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Sentinel, il “controllore” dei mezzi pesanti

Il sistema messo a punto da Anas terrà sotto controllo il peso del traffico su ponti e viadotti

Si chiama Sentinel ed è un sistema innovativo per la misurazione del in movimento. Il metodo è stato messo a punto da Anas insieme ad Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), il Consorzio Train (che vede la partecipazione, oltre che dell’Enea, dell’Università di Salerno e di aziende come Hitachi, Hitachi Rail, Rina ecc.) e la società Takius (specializzata in sistemi elettronici).

Obiettivo, avere un’indicazione oggettiva e affidabile della massa di mezzi pesanti che transitano su ponti e viadotti così da arrivare ad individuare i carichi effettivi cui questi manufatti sono sottoposti e individuare in tempo reale eventuali criticità (con la conseguente più facile programmazione degli interventi di manutenzione).

I compiti di Sentinel sono stati riassunti da Quattroruote che in un servizio ha spiegato: “Uno dei problemi principali per le nostre infrastrutture è costituito dai mezzi pesanti. Nati in un’altra epoca, per un traffico diverso per quantità e tipologia, ponti e viadotti sono oggi sottoposti a sollecitazioni straordinarie che ne accelerano il decadimento”. Da qui l’importanza del sistema di rilevamento messo a punto da Anas.

Per lo sviluppo di Sentinel saranno investiti 4,6 milioni di euro, in prossimità di ponti, viadotti e tratti delicati per le loro caratteristiche altimetriche, ambientali o climatiche.

Il sistema, in effetti, ha due compiti: da un lato consentire la cosiddetta “manutenzione predittiva” delle infrastrutture, dall’altro verificare i veicoli pesanti in sovraccarico (e quindi in futuro creare la possibilità di interventi sanzionatori per chi non rispetta i parametri di sicurezza).

Peculiarità di Sentinel sono il fatto che per la misurazione non è richiesto l’arresto o il rallentamento del veicolo da pesare (è, dunque, del tipo Wim, Weight in motion, e ha un funzionamento free flow), ed il fatto che il metodo è in grado di effettuare la misurazione su tutta l’ampiezza della carreggiata.

Oltre a questo, il sistema messo a punto (che è attivo dal dicembre 2018), è in grado di rilevare il peso per asse, la velocità e l’assetto di marcia degli automezzi, nonché di elaborare il carico complessivo al quale il manufatto viene sottoposto.

Ma c’è di più. Sentinel infatti è stato elaborato con un insieme di sensori, centraline e telecamere in grado di lavorare tenendo conto della velocità elevata dei veicoli, delle sollecitazioni prodotte dal traffico e delle condizioni meteorologiche.

Il meccanismo, poi, riesce a trasmettere i dati rilevati in tempo reale tramite la fibra ottica. Il tutto, con una buona semplicità di assemblaggio del prodotto e con costi ragionevoli, per favorirne un’ampia diffusione.

Ad oggi Sentinel verrà sperimentato su larga scala su 100 km dell’Autostrada del Mediterraneo, dopo una fase di sviluppo in laboratorio della durata di 18-20 mesi. Una volta messo a punto, il sistema potrà naturalmente venire applicato ovunque.