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Crollo degli occupati: in due mesi diminuiti di 400mila unità

(come riportato da Rai News)

In drastico calo anche il tasso di disoccupazione (6,3 per cento) per effetto dell’inattività: in flessione le persone alla ricerca di un lavoro

Ad aprile si registra una marcata diminuzione dell’occupazione rispetto al mese precedente e si rafforza il calo delle persone non occupate in cerca di lavoro già registrato a marzo, con una ulteriore forte crescita dell’inattività.

Lo rileva l’Istat osservando che la diminuzione dell’occupazione (-1,2% pari a -274mila unità) è generalizzata: coinvolge donne (-1,5%, pari a -143mila), uomini (-1,0%, pari a -131mila), dipendenti (-1,1% pari a -205mila), indipendenti (-1,3% pari a -69mila) e tutte le classi d’età, portando il tasso di occupazione al 57,9% (-0,7 punti percentuali).

Ad aprile – commenta l’Istituto – l’effetto dell’emergenza COVID-19 sul mercato del lavoro appare decisamente più marcato rispetto a marzo: l’occupazione ha registrato una diminuzione di quasi 300 mila unità, che ha portato nei due mesi a un calo complessivo di 400 mila occupati e di un punto percentuale nel tasso di occupazione.

In calo le persone in cerca di lavoro

Le persone in cerca di lavoro (-23,9% pari a -484mila unità) diminuiscono maggiormente tra le donne (-30,6%, pari a -305mila unità) rispetto agli uomini (-17,4%, pari a -179mila), con un calo in tutte le classi di età.

 Il tasso di disoccupazione scende al 6,3%

(-1,7 punti) e, tra i giovani, al 20,3% (-6,2 punti). Generalizzata anche la crescita del numero di inattivi (+5,4%, pari a +746mila unità): +5% tra le donne (pari a +438mila unità) e +6% tra gli uomini (pari a +307mila). Il tasso di inattività si attesta al 38,1% (+2,0 punti).

Tasso di disoccupazione scende al 6,3 per cento

Il tasso di disoccupazione scende al 6,3% (-1,7 punti) e, tra i giovani, al 20,3% (-6,2 punti). Lo rileva l’Istat. Le persone in cerca di lavoro (-23,9% pari a -484mila unità) diminuiscono maggiormente tra le donne (-30,6%, pari a -305mila unità) rispetto agli uomini (-17,4%, pari a -179mila), con un calo in tutte le classi di età. Come si spiegano questi dati?

Come si spiega questa apparente contraddizione tra il crollo degli occupati e la diminuzione del tasso di disoccupazione?

Disoccupato è chi cerca attivamente un lavoro, e queste persone dal punto di vista statistico sono diminuite. Con il Decreto “Cura Italia” di marzo, infatti, il governo Conte ha imposto un blocco dei licenziamenti a 5 mesi, cioè fino a dopo Ferragosto.

Tra l’altro con le imprese chiuse per il lockdown è naturale che nessuno si è messo attivamente a cercare un lavoro pur essendo “inattivo”.