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Sicurezza stradale: nuovi dispositivi per attenuare impatti

Il gotha dei produttori e degli esperti nel comparto della sicurezza stradale si sono riuniti venerdì, 15 Settembre a Marcianise (Caserta) presso l’A.M.S. Industry per la prima “Road Safety Technopark”, organizzata dall’Associazione Mondiale della Strada, l’AIPCR, che ha assunto recentemente il nome di World Road Association.

Una “mostra” dei dispositivi salvavita, dalla barriere che vediamo sulle nostre strade a quelli tecnologicamente più avanzati, come gli apparecchi antisonnolenza e che ti avvertono in caso di distrazione, o l’etilotest monouso. All’iniziativa sono intervenuti il sindaco di Marcianise Antonello Velardi, e il presidente di Confindustria Caserta Gianluigi Traettino.

“L’evento – spiega Roberto Impero, dirigente dell’A.M.S. Industry, azienda di famiglia – racchiude tutte le innovazioni nell’ambito di sicurezza stradale; è dunque un’esposizione di dispositivi di sicurezza passivi come le barriere e di tutti quelli che devono assorbire gli urti del veicolo qualora il conducente ne perda il controllo, e dei sistemi di sicurezza attiva, ovvero di segnalazione e di dissuasione”.

La società AMS, nata 45 anni fa e da qualche anno produce barriere stradali, attenuatori d’urto e terminali di barriere con lo scopo di salvare la vita a chi perde il controllo.

I presenti al convegno – dice Impero – rappresentano le loro idee e le loro soluzioni in sicurezza stradale. E ci sono anche i giovani ricercatori di alcune università italiane, come la Vanvitelli di Napoli e quella di Bari”. Alcune aziende hanno presentato dispositivi in grado di riconoscere e segnalare tramite suono i cosiddetti colpi di sonno durante la guida. “Qui nella sede di Marcianise – conclude Impero – stiamo spingendo per la progettazione di dispositivi anche per la città con protezione a 50 chilometri orari”.

Anche l’Anas ha presentato il suo progetto “smart road”. “Si tratta di una barriera salva motociclisti – dice Leonardo Annese dell’Associazione Mondiale della Strada  – in grado di evitare che il ciclista, scivolando verso le barriere, possa finire sotto e decapitarsi. Poi c’è anche un sito/app, www.Anas.lestradepiubelle.it, non solo per motociclisti, che geolocalizza e segnala le strade più belle. Ma non solo. Qui si possono segnalare le criticità e permettere all’Anas di intervenire”.