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Sicilia: riforma Urega sblocca gli appalti

“Con l’approvazione da parte dell’Ars della riforma dell’Urega proposta dal governo, si sblocca finalmente  la situazione degli appalti in Sicilia”.

Lo afferma in una nota il  presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta commentando l’atteso via libera di Sala d’Ercole. Con la legge approvata,  sottolinea il governatore, “si moltiplica il numero delle commissioni  di gara e si attribuisce all’Urega non un ruolo di gestione degli appalti ma quello di controllo degli stessi”. Previsti inoltre  “incentivi per le commissioni che operano velocemente e penalizzazioni per quelle che agiscono in ritardo”.

Il sistema Urega, da stazione unica appaltante si era trasformato, negli anni, in commissione unica appaltante, prevedendo che presidenti della commissioni di gara potessero essere solo i presidenti o i vicepresidenti.

Diciotto persone in Sicilia che dovevano gestire tutti gli appalti della Regione siciliana e degli enti locali, con un sorteggio del presidente di gara che avveniva, di fatto, tra due dirigenti cioè il presidente o il vicepresidente.

Secondo Crocetta, con la nuova legge, “si aumenta la trasparenza, l’efficienza degli appalti e si potrà velocizzare tutto il sistema di aggiudicazione relativo al Patto per la Sicilia. Ogni componente di commissione, incluso il presidente, non potrà essere nominato per più di due gare contemporaneamente” afferma.

Adesso è importante lo sblocco del Poc, già inviato a fine dicembre in Assemblea regionale. Il governo chiederà urgente trattazione perché, all’interno del Poc, sono contenute le risorse necessarie per intervenire in quei Comuni che hanno subito alluvioni in questi giorni, per il reddito di inclusione per i poveri, per i disoccupati e per il servizio civile per i giovani”.