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Progetto Argo: Autostrade. Fincantieri e Ibm per controllo hi-tech delle infrastrutture

Photo credit: www.roberto-tomasi.it

Il progetto Argo è sviluppato da Aspi Tech per controllare lo stato delle opere e programmare la manutenzione.

Aspi Tech del Gruppo Autostrade per l’Italia ha sviluppato il progetto Argo con Ibm e Fincantieri per l’ispezione e monitoraggio delle opere d’arte presenti sui 3.000 chilometri di rete autostradale in gestione, attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale.

Si potrà creare un data base di ogni opera, ponti, viadotti, gallerie, per conoscerne la storia e l’evoluzione nel tempo. Inoltre Argo sarà utile per programmare in anticipo la manutenzione necessaria a mantenere in sicurezza le singole infrastrutture. Il progetto è stato presentato in un evento online dagli amministratori delegati di Aspi, Roberto Tomasi, Fincantieri, Giuseppe Bono e Ibm, Enrico Cereda.

Il sistema, che utilizzerà anche droni per le ispezioni, inizierà a essere impiegato sulla rete di Autostrade per l’Italia dal 2021, sarà promosso anche sul mercato internazionale.

L’amministratore delegato di Aspi, Roberto Tomasi, ha affermato che a partire da lunedì 30 novembre, le infrastrutture di Autostrade per l’Italia saranno monitorate e gestite con sistemi e piattaforme digitali innovative e basate sull’intelligenza artificiale. La prima applicazione del progetto Argo avverrà nelle prossime ore sulle 430 opere delle due direzioni di tronco autostradali di Cassino e Bari.

Queste soluzioni durante il 2021, prosegue Tomasi, saranno estese ai processi di manutenzione di ponti e cavalcavia e a tutte le gallerie della rete autostradale dove, con le tecnologie digitali, sarà possibile effettuare il monitoraggio strumentale innovativo, attraverso sensori IoT specifici di Fincantieri NexTech e soluzioni tecnologiche tra le più avanzate su 4.500 opere monitorate da Argo.

L’Amministratore Delegato di aspi ha concluso affermando che Aspi già da un anno cambiato i sistemi di sorveglianza della rete, che ora vengono svolti esclusivamente da società esterne specializzate di livello internazionale, come ad esempio la multinazionale francese Bureau Veritas per ponti e viadotti o il gruppo svizzero Lombardi per le gallerie.

Dalla fine del 2019, Aspi ha completamente cambiato i sistemi di sorveglianza della rete, che ora vengono svolti esclusivamente da società esterne specializzate di livello internazionale, come ad esempio la multinazionale francese Bureau Veritas per ponti e viadotti o il gruppo svizzero Lombardi per le gallerie.

Spiega Tomasi: «A partire da oggi, i loro ispettori saranno affiancati da archivi digitali, sistemi di intelligenza artificiale per consentire la predittività dei difetti riscontrati, ispezioni tramite droni, riproduzioni in modelli 3D delle infrastrutture».

«Su queste basi abbiamo definito il piano industriale di Aspi – contenuto nel Piano Economico e finanziario inviato al governo e che dovrebbe essere approvato al più presto con investimenti per14,5 miliardi in 10 anni e altri 7 miliardi di spesa per manutenzione.