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Nel “processo di sviluppo della nuova Via della Seta, è inevitabile si possano incontrare alcune incomprensioni e anche dubbi”: il viceministro degli Esteri cinese Wang Chao parla del dibattito in Italia sull’adesione al progetto di Pechino.
“Ma i fatti parleranno sempre più forte delle parole – rileva alla vigilia della partenza del presidente Xi Jinping in Italia, Monaco e Francia. Un accordo tra Cina e Italia sarebbe di beneficio per lo sviluppo economico di entrambi e se questo aiuterà a promuovere il commercio dell’Italia, io penso assolutamente di sì”.
In aggiunta a Roma, il presidente cinese Xi Jinping andrà pure a Palermo durante la visita in Italia del 21-24 marzo: la tappa in Sicilia è stata ufficializzata dal viceministro in un briefing coi media alla vigilia della prima missione estera del 2019 suddivisa tra Italia, Monaco e Francia. Quanto alla scelta di Palermo, Wang ha spiegato che “la ragione principale è che abbiamo avuto discussioni congiunte con la parte italiana”.
La decisione mostra “un segnale di importanza” del legame tra la Cina e la Sicilia. Durante la visita in Italia del presidente cinese Xi Jinping, “le parti sigleranno documenti di cooperazione governativa bilaterale su affari esteri, commercio, business, cultura e accordi commerciali su infrastrutture, macchinari e finanza”.
Lo ha annunciato Wang Chao, aggiungendo che le parti rafforzeranno anche “la cooperazione sulla Belt and Road Initiative e porteranno maggiori benefici tangibili ai due popoli”. Wang non ha citato il memorandum di adesione di Roma alla nuova Via della Seta. Cina e Italia rafforzeranno le relazioni sulle tlc, dove “c’è già una forte cooperazione”: nel 5G, ad esempio, “è stata firmata e continueremo a sostenerla”.
Wang Chao ha ricordato che la Cina ha sempre incoraggiato le aziende cinesi a seguire le regole di business e legali dei Paesi in cui si trovano a operare. “Le compagnie cinesi hanno aperto e dato il loro contributo allo sviluppo su innovazione e digitale in Italia. La Cina continuerà a sostenere le compagnie in cooperazione per l’innovazione dell’Italia”.