Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Il programma della Sardegna sulle ciclovie turistiche

La Sardegna porta avanti il programma sulla mobilità sostenibile e si appresta a dotare l’isola di ciclovie turistiche, il responsabile commerciale dell’Arst (Trasporti Regionali Sardegna), Alessandro Boccone ha annunciato, in occasione della settimana europea della mobilità, che sono stati appaltati tutti gli avvisi per lo studio di fattibilità tecnico economica per procedere all’individuazione degli interventi stralcio attuabili immediatamente.  Poi si arriverà alla progettazione definitiva e all’apertura dei primi cantieri entro l’anno prossimo.

Gli itinerari prioritari già scelti da Regione, Arst e Cirem, il Centro mobilità dell’Ateneo cagliaritano sono cinque: da Cagliari a Villaputzu, da Cagliari a Isili, il circuito di Oristano, da Bosa-Alghero fino a Chilivani e l’ultimo tratto Alghero-Badesi.

L’impegno di spesa per realizzare queste opere è circa 40 milioni, ma disponibili ce ne sono attualmente 15, sette di fondi strutturali – Por Fesr 2014 – e altri otto dal Piano Infrastrutture. I progetti rientrano nel programma complessivo da 225 milioni per dotare la Sardegna di oltre 2.000 chilometri di piste ciclabili suddivisi in cinque direttrici principali per un totale di 42 itinerari di cicloturismo.

I bandi per i primi 677 chilometri, con 13 percorsi abbinati, sono già stati pubblicati. Il territorio della Sardegna ha un potenziale per realizzare piste ciclabili di questo è consapevole il direttore del Cirem, Italo Meloni che spiega: “La Sardegna possiede tutto ciò che serve per impostare un progetto di valorizzazione turistica per chi usa la bicicletta, quindi ha le premesse per il cicloturismo – i percorsi scelti non superano mai la pendenza del 3% e riguardano itinerari di penetrazione urbana, che prevedono anche integrazioni tra bici e treno”.

Sulle progettazioni e sulle risorse il coordinatore regionale della Fiab, la Federazione amici della bicicletta, Virgilio Scanu ha sottolineato: “L’Isola è una di quelle regioni che ha uno stato più avanzato delle progettazioni – questo ci permetterà di avere anche più risorse di quelle disponibile oggi. Bisogna però accelerare sui tempi: ci sono cinque itinerari per i quali si è già fatto il bando di gara, la speranza è che i lavori possano essere avviati nei primi mesi del 2018”.