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I Geologi: quell’intesa è stata stravolta

La Commissione europea ha ricevuto il 6 febbraio la bozza delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni per la verifica della coerenza con la normativa comunitaria. Un provvedimento, di estrema importanza in seguito agli eventi sismici degli scorsi mesi, che riguarda i criteri generali per la valutazione della sicurezza e per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle costruzioni riguardo gli aspetti relativi alla sicurezza strutturale delle opere.

Il testo delle Norme Tecniche sulle Costruzioni inviato a Bruxelles è deludente e permangono criticità, che evidenziano come un ristretto numero di soggetti di estrazione universitaria ritiene di dover escludere la componente geologica dal processo di costruzione dei progetti di opere che interagiscono con il suolo e il sottosuolo.

Soggetti che utilizzano uno strumento improprio, quello delle Norme Tecniche per le Costruzioni, ossia dei documenti di legge che lo Stato, attraverso il suo più importante organo tecnico-amministrativo, emana per garantire ai suoi cittadini la massima sicurezza. Un pensiero che viene rafforzato dal tentativo costante di trasformare le stesse Norme Tecniche in un testo di legge che, invece di disciplinare gli aspetti tecnici della progettazione, per come è concepito, sconfina di fatto, nel definire quali professionisti debbano svolgere determinate attività. La conseguenza che ne deriva non è solo quella di limitare competenze vanificando l’approccio multidisciplinare al progetto, ma di fallire in quella che è la finalità primaria della norma tecnica: la sicurezza delle opere e del territorio.

Le Norme Tecniche, così come approvate, se applicate rigidamente, mettono in crisi anche le procedure regionali ricordando che il DPR 380 delega le Regioni all’attività di applicazione, vigilanza e controllo sulla progettazione e realizzazione delle costruzioni anche per quanto riguarda gli aspetti connessi con funzioni di polizia giudiziaria.

Ne conviene la necessità di apportare dei correttivi che garantiscano un approccio integrato, multidisciplinare e interculturale alle problematiche connesse alla sicurezza geologica e geofisica delle costruzioni, che siano in grado di superare logiche corporative e settoriali, per conseguire il comune obiettivo di garantire opere sicure e resilienti al Paese.