saranno quindi riempiti con materiali inerti di riciclo, come quelli derivanti dalla demolizione delle opere in calcestruzzo della vecchia diga o provenienti dai dragaggi portuali o anche materiali di risulta da futuri interventi infrastrutturali.

Un sistema di sensori di monitoraggio permetterà di controllare gli assestamenti dell’infrastruttura in tempo reale durante la sua costruzione e anche dopo il suo completamento. 

  • Render diga foranea Genova
    3A Render diga foranea Genova
    3A. Render della nuova opera
  • Render diga foranea Genova
    3B Render diga foranea Genova
    3B. Render della nuova opera

Mille persone per costruirla

Le prime attività di stesa della ghiaia per il consolidamento dei fondali sono proseguite per tutto il mese di Maggio con il versamento sui fondali di circa 2.000 t di ghiaia al giorno. In totale ne serviranno circa 2,9 milioni per poter eseguire le colonne in ghiaia e così realizzare il consolidamento dei fondali. Al di sopra verrà realizzato lo scanno di imbasamento in tout-venant per poter posizionare i 100 cassoni in calcestruzzo armato.

La ghiaia è trasportata e posata da una nave da 3.600 t di portata, con un ciclo di andata e ritorno da Piombino ogni 36 ore e, in aggiunta, una nave più piccola, da 400 t, con due viaggi al giorno da Genova. L’attività di stesa della ghiaia continuerà senza interrompersi fino alla fine del prossimo anno, prevedendo l’impiego anche di navi da 40.000 t.

In parallelo, è cominciata nel mese di Giugno l’esecuzione del consolidamento: 70.000 colonne in ghiaia realizzate grazie all’utilizzo di quattro pontoni, piattaforme galleggianti di circa 1.000 m2, su cui sono installate due gru per ciascuno attrezzate con aghi vibranti che penetrano nel terreno da consolidare. Questa fase di lavorazione si protrarrà per quasi un anno e mezzo.

A livello occupazionale si stimano circa 1.000 persone impegnate, tra diretti e terzi, per la costruzione dell’intera infrastruttura con il coinvolgimento di numerose Imprese del territorio.

Prima “pietra” diga foranea
4. La posa della prima “pietra” della nuova diga

I vantaggi di un sistema logistico perfettamente integrato

Si stima che la nuova diga assicurerà una crescita progressiva annua dei traffici commerciali tra il 22% e il 30% dal 2027 al 2030, anno in cui sarà ultimata anche la fase 2.

L’Autorità di Sistema Portuale calcola il beneficio economico in circa 4,2 miliardi di Euro, grazie ai maggiori introiti da traffico container, diritti e tasse portuali. Genova, grazie alla sua posizione geografica ottimale nel Mediterraneo, è infatti molto più vicina ai grandi porti asiatici rispetto a quelli del Nord Europa.

Prendendo come riferimento uno dei principali porti nordeuropei, ad esempio, il tempo medio di viaggio da Shanghai a Genova è di 24 giorni, contro i 29 di Rotterdam; quello da Yokohama a Genova è di 26 giorni contro 31; quello da Singapore a Genova è di 18 giorni contro i 23 di Rotterdam.

Una distanza inferiore di circa 1.000 miglia nautiche che – una volta pronta la nuova infrastruttura – potrà diventare un formidabile vantaggio competitivo per la città e il suo territorio. Non è tutto: la forza dell’offerta commerciale del porto di Genova è assicurata anche dalle grandi infrastrutture a supporto.

Dopo aver realizzato in tempi record il ponte Genova San Giorgio, il Gruppo Webuild è oggi impegnato nella costruzione del Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova, la linea ferroviaria ad alta velocità/alta capacità che proprio dal porto permetterà alle merci e alle persone di viaggiare in tutta Europa.

Anche quest’opera rientra infatti nel corridoio Reno-Alpi delle reti TEN-T europee, che da Genova arriva fino a Rotterdam toccando le principali aree produttive in Europa.

Genova e il suo porto
5. Una veduta dall’alto di Genova e del porto

Le tre opere avranno un effetto moltiplicatore sull’impatto economico generato dalla realizzazione della nuova diga sul territorio: contribuiranno insieme a dar vita a un maxi-polo logistico e più in generale infrastrutturale, capace di avvicinare Genova all’Europa.

Il porto di Genova ha infatti un posizionamento favorevole anche sul fronte terrestre. La distanza via terra tra il Capoluogo ligure e le grandi città continentali come Zurigo, Stoccarda e Parigi è infatti inferiore rispetto a quella tra le stesse città e altri grandi porti del Mediterraneo come Valencia, Barcellona e Marsiglia.

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