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Digitale, istruzione, mobilità sostenibile. Le linee guida del governo per usare il Recovery Fund europeo

Photo credit: Reuters

(come riportato da Roberto Petrini su La Repubblica)

Nella bozza delle “Linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza” che sarà presentata oggi vengono indicate sei missioni: ci sono anche rivoluzione verde, equità e salute. L’obiettivo è raddoppiare il ritmo di crescita e avere dieci punti in più di tasso di occupazione

Trenta pagine, 28 slide, 6 missioni. La bozza delle “Linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza” che sarà presentata oggi svela e definisce gli obiettivi che il governo intende raggiungere con i 209 miliardi del Next Generation Eu. Ne uscirà un’Italia diversa e più moderna con un raddoppio del tasso di crescita e 10 punti in più del tasso di occupazione.

Quelli che vengono definiti i “cluster” di intervento sono: digitalizzazione e innovazione; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per la mobilità; istruzione e formazione; equità, inclusione sociale e territoriale; salute.

Il documento indica proposte concrete per ciascuno dei settori scelti.

Digitalizzazione e innovazione. In Italia solo il 76 per cento della popolazione adulta ha usato internet negli ultimi tre mesi contro l’87 per cento in Europa. L’obiettivo è digitalizzare: le Linee guida prevedono l’informatizzazione della pubblica amministrazione; il completamento della rete nazionale in fibra ottica e interventi per lo sviluppo delle reti 5G.

Rivoluzione verde e transizione ecologica. L’analisi testimonia la necessità di un intervento immediato. “L’inquinamento dei centri urbani resta elevato e il 3,3 per cento della popolazione vive in aree dove gli standard europei di tossicità dell’aria risultano oltrepassati”. Gli obiettivi sono la decarbonizzazione dei trasporti, il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici; la gestione integrata del ciclo delle acque; gli investimenti in economia circolare.

Infrastrutture per la mobilità sostenibile. Il documento parla esplicitamente del “completamento dei corridoi TEN-T” di cui fa parte la Torino-Lione. Ai punti B e C sono elencanti l’alta velocità ferroviaria per passeggeri e merci e lo sviluppo delle reti autostradali con ponti e viadotti. Inoltre sono previsti investimenti nella mobilità urbana sostenibile pubblica e privata.

Istruzione formazione e ricerca. Il quadro è quello descritto dal governatore della Banca d’Italia Visco pochi giorni fa: abbiamo pochi laureati, in Europa il 40 per cento dei giovani e in Italia solo il 27,6 per cento. Su questo punto il governo ha intenzione di ricorrere massicciamente al Recovery Fund: digitalizzazione dell’istruzione, lotta all’abbandono scolastico, politiche mirate ad aumentare i laureati. Cablaggio in fibra ottica delle università.

Equità e inclusione sociale e territoriale. L’analisi del governo è che dopo la crisi globale la diseguaglianza in Italia è aumentata, bisogna contrastarla anche riqualificando centri urbani e periferie. Qui la parte più importante che entra nel programma è quella delle politiche attive del lavoro e per l’occupazione giovanile, oltre al Family act e ad una particolare formazione per le donne.

Salute. La necessità di intervento è sotto gli occhi di tutti. Più posti in terapia intensiva, resi necessari dall’epidemia ma anche più informatica nella sanità a partire dall’introduzione del fascicolo sanitario elettronico. Uno specifico investimento, dicono le Linee guida, sarà fatto anche sulle cure e l’assistenza a domicilio per superare “le attuali carenze del sistema delle Rsa”.

Il documento si estende anche a quelle che vengono definite “politiche di supporto”. Si insiste sugli investimenti pubblici che dovranno arrivare “ampiamente sopra il 3 per cento del Pil” e sulla “revisione delle concessioni” per migliorare “qualità dei servizi, costi e investimenti”. Si arriva alla riforma del fisco: si parla di “riduzione strutturale del cuneo fiscale sul lavoro, tramite riforma Irpef in chiave progressiva”.

Si prospetta la revisione dei sussidi “con particolare attenzione a quelli dannosi per l’ambiente”. Seguono la semplificazione fiscale, il contrasto all’evasione e l’implementazione delle banche dati. Oltre a giustizia e pubblica amministrazione è importante la riforma del mercato del lavoro: l’obiettivo è di “tutelare i lavoratori vulnerabili, garantendo salari dignitosi”. Inoltre si sottolinea l’esigenza di aumentare l’occupazione e di aumentare gli incentivi fiscali al welfare contrattuale.

Gli obiettivi, come ha calcolato anche la Banca d’Italia, sono ambiziosi sul piano macroeconomico. “Raddoppiare il tasso di crescita dell’economia italiana” portandolo dallo 0,8 nell’ultimo decennio alla media europea dell’1,6 per cento. “Conseguire – spiegano le Linee guida – un aumento del tasso di occupazione di 10 punti percentuali” passando dall’attuale 63 per cento al 73,2 della media europea. 

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