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Laurea per geometri, ipotesi corsi sperimentali già nell’anno accademico 2015-16

Ipotesi corsi sperimentali già nell'anno accademico 2015-2016. Il "super geometra", il nuovo corso di laurea che dovrà portare la categoria ad allinearsi pienamente alle indicazioni che ci arrivano dall'Europa, prosegue la sua strada. Il presidente del Cng, Maurizio Savoncelli subito prima della pausa estiva ha incontrato il ministro della Pubblica istruzione, Stefania Giannini e gli ha proposto un percorso possibile per la nascita del nuovo corso di studi. Il lavoro tecnico del dicastero è ufficialmente iniziato. Già nelle prossime settimane potrebbero esserci novità importanti per la categoria.

"Questo progetto – dice Savoncelli – permetterà ai giovani geometri di completare il proprio percorso di studi con una specifica laurea triennale presso il proprio istituto, a due passi da casa. Una innovazione inedita in Italia, che rafforzerà la figura professionale del geometra nel quadro della più ampia concorrenza europea e sulla quale ho ricevuto un mandato preciso dalla categoria".

Il problema nasce proprio dalle norme comunitarie. La direttiva Ue n. 36/05, infatti, non contempla la possibilità che soggetti senza laurea si attestino al cosiddetto "livello D", quello che consente di esercitare la libera professione e di progettare. Si tratta di una norma che, per adesso, in Italia è stata recepita solo in parte. In prospettiva, però, potrebbero esserci conseguenze per le professioni che includono diplomati nei loro albi, come i geometri.

Allora, il Consiglio nazionale ha cominciato a muoversi nella direzione di una ristrutturazione decisa del percorso formativo e delle competenze degli iscritti ai suoi ordini territoriali, mettendo in campo un titolo di studio equivalente alla laurea.

Una volta frequentati gli istituti tecnici Costruzioni ambiente e territorio (Cat), i nuovi geometri della riforma Gelmini potranno completare un percorso di tre anni, che si concluderà con un esame abilitante. Per arrivare a questo, però, mancano ancora dei passaggi.

Secondo la ricostruzione del Cng, serve un decreto ministeriale che istituisca il corso di laurea, dandogli dei contenuti fissi e non modificabili, e una revisione del Dpr n. 328/2001 (la norma quadro che regola gli esami di Stato) per attribuire le competenze professionali al geometra laureato.

A valle di queste norme il Consiglio nazionale stipulerà le convenzioni con gli istituti, vigilando sulla loro qualità. «È una grande opportunità di diffusione sul territorio, basti pensare che oggi in Italia ci sono 520 Cat contro una ventina di sedi universitarie che fanno corsi nelle nostre materie», dice ancora Savoncelli.

Adesso il percorso tecnico è ufficialmente avviato. Il ministro ha formalmente affidato la questione ai suoi uffici, che già in queste settimane la stanno analizzando. «Il Governo lavora chiaramente in piena autonomia – spiega il presidente – ma il nostro impegno è di occuparci al meglio e da subito della riforma». Per questo, già da settembre partirà un pressing nella speranza di vedere qualche primo risultato. Ci sono già diversi contatti con istituti sul territorio che si dicono interessati a far partire i corsi. Allo studio c'è l'ipotesi di qualche corso sperimentale nel 2015. Se non sarà possibile, si punterà con decisione sul 2016.