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Strade intelligenti? Ma se l’asfalto è pieno di buche la sicurezza resta un optional

Il futuro racconta di automobili intelligenti e di smart roads che si connetteranno ai veicoli per aggiornarli in tempo reale.

Ma anche i camion stanno viaggiando nel futuro, sviluppando innovazioni destinate a ridisegnare il mestiere dell’autotrasportatore: non più solo un conducente dietro a un volante ma un superprofessionista capace di pilotare una cabina simile a una vera e propria navicella spaziale, che mette in comunicazione l’autista con il veicolo, con la sede aziendale e con il mondo esterno.

“Ormai da remoto l’azienda può conoscere i dati di viaggio del veicolo e dello stile di guida dell’autista, delle emissioni in atmosfera e alcune eventuali infrazioni che compie”, conferma Sergio Piardi, presidente della Fai di Brescia che  lancia però un allarme: “La tecnologia è importantissima per aumentare la sicurezza, ma purtroppo “si scontra” con molte infrastrutture che la sicurezza la mettono invece a repentaglio.

Basti pensare che  è sufficiente un po’ di maltempo per ritrovarci a viaggiare su veri e propri crateri di asfalto. Progettiamo strade intelligenti ma occorrerebbe ripartire dalle basi: dall’asfalto di quelle attuali”.

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