Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Transizione ecologica: un biologo di comunità la nuova figura professionale

Il biologo di comunità, un professionista multidisciplinare “che, per Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine nazionale dei biologi, se opportunamente coinvolto, potrà “assumere ruoli innovativi nella PA operando nei programmi di protezione, manutenzione e gestione del territorio; tutela e valorizzazione ambientale; igiene e profilassi pubblica; protezione della flora e della fauna; controllo delle acque, delle emissioni atmosferiche e sonore, fino alla gestione del ciclo dei rifiuti”.

Secondo il rappresentante dei Biologi italiani sono azioni fondamentali: “per dare coerenza alle strategie per la cosiddetta ‘rivoluzione verde’ ed accelerare il percorso della transizione ecologica attraverso un supporto operativo alle misure del Pnrr”.

“Gli enti locali dovranno investire sui biologi di comunità il cui impiego nella PA non solo consentirebbe l’adozione di più efficaci strumenti di protezione e valorizzazione della biodiversità, ma agevolerebbe anche l’accesso alle risorse economiche messe a disposizione dall’Unione europea e dai governi in tema di sviluppo sostenibile”.