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Trenord nel mercato dei treni veloci? «Frecciaverde sulla Milano-Brescia»

«Trenord deve entrare nel mercato dei treni veloci. Servono convogli diretti, rapidi e dal comfort elevato sulla linea Milano-Brescia». Dei Frecciabianca, nella sostanza,ma se l’idea di un assessore e due consiglieri regionali con tessera Lega Nord andrà in porto i nuovi convogli Trenord avranno un nome ben più evocativo. «Frecciaverde suona bene». Fabio Rolfi, consigliere di Regione Lombardia, lancia la sfida a Trenitalia dal piazzale della stazione di Brescia. Con lui ci sono Mario Parolini, assessore allo Sviluppo Economico, e il consigliere regionale Gian Antonio Girelli. «E’ una soluzione intelligente che risolverebbe i problemi di molti pendolari e, economicamente, gioverebbe a Trenord. Convogli veloci e senza fermate tra Milano e Brescia, ecco dove dobbiamo spingere».

L’idea nasce dalla polemica.Dal primo marzo, Trenitalia ha sostituito gradualmente sulla Milano-Brescia i convogli Frecciabianca con i Frecciarossa. Per ora i treni che hanno cambiato colore sono otto, quattro in partenza da Brescia ( 12.39 – 13.39 – 19.39 e 21.39) e quattro da Milano (h. 7.05 – 8.05 – 12.35 -16.35). Una beffa, per i pendolari lombardi muniti di Carta plus Lombardia o di abbonamento Frecciabianca: i clienti non possono infatti più utilizzare i convogli veloci nonostante abbiano pagato anticipatamente. Il servizio, modificato in via unilaterale da Trenitalia, ha provocato l’ira dei pendolari: gli abbonati Frecciabianca, per salire a bordo dei Frecciarossa, devono aprire nuovamente il portafoglio e integrare il loro abbonamento. Altre soluzioni? Prendere i treni regionali o andare in macchina. «Attualmente un pendolare sulla tratta spende mediamente 1.500 euro annui per un abbonamento integrato che gli permette l’accesso sui Frecciabianca. Ora, il solo abbonamento per il nuovo Frecciarossa con scelta obbligatoria del treno è di 1.900 euro a cui andrebbero aggiunti gli altri abbonamenti in uso», attaccano Rolfi, Parolini e Girelli, muniti di vernice bianca in modo provocatorio. Attenzione, Trenitalia sostituirà il primo aprile il convoglio Frecciabianca in partenza da Brescia alle 20.05 con un Frecciarossa.

«Prima di tutto dobbiamo evitare che Trenitalia agisca in modo unilaterale sostituendo altri convogli, poi dobbiamo lavorare per permettere ai pendolari di integrare il loro abbonamento con un esborso minimo o nullo», spiegano i politici. Non basta, perchè in ottica futura «Trenord deve lavorare sui treni veloci per garantire il servizio che i Frecciabianca non effettuano più, Trenitalia carica ogni giorno migliaia di persone che sono disposte a pagare di più e senza i convogli sostituiti non tutti saranno disposti a integrare il loro abbonamento per i Frecciarossa». La soluzione è presto fatta. «Potremmo comprare i Frecciabianca dismessi, che non occupano più la linea, e utilizzarli in sostituzione dei regionali attuali – l’idea di Rolfi -, da fine anno i Frecciarossa avranno una loro linea dedicata e si aprirebbe uno spazio importante. Serve la volontà politica di fare questa scelta lanciando i Frecciaverde». Potrebbe essere un toccasana anche per le casse di Trenord che, nonostante l’entrata in servizio dei nuovi convogli, continua a far viaggiare i pendolari su treni vecchi spesso soggetti a guasti. L’ultimo si è verificato giovedì 17 marzo a Melzo: il convoglio 2097 si è fermato a 100 metri dalla stazione e dopo un’ora di attesa gli esasperati pendolari sono fuggiti a piedi sui binari mandando in tilt la linea. «Dobbiamo evitare il ripetersi di simili episodi e l’unico modo è sostituire i treni più antiquati, la situazione di Trenord è migliorata negli ultimi anni ma è necessario fare ancora di più», conclude Rolfi.