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La revisione dinamica dei prezzi da inserire nel Nuovo Codice appalti

Per snellire la burocrazia il ministro Salvini durante un incontro all’osservatorio Cna annuncia novità sulle cause di esclusione dalle gare.

Una revisione prezzi dinamica in grado di seguire con più puntualità le possibili oscillazioni del mercato dei materiali per l’applicazione delle cause di esclusione delle gare in caso di illeciti professionali.

Sono le novità su cui sta lavorando il Ministero delle Infrastrutture per rendere più aderente il testo della bozza del Codice degli appalti alle sollecitazioni che arrivano dagli operatori del mondo delle imprese che il ministro Salvini sta incontrando in questi giorni. Due nuove direzioni di lavoro sul testo che ora è all’esame delle Camere è arrivato alla presentazione dell’osservatorio sulla burocrazia della Cna, dedicata particolarmente al mondo degli appalti pubblici, perché è concentrato verso i contratti di grandi dimensioni, che escludono le piccole imprese.

Il Cna ha rilevato che solo una fetta marginale della ricchissima torta degli appalti è contendibile dalle piccole imprese, visto che due terzi del valore viene da bandi oltre cinque milioni. Dunque le micro-imprese, che rappresentano circa il 96% delle aziende italiane, hanno accesso a solo il 17% del valore del mercato dei bandi, riuscendo ad aggiudicarsene soltanto il 5%.

Salvini ha chiesto maggiore attenzione alle piccole imprese annunciando di voler proporre «al gruppo della Lega un emendamento» per l’introduzione di una quota di appalti riservata alle micro-aziende. Un’idea su cui in Italia si ragiona da anni senza mai partorire un risultato concreto, ma che secondo Cna è in campo con successo sia in Francia che negli Stati Uniti.

Salvini ha detto che sta lavorando insieme ad Anci e Ance per l’introduzione di una revisione prezzi dinamica e dunque in grado di aggiornarsi rapidamente all’andamento del costo dei materiali.