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Sicurezza stradale. Che barba, che noia

Non solo driverless-car ma, anche, veicoli-barberia. La Polstrada ferma e sanziona

Quando pensi di averle viste e sentite tutte, o quasi, ne spunta fuori un’altra. E’ di questi ultimi giorni, infatti, la notizia che la Polizia Stradale di Frosinone ha sorpreso un uomo, alla guida della sua vettura, lungo la carreggiata sud della A1, con il viso insaponato e il rasoio pronto alla bisogna.

Una novità, se vogliamo, rispetto alla scontata ironia rivolta al gentil sesso impegnato (a volte) nel make-up grazie alla disponibilità, o complicità che dirsi voglia, dello specchietto retrovisore.

Immaginiamo, dunque, la sorpresa degli agenti della sottosezione di Cassino nel momento in cui hanno rilevato e sanzionato l’inconsueta situazione.

Sarà un segno dei tempi, dei mutati costumi sociali, di un ritmo esasperante della vita? O forse, molto più banalmente, alcuni comportamenti di chi è al volante non trovano alcuna spiegazione plausibile.

E nemmeno giustificazione. Sulle strade si continua a morire, purtroppo. Le statistiche evidenziano che è soprattutto la distrazione a concorrere all’incidentalità. Sono, proprio per questo, spesso fuorvianti i titoli indicanti “strade killer”.

Una semplificazione giornalistica, che anticipa il giudizio sulle responsabilità, magari successivamente smentito dal successivo accertamento delle cause e concause scatenanti l’evento.

La circolazione, è bene rammentarlo, vede in campo tre elementi: l’infrastruttura, il veicolo, l’uomo: la strada deve essere in buone condizioni complessive; il mezzo deve essere in perfette condizioni di efficienza; l’automobilista deve guidare con buonsenso e accortezza.

Quando una di queste condizioni viene meno il sinistro è dietro l’angolo.

La disattenzione e la velocità, come ben sanno gli addetti ai lavori (Forze dell’Ordine ed Enti gestori della viabilità), sono una combinazione esplosiva. Non sarebbe male che la scuola dedicasse un’ancora maggiore attenzione a questo fenomeno.

Alla cultura generale deve aggiungersi quella cultura della sicurezza stradale che farà dei ragazzi dei futuri conducenti consapevoli e prudenti. I comportamenti di guida devono essere sempre improntati al rispetto per la vita. Ci sembra superfluo continuare a ripeterlo. Ma tant’è!