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La ferrovia Torino-Lione fa un altro passo in avanti

La Nuova Linea Torino Lione (NLTL), ha fatto un nuovo importante passo in avanti, seppur sul versante francese. Federica, la fresa che scaverà in Francia i 9 km dell'ultima galleria geognostica è stata infatti consegnata, nello stabilimento della Nfm Technologies a Le Creusot, in Borgogna, a Telt (che ha sostituito Ltf ed è la società incaricata di costruirla e gestire la linea ferroviaria ad alta velocità), ed al raggruppamento di imprese impegnate nel cantiere in Savoia a Saint Martin la Porte.
A renderlo noto è stata Telt stessa il cui Direttore generale, Mario Virano, ha spiegato: “La testata della fresa per la Torino-Lione ha i colori dell'Ue ed è stata chiamata Federica in onore della figlia di un dipendente Ltf”. Virano ha poi aggiunto che “giorno dopo l'Europa intera andrà avanti in questa galleria. C'è stata qualche pagina dolorosa nella storia della Torino-Lione, ma adesso abbiamo girato pagina e c'è un libro aperto pieno di fascino ed interesse.

Nulla potrà impedire l'avanzamento del cantiere”. Secondo Virano, inoltre, “anche gli abitanti della Valle di Susa, giorno dopo giorno, capiscono la importanza ed il suo fascino. È un progetto che non porta solo occupazione ma lo fa anche con molta intelligenza, per l'ambiente, la sicurezza sul lavoro, per il rispetto della legalità”.

La macchina ha una potenza di quasi 5 megawatt, pari a 8 motori di Formula 1, ha un diametro di 11,21 metri, è lunga 135 metri e pesa 2.400 tonnellate; è dotata di 76 coltelli rotanti. Federica, tuttavia, non entrerà subito in funzione. La fresa verrà smontata e portata in cantiere con 35 trasporti eccezionali e 100 camion. A Saint Martin il rimontaggio in galleria inizierà a marzo e si concluderà a giugno. La galleria che verrà scavata, anche se di carattere geognostico, è già nell'asse e del diametro del futuro mega tunnel da 57 chilometri.