Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Il porto di Trieste investe sui treni

Punta sempre più decisamente sul trasporto intermodale da nave a ferrovia, il porto di Trieste che è diventato così lo scalo italiano con i più efficaci collegamenti diretti via treno con centro ed Est Europa. Un risultato raggiunto con una collaborazione tra l’Autorità portuale e i privati, che stanno investendo in modo deciso sui terminal. Con l’obiettivo di rendere sempre più agevole lo spostamento su ferro dei container, in arrivo sia sui trailer caricati su navi ro-ro, sia sulle portacontainer.

«L’asset strategico del porto di Trieste – afferma il commissario della port Authority, Zeno D’Agostino – sono i servizi intermodali. E il trasporto con il treno sta diventando la caratteristica dello scalo . In particolare per quanto riguarda i semitrailer che arrivano con unità ro-ro. Nel 2015 abbiamo totalizzato 5.046 treni di traffico inter-modale, ai quali si devono aggiungere quelli del traffico convenzionale e si arriva a un totale di 5.604 treni, il 12% in più del 2014.

Per il 2016, che tra gennaio e febbraio ha segnato il 30% di convogli in più rispetto allo stesso periodo del 2015, intendiamo superare i 7mila treni totalizzati dal porto della Spezia». Lo scalo ligure è attualmente il porto italiano che movimenta più traffico merci via treno (il 35% di quello che giunge sulle banchine). Lo sviluppo intermodale dello scalo triestino si completa con un progetto, dell’Authority, di valorizzazione della zona franca del porto.