Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Forte rallentamento nelle gare d’appalto delle stazioni appaltanti in luglio e agosto

I dati Anac rilevano un forte rallentamento nelle gare delle stazioni appaltanti: -41% e -87% per il valore dei lavori.

Luglio e agosto 2023 con il segno meno. Pesa l’adattamento alle nuove norme del Codice Appalti che rallenta le attività delle stazioni appaltanti nella gestione di gare e affidamenti anche legate al Pnrr. I dati rilevati dall’Anac confermano una contrazione nel mercato degli appalti.

«In parte è fisiologico che l’entrata in vigore di nuove regole comporti un rallentamento per la necessità di adattarsi alle novità dei testi – dice il presidente dell’Anticorruzione Giuseppe Busia -. Dobbiamo, tuttavia, stare molto attenti, e lavorare a fianco delle stazioni appaltanti per aiutarle e supportarle, come Anac sta facendo con molto impegno».

Con l’effetto del Pnrr comunque un andamento positivo: nei primi 8 mesi del 2023 sono state bandite oltre 166.000 gare per un valore di quasi 201 miliardi di euro, di cui 40 provenienti da fonti Pnrr-Pnc. Secondo Anac comunque l’8% e il 14% in più rispettivamente per valore e per numero delle gare bandite nei primi 8 mesi del 2022.

Nel mese di luglio dopo un giugno da record prima dell’entrata in vigore delle nuove regole i numeri erano molto alti: +121% e +254% per numero e valore dei bandi per le forniture (rispettivamente 14.713 gare per 26,5 miliardi), +124% e 118% per numero e valore dei lavori (11.158 bandi per 20,6 miliardi), +77% e +379% per numero e valore dei servizi (13.495 bandi per più di 22,2 miliardi).

Con il nuovo Codice degli appalti: potranno appaltare opere pubbliche d’importo superiore ai 500.000 euro e acquistare beni e servizi sopra i 140.000 euro solo gli Enti e le amministrazioni che saranno qualificati per farlo. Le stazioni appaltanti che non si sono iscritte alla qualificazione non potranno ottenere il rilascio del Cig e cioè il Codice identificativo di gara.

«Per far funzionare una macchina complessa come quella degli appalti e dell’acquisto di servizi e forniture, occorre che il compratore pubblico sia qualificato. Per comprare bene, servono competenze», spiega il presidente di Anac Busia. «Non tutti sono in grado di farlo. Gare complesse non possono essere fatte da piccole stazioni appaltanti senza qualificazione. Altrimenti finiamo per buttar via i soldi».

Il rallentamento è certamente dettato dall’ingresso in campo del nuovo Codice ma secondo Anac non si è investito sufficientemente nel far crescere le stazioni appaltanti, per esempio facendo ricorso a un piano assunzioni di personale formato.

Condividi, , Google Plus, LinkedIn,