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Autostrade per l’Italia. Servono tavoli separati per tariffe e revoca

(come riportato su Edilizia e Territorio)

Slitta il super vertice di governo per trovare la sintesi sulla concessione

Manca la sintesi politica e l’atteso vertice di governo in programma per oggi sul tema Autostrade, come già riferito ieri da Il Sole 24 Ore, sembra destinato a slittare a data da definire.

D’altra parte, la stessa Aspi e la controllante Atlantia risultano aver accolto con particolare freddezza la recente dichiarazione del ministro del Tesoro Roberto Gualtieri che ha di fatto lanciato un aut aut: «O accettano le nuove tariffe o la revoca è un’opzione».

Per il gruppo, tuttavia, esistono tre distinti piani di trattativa che, sebbene correlati, non possono essere sovrapposti. Da quasi due anni l’esecutivo ha sul tavolo il dossier revoca ma questo nulla ha a che vedere con i pedaggi il cui ammontare è strettamente legato al piano di investimenti, in particolare al Pef già depositato, e alla stabilità economica della società, sottolineano fonti finanziarie.

Un terzo piano ancora è quello dei contatti con Sace per ottenere la garanzia statale su un prestito che, peraltro, andrebbe comunque a coprire solo una parte marginale del maxi piano di interventi previsto dalla compagnia. Insomma tre livelli separati e che, secondo l’azienda, non posso essere mescolati.

Certo, sono l’uno la conseguenza dell’altro ma la scelta prioritaria che deve compiere l’esecutivo è se lasciare la concessione in capo ad Aspi o se trovare un’alternativa diversa. In proposito, d’altra parte, il tempo comincia a stringere. Entro il 30 giugno va trovata un’intesa altrimenti Atlantia potrebbe far leva sul comma 4 dell’articolo 9 bis della convenzione unica che consente di chiedere la risoluzione della concessione a un valore superiore ai 20 miliardi.

Ipotesi che in qualche modo va scongiurata, salvo l’obiettivo non sia quello di avviare una lunga battaglia legale che, come riconosciuto dallo stesso governo, avrebbe come esito quello di “congelare” per quattro anni la riattribuzione della concessione.

Ecco perché, in un modo o nell’altro, va trovato un allineamento politico. Tuttavia, come detto, il super vertice di governo sembra destinato a slittare.

L’incontro avrebbe dovuto vedere la partecipazione del premier Giuseppe Conte, dei ministri del Tesoro e delle Infrastrutture Gualtieri e Paola De Micheli, e dei capi delegazione della maggioranza ma al momento, secondo quanto è possibile ricostruire, manca ancora l’allineamento politico e restano alcuni punti aperti da definire. La situazione, va anche detto, è fluida, e non sono da escludere colpi di scena dell’ultima ora.

Se ci sarà un’accelerazione, al momento improbabile, è ipotizzabile che l’incontro – che dovrebbe segnare una potenziale svolta nel negoziato con Autostrade per l’Italia – si tenga comunque entro il fine settimana; altrimenti si andrà direttamente a settimana prossima.

I massimi esponenti dell’esecutivo si erano già ritrovati la settimana scorsa per discutere della situazione ma il meeting era stato più che altro un’occasione per aggiornare le varie anime della maggioranza, ciascuna con le proprie posizioni, sullo stato dell’arte del dossier. Nessuna presa di posizione comune, dunque, e tantomeno nessuna decisione o controproposta da sottoporre ad Aspi.