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Il Governo entra in “Area Expo”

Il Governo ha formalizzato, dopo mesi di attesa, il suo ingresso attraverso il Tesoro nella società Arexpo, che è la proprietaria dei terreni su cui si è tenuta l’Esposizione universale di Milano e che ora si occuperà del ‘dopo-Expo’. Il via libera all’intesa che prevede un riassetto societario è arrivato in una riunione a Palazzo Chigi presieduta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, alla quale hanno preso parte anche il ministro delle Politiche agricole con delega all’Expo, Maurizio Martina, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, e il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia.

Pisapia ha spiegato che l’ingresso del Governo “si concretizzerà nell’assemblea della società fissata per fine mese”, il 29 febbraio. L’incontro, ha detto il sindaco, “è servito a mettere a punto gli ultimi dettagli”. Dunque, per Pisapia, ora “tutto è pronto per andare avanti con grande determinazione nell’impegno iniziato nei mesi scorsi per realizzare nell’area del sito di Rho-Pero il progetto che
comprende il campus universitario proposto dall’Università statale, l’Istituto italiano di tecnologia (Iit) e le imprese impegnate nel settore della ricerca e dell’agroalimentare, oltre alla creazione di uno dei più grandi parchi d’Europa”.

Il Governo dovrebbe detenere il 40% di Arexpo, mentre Regione Lombardia e Comune di Milano scenderebbero al 25% a testa, e il 10% resterebbe in mano alla Fondazione Fiera. Con l’intesa di
oggi è tramontata l’ipotesi di un nuovo commissario per gestire il fast-post Expo. In occasione dell’assemblea di Arexpo saranno eletti i nuovi vertici societari che se ne occuperanno. La Regione dovrebbe indicare l’attuale suo segretario generale Giuseppe Bonomi per il ruolo di ad, il Comune dovrebbe indicare invece il rettore del Politecnico Giovanni Azzone per la presidenza.